Amicizie e rivalità

Una premessa a questa pagina appare fondamentale. Dal 2004 gli Ultrà Lodigiani non hanno più una prima squadra, e quindi un discorso di amicizie e di rivalità può essere fatto risalire solamente a fatti antecedenti a quella data. Però, mentre nel caso delle amicizie anche dopo il 2004 c'è stato un discorso di continuità, grazie anche al fatto che non abbiamo perso i contatti coi ragazzi di Castel di Sangro, unica tifoseria nostra amica e gemellata, dall'altra parte invece, il discorso delle rivalità si è notevolmente affievolito, se non addirittura quasi scomparso. Il problema è che, in un periodo lungo come quello da noi passato senza squadra, ci sembra alquanto controverso pensare agli Acesi o ai Sorani. Ecco quindi, di seguito, uno schema delle nostre amicizie e rivalità, passate e attuali.

 

Amicizie attuali

CASTEL DI SANGRO: L'amicizia coi ragazzi di Castel di Sangro nasce nell' Ottobre del '2000, in seguito ad un pauroso incidente automobilistico in cui furono coinvolti 4 nostri ragazzi ormai arrivati assieme al resto del gruppo nella cittadina abruzzese. Premettendo che i nostri precedenti rapporti coi ragazzi di Castello non erano ottimali, gli Ultras sangrini si dimostrarono cordiali e ospitali coi nostri sfortunati ragazzi. Chiaramente questo comportamento non è passato inosservato agli occhi del nostro direttivo, e divenne più che naturale stringere ottimi rapporti con loro, specialmente con Lorenzo e Roberto della Vecchia Guardia. Sia nel 2001 che nel 2002 il nostro rapporto si è rafforzato, ma è diventato un vero gemellaggio quando sono subentrati i nuovi ragazzi della Nord di Castel di Sangro capitanati da Luca e i suoi amici. La conoscenza dell'inossidabile Robertò (simbolo di mentalità anche per tifoserie ben più grandi delle nostre) e del grandissimo Teacher Fagiano hanno completato questo quadro. Nonostante la mancanza della Lodigiani dai campi di gioco la nostra amicizia si è ulteriormente rafforzata negli ultimi anni. A Castello veniamo sempre accolti da fratelli e, a volte, non manca la nostra presenza con loro anche in trasferta. Nel 2006, a pochi mesi di distanza abbiamo festeggiato entrambi il nostro decennale, e in entrambi i casi alle rispettive feste siamo stati tutti insieme. Conserviamo ancora con cura la targa che i Sangrini ci hanno fatto per il decennale, e siamo convinti che loro fanno lo stesso col nostro bandierone realizzato personalmente da noi per celebrare l'evento del loro decennale. Da notare i loro striscioni a favore nostro e uno striscione contro la dirigenza Cisco in una partita di Coppa Italia di serie C in cui le nostre tifoserie si sono unite e hanno tifato insieme per tutta la partita. Ci unisce poi a loro il comune astio contro L'Aquila, seppur dettato da motivi senz'altro differenti. Grazie alla loro amicizia coi Celanesi, il rapporto coi Mads Celano si sta estendendo anche a noi, pur non potendosi considerare un'amicizia ufficiale del gruppo.

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ALBALONGA: sicuramente l'amicizia coi Warriors Albalonga, negli anni passati, è stata una delle pagine più belle del nostro dopo Cisco. Di fatti la conoscenza con Daniele (capo dei Warriors)avvenne nell'ultimo periodo in cui avevamo ancora la Lodigiani, e , nel giro di pochi mesi presenziò con noi nell'amichevole con la Roma, nella trasferta a Latina in Coppa Italia e, prima ancora, con noi ad una partita della Lodigiani Berretti a contestare la Cisco. I Warriors hanno anche presenziato in Lodigiani - Villaggio Breda del 2005, Allievi Provinciali. Ma le pagine più belle sono state scritte ad Albano, nelle trasferte dell'Albalonga, e nei tantissimi momenti extra calcistici vissuti insieme. Data l'esigua distanza tra Roma e Albano ci si è incontrati di frequente anche per una semplice bevuta, anche se restano nel cuore le tante partite vissute ad Albano e alcune trasferte dell'Albalonga, compresi i ritiri estivi.  Da ricordare, sicuramente, le due edizioni del Trofeo Monky, in cui le nostre rappresentative di calcetto si sono (s)lealmente confrontate sul campo. Le visite di Daniele e dei suoi ragazzi sono continuate anche nella travagliata, per noi, stagione 2008/09, e senza entrare nel dettaglio, inutile dire che sono state condivise pure le peggiori disgrazie di quell'anno. Dalla stagione 2011/12, col ritorno dei Warriors Albalonga sugli spalti, si è potuta avere una più grande continuità nei rapporti. Da segnalare la bella coreografia che i Warriors hanno dedicato ai 7 anni della nostra amicizia durante Guidonia - Albalonga dell'11 Settembre 2011.

