Catanzaro-Lodigiani del 29/9/2002
L'intrepido narratore di questa trasferta, che con altri 3
intrepidi è partito alla volta di Catanzaro Domenica scorsa, ad oggi, che è
Mercoledì, ancora porta un po i segni della stanchezza di quella lontana (ma
non troppo) trasferta, e soprattutto perché abbiamo fatto un non stop di 24 ore
in auto tra andata e ritorno!
Ma cominciamo: già prima della trasferta 2 gruppi distinti
si vedranno ben prima: Lorenzo e Cerveteri riceveranno buca dall'eterna Maria
Luisa la matta di Latina, io e Vocione ci facciamo un breve giro per Roma per
poi assistere all'arrivo in stazione dei milanisti reduci dalla trasferta
dell'Olimpico, che poi verranno dirottati non so perché, altrove.
Alle 24.30 siamo tutti e quattro pronti a partire, con un
Cerveteri come sempre in gran forma. Purtroppo l'unico leit motiv della
trasferta sarà la fretta, all'andata per rimediare una colazione all'albergo
della squadra, al ritorno per essere presto a casa a causa dei motivi personali
di ognuno di noi, io dovevo fare un esame all'università, Cerveteri alle 8
doveva "combinare un impiccio". Il primo autogrill, quello di Anagni,
è avaro con noi che ce ne andiamo miseramente, ma il secondo, pieno di
pellegrini che vanno da Padre Pio, offre l'occasione a noi per fare una vera
spesa di circa una cinquantina o poco più d'Euro, da notare, tra la spesa,
presente un elemento che gli Ultrà Lodigiani potrebbero usare in massa fra non
molto!
Detto questo, col bagagliaio pieno, si procede verso sud, per
imboccare, verso le 3 di notte, per la temibile Salerno-Reggio Calabria...da
subito è uno slalom tra un cantiere e l'altro, ma Cerveteri si destreggia bene
al volante, comunque è un classico che la notte della partenza alla fine non si
dorme, e sarà un po così praticamente per tutti, ci concediamo solo una breve
sosta prima di Cosenza per dormire un po, a quel punto io dò il cambio a
Cerveteri, e, l'ammazzata termina verso le 8 di mattina quando arriviamo
all'albergo della squadra a Lamezia Terme. Nostro obiettivo è, da subito,
quello di scroccare la colazione, dopo un primo imbarazzo, arrivato il nostro
amico dirigente accompagnatore Cerveteri gli fa:"Sti ragazzi hanno fame,
cosa c'è per colazione?", e veniamo subito fatti sedere ad un tavolo dove,
inutile dirlo, prendiamo veramente di tutto senza curarci di nulla! Sono
soprattutto Lorenzo e Vocione a dare spettacolo ingurgitando quanto
possibile....e mentre veniamo invitati dal nostro dirigente ad andare al mare o
a farci una passeggiata (tutto, pur di levarci dai coglioni!), il nostro
obiettivo è un lauto pranzetto, e nell'attesa ci mettiamo nella hall a cercare
di dormire, ma per lo più tutto ciò sarà inutile, solo Cerveteri e Lorenzo
riusciranno perché andranno a buttarsi in macchina, io e Vocione facciamo un
tranquillo giro per il paese dopo aver scroccato il Corriere dello Sport. Subito
dopo è quasi l'ora del pranzo, ma, capite le nostre intenzioni, veniamo
brutalmente allontanati con una busta contenente dei panini e l'invito ad
andarcene ("non vi fate vedere"ci viene consigliato da Garcia,
preparatore argentino della Lodigiani). Schifati, ce ne andiamo alla volta di
Catanzaro, per scoprire che i panini sono vuoti e il prosciutto è a parte, io
mi rifiuterò di prestarmi ad una cosa del genere, lascerò la mia parte agli
altri. Si entra quindi, a Catanzaro. La prima cosa che impressiona è che si
tratta di una città che è collegata da grandi viadotti sospesi nel vuoto, roba
che uno con le vertigini non potrebbe viverci a Catanzaro! Poi si va a fare un
giretto in centro, e qua il Cerveteri dà il meglio di sé, con battute sulla
gente vestita a festa, sui pasticcini che avevano pressoché tutti, sulle
"bellezze"locali (anche se bisogna ammettere che di Domenica mattina
è difficile trovare di meglio). Ma la cosa che più colpisce è di non trovare
una pizza al taglio, cosa che lascerà a digiuno sia il sottoscritto che il
Vocione e, di fatto, solo Lorenzo mangerà i panini generosamente offerti dall'AS
Lodigiani. Si va, quindi, verso le 13, allo stadio. Non è un'impresa facile
trovarlo, una volta arrivati però la prima cosa che notiamo è quanto siano
infami le guardie....arriviamo sotto la curva Capraro, dove non c'erano che
poche persone, e chiediamo ad una guardia per il settore ospiti...la guardia
urla ad altissima voce in mezzo a tutti:"Vincé, gli ospiti!!",
rivolgendosi ad un collega....io credo che in un altro campo e ad un altro orario
qualcuno ci si sarebbe fatto, per fortuna procediamo oltre e , dopo aver
constatato che l'ingresso ospiti è un cancello privato, entriamo e
parcheggiamo la macchina. Proviamo a tirare due calci ad un pallone, prima di
entrare, senza storie nel settore ospiti. Non ci piace l'atteggiamento delle
guardie, anche se poi non saremo neanche perquisiti! Mettiamo le pezze e solo
una della polizia un po più sveglia dei suoi colleghi ci chiede il perché
dello stendardo dei sorani appeso al contrario, noi gli diciamo che i sorani
sono nostri amici e ci hanno donato il loro stendardo che portiamo ovunque, e
che è appeso al contrario per solidarietà alla pioggia di diffide che hanno
avuto i sorani dopo la gara col Martina! Non so quanto la pisellona se la sia
bevuta, ma vienimi a dimostrare il contrario!
