Olbia-Lodigiani del 06/04/2003
Per la ventinovesima giornata di campionato i Bianco-Rossi
fanno tappa ad olbia con i loro immancabili tifosi al seguito. Sono trascorse
poche ore dal rientro a Roma e già
mi trovo a scrivere il resoconto di questa giornata con tante cose da
raccontare, prestando attenzione a non scordare i piccoli particolari.
Appuntamento
sabato intorno alle 20.oo;
Sin
dall’inizio il gruppo, formato da tre sole unità (io, Lorenzo e Alessandro),
si presenta deciso e fomentato, per le teste matte sempre presente il principe
Cerveteri.
Intorno
alle 20.15 partiamo alla volta di Civitavecchia con la macchina di Cerveteri; il
viaggio procede tranquillo quando, all’altezza di Fregene inizia un forte
battibecco tra Cerveteri e Lorenzo per motivi economici.
In
pochi minuti “lo scambio d’opinioni” degenera, al Cerveteri gli gira una
botta di matto e si ritorna a Roma.
Dopo
poco ci ritroviamo fuori dalla macchina, una breve consultazione, e il gruppo
decide di presenziare lo stesso.
Con
la metro arriviamo a Termini,da li prendiamo al volo il primo regionale per
Civitavecchia: da adesso inizia lo spettacolo!!!!!
Lungo
tutto il tragitto non si vede neanche una volta l’ombra dello zio.prima di
scendere passiamo in rassegna il vagone e troviamo una busta piena di birre,
chinotti e torrone, senza pensarci su due volte afferiamo tutto e scendiamo dal
treno.
Una
volta al porto troviamo Stefano, che alla fine ha deciso di partire, e Cerveteri
che subito chiarisce la spiacevole
situazione creatasi in precedenza con Lorenzo.
Ma
da questo momento non bisogna più scherzare: da perfetti portoghesi dobbiamo
riuscire a salire sulla nave senza pagare.
Detto
fatto !
Il
principe Cerveteri avvista un paio di scolaresche, c’infiltriamo subito con
loro e superiamo tutti i controlli, il piano, se pur semplice, si rivela geniale
riuscendo completamente!!
Una
volta a bordo ci si organizza un attimo, si fa qualche partitina a briscola (Cerveteri
perderà sempre), per passare il tempo,ci aspetteranno infatti otto ore di nave.
Verso
mezzanotte la svolta della serata!
Con
Lorenzo e Stefano si va in giro per la nave per vedere di rimediare una cabina.
Dopo appena cinque minuti siamo già comodamente sistemati ai “nostri” posti
letto.
Ore
07.15 ; si arriva ad Olbia, scendiamo dalla nave e, davanti a noi becchiamo quei
bravi ragazzi che ci hanno fatto viaggiare gratis; Cerveteri continuerà a
ripetere: “…..menomale che c’erano sti sronzi che nun c’hanno fatto pagà
…..”.
Scesi
a terra ci dirigiamo subito verso l’albergo dove alloggia la squadra per
cercare di scroccare qualcosa ma non conosciamo la strada e chiediamo
continuamente informazioni ai pochi passanti che incontriamo.
Dopo parecchi minuti di marcia la stanchezza inizia a farsi sentire ed iniziano
i distacchi: Stefano ed io teniamo una buona andatura ed andiamo avanti tenendo
la testa per tutto il tragitto, Cerveteri ci segue a ruota perdendo pian piano
terreno mentre Lorenzo e Alessandro passeggiano tranquillamente. Dopo un po’
Stefano chiede un’altra volta dove si trovasse l’albergo
ad un passante e questo ci afferma che lo avevamo già superato ed
accetta di accompagnarci in macchina: da notare le facce degli altri quando ci
vedono tornare indietro in automobile.
Così
Stefano ed io arriviamo in albergo in anticipo sugli altri di circa venti minuti
giusto il tempo per parlare con un dirigente bianco rosso e sederci comodamente
per fare un abbondante colazione e dialogare con qualche giocatore.
Più
tardi arrivano pure gli altri ed iniziano a servirsi anche loro, con il
direttore dell’albergo che inizia a preoccuparsi vedendo che tutti mangiano ma
che nessuno paga. Fatta colazione togliamo il disturbo andando a fare un giro
per la città.
Non
lontano dall’albergo troviamo dei giardinetti ideali per due tiri a pallone
con l’upim di fronte. Due minuti appena per entrare ne supermercato prendere
un pallone “in prestito” e si inizia a giocare. Prima di andarcene Cerveteri
sfida Lorenzo ai calci di rigore giocandosi
10 €. Dopo i primi cinque rigori e i due si trovano in perfetta
condizione di parità ma al secondo rigore ad oltranza Lorenzo realizza e
Cerveteri perde la scommessa cosi si rientra in albergo in tempo per il pranzo
dove c’era ad aspettarci già il nostro tavolo, ci accomodiamo ed iniziamo a
mangiare primo, secondo, contorno, dolce e caffè tutto contornato da un buon
vino rosso della casa.