Amicizie passate

 

TERRACINA: amicizia sviluppatasi tra il 2000 e il 2002 (con diverse presenze reciproche) è stata quella nata coi ragazzi dei Boixos prima, estesa poi ai Supporters. L'amicizia, dapprima personale tra elementi dei nostri gruppi, si è poi estesa ai rispettivi direttivi, segnando un periodo molto intenso. L'allontanamento dal nostro gruppo delle persone che avevano sancito l'amicizia prima, e la strana vicenda Mascalzoni Latina - Teste Matte Lodigiani (storia avvolta tuttora dal mistero, ma dalla quale il nostro direttivo si è sempre dissociato), hanno segnato la fine dell'amicizia tra i gruppi, anche se rimane intatto il rispetto tra le nostre tifoserie.

VITERBESE: impossibile rinnegare un'amicizia ormai scomparsa da tempo, ovvero quella con la Brigata Etrusca nel primo periodo, e con l'Avanguardia Viterbo nel secondo periodo. L'amicizia nacque nel '98 per puro caso, quando presenziammo ad Astrea-Viterbese di Coppa Italia di serie C e cominciammo a parlare con i ragazzi di Viterbo che ci invitarono in seguito alla partita (sempre di Coppa Italia) casalinga contro L'Aquila, in cui fummo subito invitati a esporre i nostri striscioni con loro. Di lì fu un susseguirsi di nostre visite al Rocchi di Viterbo, accolti sempre più che degnamente. L'amicizia fu suggellata sul campo nella stagione 2000/01 quando le nostre squadre finalmente si incontrarono. Ricordiamo anche un loro striscione (ripetuto l'anno dopo) per il nostro Francesco. Già in quel periodo però l'amicizia coi Viterbesi si spostò al gruppo dell'Avanguardia, in cui militavano le persone più vicine a noi. Purtroppo l'amicizia si è persa lentamente a causa della differenza di categoria e delle vicende che hanno allontanato molti elementi del nostro e del loro gruppo dallo stadio. Ricordiamo però i bei momenti di quell'amicizia nel nome di Ivano Furfaro, ultras della Viterbese, amico vero e leale, venuto purtroppo a mancare nel 2006. Ripensando alla sua storia personale abbiamo tanti rimpianti, soprattutto quello di non esserci più visti dal 2003, anno in cui si perse anche la nostra amicizia tra gruppi. Se però è vero che le grandi amicizie non muoiono mai, avremo tempo, un giorno prima o poi, di recuperare il tempo perso. Ciao Ivano.

ATLETICO CATANIA: pur non essendo mai stata un'amicizia ufficiale, non possiamo non menzionare i ragazzi dell'Azione Ultrà dell'Atletico Catania (e, in passato della Nuova Guardia), anche questa amicizia nata per puro caso (incontro tra due rappresentanti dei gruppi in un treno regionale laziale, di ritorno dalle rispettive trasferte: il ragazzo di Catania aveva appena presenziato, da solo, a Gualdo,e , preso dalla stanchezza, si era addormentato sul treno perdendo la fermata e il treno, ma fu salvato dall'intervento del Lodigiano che lo notò per la sua sciarpa al collo e gli trovò una sistemazione per la notte). A seguito dell'episodio fortuito, la nostra rappresentanza giunta a Catania nel'98 fu accolta benissimo, e la simpatia rimase fino al nostro ultimo incontro, ai Play Out 2001, in cui condannammo, a malincuore, l'Atletico alla C2 (e di fatto al fallimento, avvenuto l'Estate successiva). L'affinità tra le nostre tifoserie era evidenziata anche dai contesti difficili in cui tifavamo le nostre squadre,. L'ultima volta che li incontrammo fu quando presenziarono con noi due ragazzi della Nuova Guardia in Catania - Lodigiani 2001/02, partita rimasta leggendaria per la nostra vittoria 3-2. Dopo quella partita si persero purtroppo i contatti, ma siamo sicuri che, se un giorno li riincontreremo, il rispetto rimarrà immutato.