Da subito la curva del Catanzaro ci sembra che non abbia
l'assetto che conoscevamo, ma alla tifoseria giallorossa riserverò un commento
più avanti.
La partita inizia senza tanti clamori, l'unica cosa che
possiamo fare è sventolare le nostre bandiere, ma ad onor del vero solo io e
Vocione sventoleremo 90 minuti, Lorenzo è mentalità Bruco, er Cerveteri non fa
testo, tant'è che sul finire del primo tempo cercherà di addormentarsi sugli
spalti. Neanche una torcia, né una bandiera, né uno stendardo in curva
giallorossa. La partita da subito mostra due squadre attive. Sapevamo già da
prima che la Lodigiani sarebbe andata a Catanzaro per ottenere i 3 punti, ma non
credevamo neanche di vedere così tanta grinta da parte dei nostri! Anche il
Catanzaro è un'ottima squadra e più volte ci mette alle strette, ma soffre le
continue ripartenze dei nostri. A fine primo tempo l'episodio che potrebbe
cambiare la partita: rigore per il Catanzaro per l'ennesimo intervento
disastroso di Finetti...ma l'attaccante giallorosso tira un rigore altissimo per
la nostra gioia e l'esultanza del Cerveteri, appena resuscitato dagli spalti.
Finisce il primo tempo e ci rifocilliamo con qualche bibita, ma tutto il mio
bottino dell'autogrill è finito nelle bocche degli altri, bella gratitudine!
Nel secondo tempo la partita ci entusiasma ancora di più,
noi continuiamo a sventolare, il forcing del Catanzaro nella prima metà della
ripresa sarà asfissiante, ma saranno 2 nostre azioni in contropiede a far
tremare di più la porta giallorossa! Finisce con la squadra intera che ci
applaude, gran bella soddisfazione per il nostro gruppo, comunque ed ovunque
presente!
Passo ai Catanzaresi: che dire? Un motivo che ci ha fomentati
a venire era vedere all'opera una curva di cui si è parlato un gran bene nel
corso di questi anni...vederli con lo striscione da trasferta,
con"Massimo"da trasferta e senza il vessillo alcuno di altri gruppi ci
ha depresso...nemmeno un tamburo, una torcia, una bandiera, uno
stendardo...capiamo che la gara con la Lodigiani non esalterà molti, ma non
sappiamo spiegarci il motivo di questa dèbacle. Poi, con la loro mezza curva
piena, pensavamo che fossero tutti a cantare, e non solo la cinquantina appena
sopra lo striscione. Cio'nonostante quei pochi che si sono prodigati hanno
cantato per buona parte della partita con grande intensità all'inizio del
secondo tempo. Speriamo di vederli in ripresa qua a Roma, dove potranno contare
sull'apporto di molti catanzaresi residenti qui in città.
Il viaggio di ritorno ha visto me alla guida all'inizio, devo
dire senza grande stanchezza, mentre gli altri componenti dell'equipaggio
dormivano beatamente, cambio alla guida nei pressi di Cosenza col Cerveteri,
ma ho dormito un po solo all'altezza di Salerno dove la strada è migliorata
notevolmente.
Siamo tornati verso le 24 a Roma, neanche male! Per il resto
stanchezza, stanchezza, e ancora tanta stanchezza, ma ne è valsa la pena!
Stefano-Ultrà Lodigiani