Gladiator-Lodigiani del 9/10/2002 (giocata a Torre Annunziata)

 

La partenza è fissata per le 11, anche se personalmente cambio tre luoghi d'incontro per colpa di Cerveteri. Alla fine, tra una cosa e l'altra, si parte per le 11.30 e siamo in 4 : io (Vocione), Cerveteri, Lorenzo e Giovanni. Dopo essere usciti dal traffico della capitale (a proposito, quanto è bello vedere la gente nervosa in fila che si appresta ad andare al lavoro mentre noi ci divertiamo, ah ah ah!), si fa una breve pausa all'autogrill, nemmeno tanto tranquillo per le nostre azioni...riprendiamo il viaggio e arriviamo al casello dove il nostro amico "tasto dell'emergenza" ci fa passare volendo in cambio una foto ricordo; problemi per chi la pagherà. Arriviamo al Giraud (ammazza che fogna!) ed incontriamo Picchio che3 ci dice che a Napoli lo hanno rapinato di 70 Euro mentre noi ci sghignazziamo sopra (che vermi!). Dopo varie discussioni sul dove parcheggiare l'auto, prendiamo i biglietti nel pieno flusso dei tifosi del Gladiator che stavano entrando. Le guardie del posto (una volante) non hanno voglia di aprirci il settore ospiti e alle nostre domande per capire se ci avrebbero mischiato, ci risponde il capo della Polizia che ci dice queste testuali parole: "Qui la malavita siamo noi"...no comment! Entriamo e ci mettono a sinistra in un angolo, decidiamo di appendere solo lo striscione da trasferta quasi presaghi che oggi bisognerà stare in campana. Lo appendiamo lateralmente dopo che Lorenzo lo voleva mettere sui seggiolini tipo"San Paolo": scelta suicida! La partita è orrenda e il Gladiator segna quasi subito, poi Luzardi viene espulso per un fallo da ultimo uomo e per la Lodigiani diventa notte, noi, dopo aver provato a mandare un paio di cori, assistiamo immobili, solo Picchio entrato con noi sembra farsi sentire ma le sue urla sembrano infastidire i tifosi campani che vengono verso di noi (a cantare erano 60 e almeno 40 ci vengono contro con brutte intenzioni). Si siedono in una ventina a pochi metri da noi, mentre il resto torna a cantare. Le guardie (una con il manganello, le altre 4 quasi in borghese) non fanno una mossa e se la ridono. A quel punto decidiamo di salvare lo striscione e di tornare a Roma. Comiche nel toglierlo con Giovanni che mi chiedeva che cosa doveva fare perciò l'ho tolto personalmente maledicendolo dentro di me. Arriviamo alla macchina con una guardia di scorta, mah! Al ritorno ci mettiamo a discutere sull'accaduto e su che cosa volessero i tifosi del Gladiator da noi, non avendoli mai incontrati prima. Accompagnati da una pioggia torrenziale, ci fermiamo ad un paio di autogrill (il secondo da me molto conosciuto, il verme era schierato come al solito...), entrambi forniti di un fantasmino che girava su un tavolo con la musica sotto dei "Monsters", un vecchio programma di TMC, con me e Lorenzo a ballare e Cerveteri che ci guardava schifato. Riprendiamo il viaggio con Lorenzo che svantolava una bandierina di plastica in faccia a Cerveteri mentre guidava e cantandogli nelle orecchie facendolo sbroccare più di una volta. Arriviamo a Roma non prima che Giovanni scendendo al volo si perda il cellulare per strada e che Lorenzo faccia avvelenare Cerveteri perché voleva che lo scarrozzasse fino a sotto casa: ma il"Principe" l'ha lasciato dove voleva lui, embé, a Loré, hai stuzzicato il peggio; alle 20.30 comunque siamo già tutti a casa tornati più che perplessi da questa ambigua e alquanto strana trasferta.

 

Vocione-Ultrà Lodigiani