Negli anni passati sono stati instaurati rapporti di grande rispetto con le tifoserie di Casarano, Crotone, Empoli, Perugia (con la Brigata Ultrà dopo esserci conosciuti ai Mondiali '98 in Francia), Rondinella. I ragazzi degli SPQR Front, attivi tra il 1992 e il 1993, ebbero un'amicizia coi ragazzi di Siracusa.

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Rivalità

 

CISCO: parlare di rivalità è a dir poco riduttivo. La Cisco è la squadra che odiamo più di ogni altra, la squadra la cui dirigenza, che porta il nome dell'omonima azienda, ha eliminato il nome della Lodigiani dal calcio professionistico; la squadra che, oltre ad appropriarsi indebitamente del numero di matricola della FIGC della Lodigiani, voleva prendersi anche la nostra storia: il Flaminio, il Francesca Gianni, La Borghesiana, gli anni di successi in campo professionistico e giovanile, i vari Toni, Di Michele, Totti, Vigiani, Pratali, Apolloni, Silenzi, Stellone, Fiori, Savini, Moretti ecc. ecc. ecc. Una squadra che però, coi suoi soldi, non è riuscita a comperare la tifoseria della Lodigiani, nonostante ci abbia provato. E per questo la stessa dirigenza Cisco ha costituito un gruppo di ragazzi, finanziandoli in tutto e per tutto (come dimostra il loro sito gestito direttamente dalla Cisco dove come fondatore degli ultras della Cisco appare un dirigente della Cisco stessa, tale Enrico Folgori), e stipendiando il loro capo ultrà...già il capo, una volta vera leggenda del tifo cestistico e, dopo anni di amicizia con noi, gli è bastata una busta paga offerta da Tulli per voltarci le spalle. Ma badate bene, mentre per la squadra Cisco l'astio è fortissimo, il gruppo al seguito della Cisco, con tutti i nostri sforzi, non riusciamo a considerarlo un gruppo ultras. La Cisco è l'emblema del calcio moderno, e non gli perdoneremo mai di averci portato via la Lodigiani. Ma del resto loro, anche se non lo ammetteranno mai pubblicamente, già da tempo si sono pentiti di una scelta così infausta...

