Benevento-Lodigiani del 28/01/2001

 

Da Monte Mario a Stazione Termini in quattordici minuti netti!

La vespa abbandonata in mezzo a mille altri motorini…

Ecco Lillo e Cristo! C’ hanno l’occhiaie peggio del solito: te credo è da ieri che stanno in giro. Marco e Stefano sono andati a prendere i biglietti.

In lontananza vedo Pippo Franco e poi… Ma che cazzo è quello! Non puo’ che essere lui: tutto ricurvo e ingobbito, cappelletto di pail alla scierloccolms e sguardo da cane bastonato… Aaaahhh! Il leggendario Oronzoni! Mentre facciamo conoscenza arrivano Marco e Stefano e andiamo al treno.

Cristo, che sta per morire, preferiamo lasciarlo a Roma per non avercelo sulla coscienza… sarà per la prossima volta!

Alla fine siamo in sei, ma gli scompartimenti sono tutti troppo occupati. Niente paura, ci pensa Borgognoni: trova uno scompartimento pieno solo di un napoletano taciturno, ci fa accomodare, poi si arrampica come una scimmia sulla mensola pei bagagli e comincia a delirare. Il treno non è ancora partito quando il nostro ospite senza proferire parola si piglia il suo bagaglio e fugge allibito! Così comodamente sistemati il viaggio trascorre tranquillo, con Borgognoni che si informa su come si è evoluta la tifoseria durante la sua assenza e ci parla del nazionalcomunismo, le birre che vanno giù una dietro l’altra, Pippo Franco che stacca pezzi di treno e li frulla dal finestrino, lo zio che ci controlla i chilometrici da £6.400 con cui arriveremo a Napoli e si lascia convincere che stiamo andando a Latina a vedere il Basket, ecc. ecc.

Questa volta ci siamo mossi bene: con pochi spicci e un paio d’ore di viaggio siamo alla stazione di Napoli centrale, proprio mentre i tifosi bianco-azzurri si accingono a partire per Roma.

Ci facciamo un giro nei dintorni della stazione, mangiamo e beviamo.

Con £7.400 un altro treno ci porta a Benevento. Durante questa tratta importuniamo un po’ i passeggeri e copriamo il vagone di scritte.

Scende dal nostro stesso treno un tifoso beneventano che obblighiamo a farci strada fino allo stadio e che alla fine ci porteremo nel nostro settore.

Poco prima dell’inizio della partita ci viene a far visita fuori dal settore Massimo La Ragione, tifoso beneventano e ancor piu’ romanista che da una settimana attende il nostro arrivo e ci foraggia con dieci (10!) panini e un litro di pepsi.

Dopo un pò  eccoci qua’ nel nostro settore ad attaccare le nostre pezze. 

I beneventani riempiono la loro curva e fanno un gran tifo salvo poi zittirsi completamente in alcuni momenti a caso.

La partita è la stessa vista in mille altre trasferte, con una Lodigiani che punta allo zero a zero e che per puro bucio di culo pare raggiungere il suo scopo. Bifera, che come sappiamo ha venduto l’anima al diavolo, riesce a sculare prima con un palo da far venire giu’ la porta, poi con un goal annullato per fuorigioco nonché in mille altre occasioni. Nessuna azione degna di questo nome si registra invece da parte dei bianco-rossi che tra l’altro da un certo momento in poi, col favore della superiorità numerica data dell’espulsione di un giocatore avversario, si spalmano su non si sa quali allori e non fanno piu’ un cazzo! Quando già ci prepariamo ad andarcene con un utilissimo  pareggio, ecco puntuale il goal del 98° che segna l’ inesorabile sconfitta della Lodigiani.

Ci si tronca in gola il nostro ultimo coro. Che pena ! “Però tenite a ‘na bbella squaretta” ci diranno i tifosi locali. Mah ?!

Ancora una volta noi abbiamo fatto il nostro dovere, avendo anche cantato per tutta la gara pur sapendo che non ci avrebbe sentito nessuno, ma la squadra no.

Lo sconforto però dura poco. Massimo ci accompagna alla stazione, salutiamo alcuni tifosi locali, continuiamo a cantare per le vie e nell’autobus, io e Marco troviamo anche il tempo per importunare qualche bella minorenne del luogo e, prima di ripartire, facciamo la gradita conoscenza di uno storico ex della Lodigiani: Antonio Antinucci, che vesti’ la maglia biancorossa nel ruolo di portiere nei mitici anni della C2.

Tira un sospiro di sollievo la gente del luogo quando finalmente il treno con i sei scalmanatissimi ultra’ lascia il paese tra cori e battimani!

Giunti a Napoli la stanchezza è tale da spingerci a commettere l’errore di montare su un intersiti. Incredibilmente alcuni di noi scampano all’inevitabile controllo mentre per me e Stefano non c’è scampo e paghiamo, ma la nostra vendetta non tarderà ad arrivare…

Tra un delirio di Borgognoni e una manata’n petto de Pippo Franco anche questa è andata.

BENEVENTO – LODIGIANI : 1-0

ULTRA’ LODIGIANI OVVIAMENTE PRESENTI E COMUNQUE A TESTA ALTA (tranne Oronzoni)

Il segretario

Francesco-Ultrà Lodigiani