22/02/2009Vis Cave - Lodigiani |
Dopo
essere andato a letto alle cinque di mattina mi sveglio di scatto con
una telefonata (funzione sveglia) del puntualissimo Stefano, che
altrettanto puntualmente viene seccata facendo arrabbiare il pagante
telefonista. Senza fare colazione e vestitomi alla meno peggio salgo in
sella allo scooter e mi dirigo verso la metro Anagnina dove avevo
appuntamento con Simone e il Telefonista Stefano. Arrivo in largo
anticipo e mi dirigo al bar per una non meritata colazione. L'aria nei
pressi della metro è fredda e pesante, di italiani c'eravamo io e la
barista. Poi nessun altro. Vedo arrivare intorno alle nove e mezza
Stefano che urlava in macchina "la gente come noi" di Renato Zero
(nostro inno ufficiale). Siamo tutti sereni e aspettiamo per circa dieci
minuti Simone. Stefano si improvvisa Guido Nicheli (questa non la capirà
mai nessuno) e tra qualche vecchio brano dei più quotati Battiato,
Vecchioni, Zero arriviamo intorno alle dieci e venti al campo di Cave.
Ci sono già Valerio, Nikola e la Firm. Ci intratteniamo a parlare con il
grande William Ragaglia che ci racconta qualche vecchio aneddoto sulla
Lodigiani ai tempi di Marino etc. Fare considerazioni non è facile e per quel riguarda la squadra è impossibile. Segnano e non ci degnano di uno sguardo, il presidente seduto in tribuna a cinquanta metri da noi ci ignora, quindi non possiamo che fregarcene anche noi. Per quel riguarda il gruppo, il numero di oggi ci mette in allarme per il prosieguo della stagione. So che non molleremo, lo cantiamo, lo diciamo da anni e non possiamo farlo, ma qualche brutta sensazione è innegabile. Se non ci sarà un ricambio con gente motivata e fresca sarà difficile fare progetti a lungo termine. Per mio conto non posso che guardare il futuro con positività e serenità in maniera concreta, continuare a fare quel che abbiamo sempre fatto. Se bene un giorno tutti saremo ricompensati e soddisfatti.
FORZA LODIGIANI
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