SORA: la rivalità coi Sorani nasce già dal primo anno dei Bianconeri in C1, stagione 1994/95. Il tifo della Lodigiani era retto, allora, dai Kaos, gruppo che comunque doveva ancora farsi le ossa. La prima partita a Sora, datata 15 Dicembre 1994, vide una buona accoglienza da parte della curva locale ai nostri ragazzi. Di conseguenza, nella partita di ritorno, si levarono un paio di cori a favore della curva del Sora, in quel periodo in grande spolvero per l'entusiasmo dettato dalla C1. Ma i primi applausi verso di noi si tramutarono in fischi e insulti sul 2-0 per la Lodigiani...primi cori ostili, reciproci, ma nulla di più. Cori ostili a vicenda e poc'altro anche nella stagione 1995/96, sempre con i Kaos come gruppo guida del tifo biancorosso. La stagione 1996/97, con Ultras e Official Fans come gruppi guida della Lodigiani, vide, alla partita d'andata a Sora, una curva bianconera in piena decadenza (la stagione si concluse con la retrocessione del Sora), e la nostra presenza piccola (30 unità) ma ostile, con striscioni contro di cui ne fu alzato solo uno ("Il vostro onore si chiama trattore", l'altro, "Del Sorano seguaci" fu sequestrato dalla polizia). Prima della partita qualche audace bianconero venne sotto la curva ospiti con fare alquanto ostile, ma gli bastò vedere il luccichio delle fibbie delle cinte di alcuni di noi per andarsene umilmente. La partita di ritorno non ha fatto registrare scontri di nessun tipo, ma solo reciproca ostilità. Col Sora in C2 riincontrammo i Ciociari per la Coppa Italia di serie C nell'Agosto del '99, dove un gol di Semplice alla mezzora del 2° tempo (bella la sua esultanza aggrappato alla ringhiera del settore ospiti) ci regalò la nostra prima vittoria al Tomei. Curva sorana deserta e a fine partita caroselli festanti delle nostre tre auto al seguito per le vie di Sora. Nella stagione 2000/01 alla Borghesiana, per la partita di Coppa Italia di serie C, non si presentò nessun sorano. Il campionato 2001/02 ha accentuato notevolmente la rivalità: alla partita di andata del Flaminio il nostro gruppo, alquanto numeroso, con la Vecchia Guardia in prima linea, sottrasse sciarpe e altro materiale dei gruppi sorani...una nostra carica sotto la Nord fece il vuoto senza che ci fu alcun contatto a causa della velocità dei bianconeri. Anche a fine partita, nonostante il blocco della polizia sul nostro gruppo, alcuni Sorani vennero aggrediti dai nostri. Grande macchia e pecca del nostro gruppo, durante la partita di ritorno, non presenziammo a causa del nostro sciopero del tifo...sicuramente, per quella partita, dovevamo fare un'eccezione. Presenziò tuttavia uno dei nostri ragazzi armato dei suoi stendardi...eroico! La figuraccia fu però compensata dalla nostra presenza coi Sangrini nei Play Out della stessa stagione al Tomei di Sora: a fine partita sottraemmo, assieme ad un ragazzo frusinate, lo stendardo "We are Sora Fans" e lo striscione "Sorani al seguito" (giustamente dato poi al ragazzo di Frosinone). Fu l'ultimo incontro tra noi e i Sorani, a causa delle disgrazie delle rispettive squadre: prima il fallimento dei Sorani, poi l'esproprio effettuato dalla Cisco ai nostri danni.

ACIREALE: nasce senza motivo e senza precedenti la rivalità con gli Acesi: stagione 1997/98, ultima trasferta di campionato per noi, partita inutile, presenziano due Official Fans, accolti benissimo da molti ultras di casa. L'aria dimessa della partita e il clima accogliente indussero i ragazzi, purtroppo inesperti, ad appendere lo striscione all'esterno della ringhiera per dargli una maggiore visibilità. La partita finì 2-1 per noi e un paio di Acesi pensarono bene di scavalcare dalla Nord e, senza che i nostri se ne accorsero subito, ci strapparono dal campo lo striscione. Immediata fu la reazione di uno di noi, che entrò in campo per restituire il favore ma fu bloccato da 30 Acesi ai quali furono aperti istantaneamente i cancelli. Nella stagione 98/99 presenziarono ad Acireale diversi nostri ragazzi (ma non accadde nulla né lo striscione fu esposto) e al ritorno al Tre Fontane, venne un solo ragazzo con sciarpa e stendardo (la persona in questione faceva il militare a Roma e venne accompagnato da un suo amico carabiniere): egli fu circondato dai nostri, una trentina di ragazzi che non gli torsero un capello né gli presero niente, per il semplice motivo che non era nostra mentalità picchiare una persona sola, neanche pienamente a conoscenza dell'accaduto: il ragazzo, di cui ricordiamo nome e cognome (S.D. le iniziali a dimostrazione che non diciamo cazzate) potrà testimoniare a lungo il nostro gesto a fronte dell'infamità dei suoi amici di curva. Fatto sta che, dopo quella stagione, l'Acireale precipitò in C2 e lì rimase a lungo, tanto da reincontrarci nella stagione 2002/03: all'andata a Roma una nostra carica sotto la Nord creò il panico tra le fila degli Acesi che, però, ricompattatisi, controcaricarono e, forti anche di un maggior numero, fecero il vuoto tra di noi. Alla partita di ritorno, dove la maggior parte delle persone non poteva venire per distanza o, come alcuni ammisero, per paura, presenziarono due ragazzi, con gli striscioni ben nascosti. Alcuni ragazzi della Sud vennero sotto al settore dicendoci molto tranquillamente che ci avrebbero fatto la pelle a fine partita, ma gli andò male grazie ai nostri giochi di astuzia, particolarmente adatti a fronteggiare situazione in 2 contro 30. Il fatto della partita fu però il seguente: prima della partita due ragazzi della Nord Acese scavalcarono e si diressero sotto di noi con lo striscione Official Fans sottrattoci anni prima, ridotto in condizioni non ottimali: lo gettarono nel nostro settore e se ne andarono, giustificandosi con le guardie che li volevano bloccare che ce lo eravamo scordati l'anno prima; dopo molti ripensamenti  e molta emozione (uno dei due ragazzi presenti era anche uno dei due che persero lo striscione nel '98) si decise di rifiutare la restituzione acese e di rigettare lo striscione in campo: il gesto fu accolto dallo stupore e , in seguito, dagli insulti della Nord Acese.