Finito
di mangiare ci si rilassa un’oretta nella hall dell’albergo e poi ci
incamminiamo per lo stadio………ore 14.00 circa arriviamo allo stadio e
subito le forze dell’ordine locali si avvicinano; da prima sembra che non ci
dovrebbero esserci problemi, ma invece ci chiedono i documenti per
un controllo “dicono loro” e una delle guardie inizia a stuzzicare
Lorenzo con battute sceme sperando in una sua reazione pronti a castigarci non
appena sbagliamo.
Si
decide di entrare subito nel nostro settore, appendiamo le pezze e aspettiamo
l’inizio della partita.
La
curva di casa si presenta bene con una buona fumogenata, sono pochi ma
abbastanza, l’unica nota negativa sono
i dirigenti e tifosi dell’Olbia sistemati con noi che parlano continuamente.
Più
volte abbiamo a che dire con loro ma la situazione degenera per un insulto da
parte nostra (“ …..zitto pecoraio!!”) e tutto finisce con l’arrivo di un
poliziotto che minaccia di portarci in questura se tutto questo macello
continuasse.
Stefano
a quel punto disse: “….buttiamoli fuori a cintate….” Con la cinta già
slacciata e la guardia che se ne era appena andata.
Inutile
commentare la partita, l’Olbia ha fatto un solo tiro in porta, mentre i nostri
se pur costruendo palle goal non sono mai stati in grado di segnare anche
lottando per tutta la partita.
Per
quanto riguarda noi invece iniziamo a tifare soltanto dalla metà del primo
tempo con cori che, un po’ per il nostro potenziale canoro e un po’ anche
per il vento a favore, riescono bene tanto più che la curva di casa in più riprese deve smettere di rifare.(da
notare Cerveteri che ha cantato per tutta la partita).
Finita la partita torniamo subito al porto dove ci fermiamo
ad un bar provvisto di maxi schermo e dove guarderemo sia il gran premio sia il
posticipo serale.
In torno alle 22.oo iniziano di nuovo le tarantelle per non
pagare, ma questa volta è molto più difficile riuscire nell’impresa tanto più
che si pensa veramente di fare il biglietto.
Così proviamo facendone solo tre (posti ponte) sperando
nell’animo buono degli zii; ma niente, non ci vogliono far entrare così si
fanno anche gli altri due biglietti e a malincuore si monta sulla nave.
Non appena a bordo vediamo che c’erano delle altre
scolaresche e fu in quella occasione che Cerveteri pronunciò la celebre frase
:”…a regà c’ha fregato la stanchezza, se eravamo più lucidi nun pagavamo
neanche il ritorno!…”.
Alle 11.oo circa parte le nave e quindi anche la nostra
ricerca nella speranza di ritrovare la cabina della andata libera.
I nostri sogni si tramutano in realtà quando ci accomodiamo
ai nostri posti letto (Stefano io e Cerveteri ), mentre Lorenzo e Alessandro
scelgono di rimanere in poltrona a guardare la TV.
Dopo non appena 5 minuti bussano alla porta della “nostra
stanza”, Cerveteri apre e scopre la sorpresa: un alunno accompagnato dalla sua
professoressa con lo zio dietro che subito si fa avanti e ci chiede il
biglietto, noi facciamo un attimo i vaghi prendiamo tempo, quando ad un certo
punto lo zio dice vedendo il biglietto : “…voi avete un posto ponte..”
Risponde Cerveteri : “ ….Va be’,ma io stò in buona
fede me stavo a riposà….”
Lo zio ribatte : “ ….ma quale buona fede questa e cattiva
fede,qui c’è da pagare una cabina usata …”
E Cerveteri spavaldo con pochi centesimi nel portafoglio dice
: “…..io pago!..”
Non appena
Cerveteri finisce
di parlare
io e Stefano ci
guardiamo e pensiamo: “ …..ma che cazzo stà a dì
questo?….”
Ma l’istante dopo lo zio gira un attimo lo sguardo e noi
tre scattiamo fuori dalla cabina e scappiamo per la nave con Lorenzo e Alessando
che rimangono di stucco quando ci vedono passare correndo.
Dopo quest’ultimo fatto non succede più niente apparte
Cerveteri che inizia uno Show di rutti e rispondendo alle persone che lo
guardano schifate : “… la pancia, mi fa male la pancia..”.
Alle 7.15 circa arriviamo a Civitavecchia, ultime prese in
giro alle persone che ci stanno accanto ed ognuno torna a casa.
Leggendo i racconti già pubblicati mi sono sempre divertito
e reso conto di quanto deve essere bello seguire la Lodigiani in una trasferta
lontana...per la prima volta l'ho vissuta dal vivo e devo ammettere che viverla
è molto più bello!
Marco (Zodiaco) - Ultrà Lodigiani