Avellino-Lodigiani del 23/01/2002
Trasferta infrasettimanale per gli Ultrà Lodigiani che
ovviamente non mancano all'appuntamento. Data la mancanza di auto, e la buca
data da alcuni proprio all'ultimo, decidiamo di partire un pò sparpagliati, con
la classica macchina di Stefano, pullman di linea e treno. Il sottoscritto e il
T.D.M. partono con il pullman della Marozzi, e verso le 12:30 siamo ad
Avellino.
Alla spicciolata ci dirigiamo verso il settore, dove siamo
una dozzina, e ad attenderci tre camionette della polizia...mah!!!! Entriamo nel
settore, e cominciamo ad appendere gli striscioni, mentre Papocchio avrà
ripetuto almeno 300 volte che deve aspettare una sua amica di Avellino(una mezza
zoccoletta...)!!!
Presente con noi l'immancabile Massimino della sezione
Benevento!!!! E con lui i suoi classici panini e il liquore Strega subito preso
di mira da Papocchio e dal t.d.m. Inizia la partita e il nostro tifo è pressoché
buono. Cala alla distanza soprattutto perchè il tasso alcoolico è molto
elevato e si tende a fare per lo più i buffoni, con Stefano molto perplesso
dalla situazione!!!
La curva di casa tifa in maniera discontinua e poco
convincente, rispetto all'anno scorso la trovo sottotono. Finisce il primo
tempo, e Papocchio dà spettacolo prendendo la sua amica e dicendogli,
"vieni andiamo a scopare al cesso", e lei "fatte na pippa"....si
sà che gli Ultrà Lodigiani non scopano!!!! Tra un sorso di Strega e una
birretta ricomincia il secondo tempo, e non smettiamo nemmeno un minuto di
tifare con il Tocco grande fomentatore dell'ambiente. La partita finisce 0-0 ma
avremmo sicuramente meritato di piu'. Usciamo cantando dal settore e qui nasce
un accenno di rissa con le guardie di Avellino, il tutto durerà una decina di
minuti al parcheggio, mentre noi del treno veniamo mandati via!! Sò che i
ragazzi in macchina hanno avuto un problemino con qualche guaglioncello
avellinese ma niente di rilevante. Noi ci avviamo "senza nessuna
scorta" verso il parcheggio dei pullman per Napoli. Da Napoli poi
prenderemo l'intercity per la città eterna, e qui nasce un lungo diverbio con
un solerte "zio" napoletano che spavaldamente ci voleva far pagare il
biglietto del treno, ma gli facciamo capire che deve abbassare la cresta e deve
rimanere al suo posto. Per evitare di finire in questura e per far vedere a
questi squallidi controllori che noi siamo signori e non disadattati come si
sono permessi di dirci, paghiamo il biglietto, e specialmente il t.d.m. lo
liquida cosi' "muto e rassegnato"!!! Arriviamo a Roma verso le
21...stanchi e felici per l'ennesima trasferta fatta per portare in alto il nome
degli Ultrà Lodigiani.
Marcello Ultrà Lodigiani