31/08/2008Villa Adriana - Lodigiani amichevole (campo Arci di Tivoli) |
Stavolta racconto più corto del solito, vuoi perché il viaggio viene fatto ognuno con la macchina propria (io da solo e Nikola con Borgo), vuoi perché arriviamo poco prima della partita e ce ne andiamo quasi subito, vuoi perché, appunto, tra appestati, vacanzieri, fancazzisti, dequellochefatenunmenefregauncazzisti e chivvesetrainculisti, siamo in tre. Numero perfetto direbbe qualcuno. La “trasferta”(ho poco da mettere le virgolette visto che quest’anno saranno quasi nulle le vere trasferte) ha un sapore di amarcord: campo Arci (ora Olindo Galli) di Tivoli, teatro di numerose partite contro la squadra tiburtina negli anni di serie C2, tra campionato e coppa Italia. Una volta me la feci in bici, bei tempi. Certo, l’Arci me lo ricordavo diverso, più che altro molto più curato, invece sembra uno stadio che un altro pò è destinato a cascare a pezzi visto che la manutenzione viene fatta solo sul manto di gioco. Di fatti, quando decidiamo di andare al vecchio e ultimo settore ospiti (la tribuna scoperta di fronte a quella che era la tifoseria di casa), troviamo tutti i cancelli aperti, percorso invaso da erbacce e stradina dove non ci passa più nessuno da chissà quanto. Brutte cose. Il tempo non è passato solo per la nostra magica Lodigiani, ma anche per la Tivoli Calcio, ora decisamente in brutte acque, e chissà che presto non ci si riincontri! Comunque io, Borgo e Nikola entriamo nel settore, appendiamo la nostra unica pezza, cioé il nostro storico e impareggiabile striscione da trasferta, e quasi subito arrivano Presidente, Team Manager e Quirino a portarci un buon caffé e a scambiare quattro chiacchiere con noi, in particolare scherzando sulla misteriosa identità del Quirino passato con gli Ultrà Lodigiani! Inizia subito la partita: l’avversario è il Villa Adriana, squadra militante in Promozione, e quindi un buon banco di prova per i nostri. Più che altro ci si aspetta di vedere i miglioramenti dei nostri, dopo la comunque buona partita persa 3-1 in casa col Settebagni. A inizio partita la squadra ci viene a salutare, facendoci enorme piacere, segno che anche se solo in tre veniamo comunque rispettati per la passione che rappresentiamo. In tre, quindi, si comincia a cantare, e devo ammettere che nonostante il nostro numero (che calerà visto che Borgo defezionerà molti cori) molti dei cori rimbombano nella tribuna coperta, un buon effetto in uno stadio praticamente deserto (presenti forse 30 spettatori noi compresi). Nonostante il caldo stavolta non risentiamo alle corde vocali, e finiamo la prima frazione con un’ottima prestazione vocale, che mi ha molto ricordato quella a Fermo il primo anno (che eravamo appunto 3, anzi 2 e mezzo pure là, Pasciuti remember?), solo che a quell’epoca avevamo di fronte 2000 persone e non il deserto del Gobi. Ma l’importante è apprezzare sempre, nonostante la categoria e le situazioni che cambiano. Ma ancora di più si apprezza Quirino che ci porta una bottiglietta d’acqua ma, essendo un calciatore fenomenale, nonché un gran portiere, ci tira la boccetta d’acqua che non passa la rete e si infrange a terra, rompendosi...salvando il salvabile chiediamo altra acqua, che fortunatamente arriva prima dell’inizio del secondo tempo sempre grazie ai nostri giocatori, mossi a compassione. Noi si canta e ci si diverte anche nel secondo tempo, il tifo cala un pò ma non più di tanto, e poi, oh, che volete, si è in un’amichevole di prima categoria, in tre e con oltre 30 gradi...il siparietto più bello è quando la palla esce dal campo ed entra nel nostro settore, noi la andiamo a riprendere dalle fratte e con molta destrezza la nascondiamo dietro a zaini e magliette, ma il panzone magazziniere del Villa Adriana ci sgama e con molta convinzione ci invita a ridare la palla, cosa che facciamo malvolentieri ma che viene compensata dal nostro coretto con la musica di Stanlio e Ollio quando si allontana (se è per quello glielo abbiamo fatto anche quando si è avvicinato). Durante il secondo tempo c’è un turn over completo delle squadre, e , come col Settebagni, si prende il gol che fissa il punteggio della partita. Fermo restando che nei racconti non mi piace scendere nei particolari tecnici (per quello c’è il bel sito della nostra prima squadra), almeno da queste prime due partite ho visto una Lodigiani molto compatta in difesa (se si gioca così dubito che saranno molte le squadre che ci segneranno) ma che necessita di più convinzione in attacco, visto che di vere azioni se ne sono viste poche. Comunque da notare l’impegno che la squadra fa intravedere nonostante il carattere amichevole delle partite, una Lodigiani che lotta sarà sempre la nostra Lodigiani, indipendente dal risultato (è poi chiaro che in Prima Categoria si vuole vincere, ma in fondo non pretendiamo molto). Finisce la partita, i giocatori ci ringraziano e ci riforniscono di acqua, senz’altro bene accetta. La trasferta finisce con una scorpacciata di more cresciute all’interno del settore ospiti...c’è una prima volta per tutto, è proprio vero! E quest’anno ne vedremo davvero delle belle! Stefano – Ultrà Lodigiani
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