L'AQUILA: forse finalmente, ripensandoci, abbiamo capito perché gli Aquilani, al Fattori, nella partita di Coppa Italia di serie C 98/9, ci offesero senza motivo: forse, quei 15 che intonarono cori contro noi e contro Roma, pensavano alla nostra presenza coi Viterbesi nella partita di Coppa Italia, poco tempo prima. O forse no, ci offesero e basta, come facevamo noi con le tifoserie ospiti nei primi anni'90, quando di mentalità proprio non se ne parlava e andare allo stadio era un pò come un gioco. Al ritorno, a Roma, quell'anno, non si presentarono. Sta di fatto che questa rivalità non nacque da un nostro gesto. Nella stagione 2000/01, nella prima sfida di campionato tra di noi e gli Abruzzesi in serie C1, a L'Aquila fummo nuovamente offesi; un nostro componente, prima della partita, riuscì a passare il cordone per andare verso gli Aquilani, ma fu subito fermato dalla celere e portato in questura. Il giorno dopo gli Ultras Aquilani, sui loro siti, già davano la notizia del nostro ragazzo diffidato, mentre lui, quando fu rilasciato, fu persino rassicurato, e comunque la diffida arrivò effettivamente solo due mesi dopo. Come facevano gli Aquilani a sapere della diffida? Nella partita di ritorno alcuni bruchi aquilani furono messi in fuga sotto il nostro settore, mentre i gruppi aquilani non accettarono lo scontro con noi  prima della partita, con la scusa che erano marcati troppo stretto dalla polizia. Tuttavia si rifecero a fine partita, caricandoci contemporaneamente dalla curva Nord e dalla Sud, in due gruppi, creando lo scompiglio tra di noi. Il nostro gruppo si ricompattò con bastoni alla mano qualche minuto dopo, pur consapevole dell'inferiorità numerica, ma si trovò di fronte uno schieramento di poliziotti con scudi e manganelli, che ci ha rintracciato, almeno da come ci hanno raccontato dei testimoni oculari, su indicazione degli stessi Aquilani. Comunque bella la loro carica. L'anno successivo non presenziammo noi in Coppa Italia ad Agosto solo perché sbagliammo l'orario della partita a causa di un errore del Corriere dello Sport (fatto vero e documentato sul nostro sito), mentre 2 mesi dopo presenziammo in 20, con la curva aquilana in contestazione; in quella partita non successe nulla di nota. Al ritorno al Flaminio sia noi che gli Aquilani eravamo in sciopero, comunque qualche buontempone si divertì a tingere le macchine aquilane con una bomboletta spray. Fu l'ultimo incontro tra noi e loro.

FERMO: i primi ad offendere i Fermani, ad onor del vero, fummo noi nel primo incontro in assoluto coi Canarini, prima giornata del campionato di serie C1 1996/97. Tuttavia, a parte qualche divertente episodio, non ci fu vera rivalità fino alla stagione 2000/01, quando il sedicente capetto, coordinatore del sito BG, nonché curatore della Fanzine della Curva Fermana, ci fece un commento poco carino sulla loro fanza e ci offese letteralmente nella sezione ospiti del loro sito. Va detto che, nella partita all'andata, i Fermani furono completamente ignorati. Non contento, nella prima giornata del campionato 2001/02, lo stesso elemento (evidentemente non contrastato dagli altri della curva) ci fece trovare delle fanzine all'interno del nostro settore, col solito commento diffamante nei confronti della nostra tifoseria. Sul sito questo bel personaggio, sorpreso della nostra presenza compatta e rumorosa, scrisse "piccole tifoserie crescono", con la solita ironia del cazzo. Fatto sta che si doveva arrivare ad un chiarimento, che avvenne nella partita di ritorno al Flaminio: a inizio partita dei ragazzi fermani furono costretti ad aprire lo zaino, purtroppo vuoto; subito dopo sottraemmo delle sciarpe a due ragazzi BG (aggredendoli a pari numero). Uno dei due andò dalla PS a denunciarci (solo dopo scoprimmo che il ragazzo era il figlio del presidente della Fermana), e i celerini ci accerchiarono davanti al nostro settore con tre volanti, e solo pochissimi di noi riuscirono a defilarsi. Tutto il gruppo fu portato al gabbiotto dello stadio Flaminio e, proprio nel mentre, all'esterno dello stadio il gruppo fermano caricò i nostri motorini incustoditi e stese per terra un ragazzo con la nostra sciarpa ma non appartenente al gruppo. Nel gabbiotto PS due dei nostri furono identificati e portati al commissariato, ma fortunatamente non ci furono conseguenze legali per i due. Il nostro gruppo entrò solo alla notizia che i due erano stati rilasciati. Il coro "spie spie" fu più volte intonato da noi verso i gialloblù. A fine partita ci fu il contatto finale, coi due gruppi uno di fronte all'altro, ma tutto terminò presto con un reciproco lancio di oggetti. Aneddoti curiosi su quella partita: l'Avanguardia Viterbo presenziò con noi, il Regime sempre della Viterbese coi Fermani; dopo l'incursione della Polizia che bloccò i nostri, i nostri pochi reduci si ritrovarono nello stesso bar con la Brigata Wallace della Fermana: invece di finire a sganassoni, come imponeva la logica, finì con bevute di birra e scambi di idee sul movimento ultras. Ultima curiosità: un Fermano, in chat, poco tempo dopo, confidò ad uno dei nostri, che lo zaino che facemmo aprire a quei ragazzi ad inizio partita solo per puro caso, in quell'occasione, non conteneva lo striscione di uno dei gruppi della Fermana; lo stesso ci confidò, inoltre, che durante gli scontri finali, proprio la persona che ci aveva così a lungo offeso con le sue fanzine si era saggiamente defilata...

TRAPANI: nella stagione 1995/96, quando c'erano solo i Kaos, stranamente (ovviamente nella gara al Flaminio visto che di trasferte in Sicilia quasi  non se ne parlava, anche se ci fu poi una presenza ad Acireale) furono proprio i gruppi trapanesi che vennero a intimorirci a inizio partita (il gruppo era composto praticamente solo da minorenni) e ci offesero in seguito. A fine partita cercarono di aggredire due ragazzi di 16 anni cercando, invano, di sottrargli la sciarpa.  A Trapani nella stagione 1996/97 presenziò il solo Lodi Club Tufello, ma una nostra tifosa di 40 anni fu aggredita dai trapanesi per aver esultato ad uno dei nostri gol. Al ritorno i Trapanesi cercarono subito di aggredire in 15 contro uno un ragazzo del gruppo, quindi ci si aspettava una nostra mossa a fine partita: in effetti il gruppo per caricarli c'era pure, ma si sciolse col passare dei minuti e i pochi rimasti dovettero fare una fuga rovinosa terminata presso i PS: a distanza di tempo dobbiamo ammettere, a parte il fatto indiscutibile che quel giorno i Trapanesi ci fecero fare una figura di merda come pochi che per fortuna non si è più ripetuta, che i granata ci hanno dato una dimostrazione di cosa vuol dire essere ultras anche in pochi e a 1000 chilometri di distanza da casa. Anche questo episodio ha contribuito a farci crescere e maturare notevolmente.

 

Nel corso degli anni ci sono stati inoltre degli scazzi con le seguenti tifoserie: Savoia, Ancona, Giulianova, Ternana, per non scordare poi quella che era la nostra "rivalità impossibile", ovvero quella tra i Kaos e la Salernitana, nata in seguito ai Play Off 1993/94 in cui ci furono incidenti all'Olimpico e in cui fu sottratto uno striscione ai Salernitani.

 

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