Ascoli-Lodigiani del 22/4/2001
MACCHINA 1
Per questa trasferta il nostro gruppo si divide, a partire due macchine
una(la mia) nella prima mattinata, l'altra(quella di Stefano), intorno all'ora
di pranzo. Dopo una veloce colazione a casa dell'original tdm (che je frega ar
Mauro, spavaldamente sotto le pezze), passiamo a prendere Paolo a quarticciolo e
PippoFranco che ci attendeva a Tiburtina(lo vedevo da lontano immerso nel
corriere dello sport). Si prende l'autostrada, il tempo scorre in fretta tra
telefonate(Paolo mi avra' detto mille volte "hai rotto er cazzo co sto
telefono conosci tutta Italia"), discussioni sul mondo ultra', vecchi
racconti di trasferte e non. Alla guida non il sottoscritto bensi' il tdm(ce
credo ce tiene a quella pellaccia...). Verso le 12:30 dopo essercela presa
abbondantemente comoda, siamo ad Ascoli, stranamente nel viaggio non ci sono
stati i soliti pezzi, apparte un piccolo problemino idraulico a un bagno di un
autogrill protagonista, nemmeno a dirlo, il tdm. Dopo aver pranzato(PippoFranco
ma soprattutto Paolo scrocconi di merda!!!), in una tavola calda locale, dove ho
fatto il grave errore di lasciare nel piatto un po' di pollo e dire "a
rega' chi lo vole?", nemmeno il tempo di finire la frase che ho visto 4
mani precipitarsi nel mio piatto...velo pietoso...morti de fame!!! A questo
punto, in attesa degli altri, per digerire, facciamo un bel giro nel centro di
Ascoli, dove ci schieriamo in un 4 contro 30 a rugby, noi eta' media 27 anni,l
oro eta' media 11 anni, ovviamente perdiamo, l'unico di noi a credere nella
vittoria era il tdm, il quale sbruffonemente tentava un 1 vs 30!! Dato che era
presto il tdm e Paolo si dilettano in un "tentato rimorchio" di una
barista, mentre PippoFranco mi esprime una sua singolare teoria sul mondo del
lavoro, e la differenza nel trovarlo a Roma e Ascoli...mah!! Dico a Pippo che
tutto il mondo e' paese alla fin fine! Vista l'ora ce ne andiamo allo stadio,
nel frattempo sempre in attesa degli altri, incontriamo e facciamo due
chiacchiere con Ida una simpaticissima e gentilissima ragazza ascolana che ci
fa' dono di olive all'ascolana, veramente un pensiero carino. Scambiamo due
chiacchiere anche con un paio di ultra' del settembre bianconero e intanto
arrivano gli altri,"facciamo i biglietti" e entriamo. Sul viaggio di
ritorno preferisco tacere, in quanto l'ho vissuto al limite della paranoia,
grazie alle performance di Paolo...! Era il caso di dire "lasciate ogni
speranza o voi che entrate in quella macchina"...tra me e il tdm bella gara
di snervati e ridotti male psicologicamente causa il martello mentale di Paolo!
Pesaro prossima e speriamo ultima tappa!!!! Play out? No grazie! Noi c1 crediamo
ancora!
Marcello Ultra' Lodigiani
MACCHINA 2
La nostra macchina sarebbe dovuta partire
insieme ad una seconda alle 12. Invece la seconda macchina non c'è stata ed una
persona quindi non c'entrava visto che eravamo in 6. Questo non solo per la
mancanza di organizzazione, ma anche perchè c'è chi non si riesce a svegliare
quando si parte all'ora di pranzo. A quel punto vaffanculo e chi c'è c'è. Alla
fine rimane fuori il buon Bongo, mentre gli altri 5 sono pronti a partire alla
volta di Ascoli, con un ritardo di circa mezzora. Amen. Passato l'incazzo per la
situazione creatasi, alla fine l'allegria regna nella nostra vettura, tra le
cazzate di Bernoccolone e chiacchierate varie. Del viaggio d'andata, svolto
nella massima tranquillità, da segnalare un tentativo andato a secco del
segretario di fottersi un Kinder Bueno in uno squallidissimo bar di Acquasanta
ed un panino rifilato sempre al segretario nello stesso bar ripieno di uno
stuzzicadenti tra gli ingredienti. Da annoverare un curioso muretto in mezzo ad
un punto strettissimo della Salaria in cui alcune pietre sono state
colorate...dal cugino di Mimmo in piena notte. La cosa ha riscosso successo
all'interno della macchina e Mimmo dirà: "E'mentalità matta!".
Vabbè, sta di fatto che alle 15 la nostra macchina arriva nel capoluogo piceno
baciato dal sole.
Il viaggio di ritorno invece è da segnalarsi per la stessa
tranquillità dell'andata, per il passaggio alle famose pietre e per la spesa
fatta in un malcapitato ristoro sulla strada.
La nostra macchina, composta interamente da intellettuali
guidati da Daniele"Bernoccolone", si parla di tutto, di politica, di
mafia, delle prossime elezioni, del mondo del lavoro e infine anche di fica, in
quanto almeno a parole non manca mai. Il racconto in merito di Bernoccolone è
stato immortalato dal Pasquino nel numero 16 di Voce in Capitolo. Alle 21 in
punto stavamo già a Roma. Più che una gita è stata una passeggiata.
Stefano-Ultrà Lodigiani
LA PARTITA
Ultrà Lodigiani ovviamente presenti anche nella trasferta
picena. Ad un'ora dal fischio d'inizio il nostro gruppo, composto nell'occasione
da ben 10 persone, si ritrova davanti l'entrata del settore ospiti dello stadio
"del duca", dopo esser partito da Roma separatamente con 2 auto. Nemmeno
arriviamo e subito le guardie, evidentemente frettolose di tornare a casa, ci
invitano ad abbandonare lo stadio prima della fine della partita se le cose si
fossero messe male per l'Ascoli; noi, imperterriti,diamo loro scarsissima
considerazione, vista anche l'atmosfera di assolutà tranquillità che si
respirava. Sbrigate le solite formalità con gli agenti di sicurezza, accediamo
nell'impianto sportivo una ventina di minuti prima del calcio d'inizio esponendo
i nostri vessilli, occupando l'anello inferiore della curva, quello da dove si
vede peggio e fà più freddo, scelta dettata più che altro dall'invito
dell'agente che ci aveva preso in consegna ad "accomodarci" di sopra.
Di lì a poco comincia la partita: la parte centrale superiore della curva sud
è praticamente piena , e anche le 2 tribune si sono ormai riempite, anche se
non all'eccesso. Nonostante la bella giornata di sole il settembre bianconero è
un pò freddino, e si scalda un pò soltanto in occasione dei gol e di qualche
azione saliente e nulla più: assai forte piuttosto salirà il loro coro
direttamente rivolto ai giocatori a fine primo tempo:"a lavorare-andate a
lavorare". Noi invece, anche se in 10, facciamo la nosta porca figura :ci
facciamo sentire eccome, incoraggiando costantemente la squadra anche quando,
dopo appena 7 minuti, è sotto di un gol. Tuttavia oggi la Lodigiani c'è e
reagisce immediatamente, sostenuta anche da noi fedelissimi: nonostante vari
capovolgimenti di fronte, la squadra intesse trame di gioco che riescono ad
infastidire l'Ascoli, bomber Lucidi si danna l'anima dando come sempre tutto
quel che può e, di lì a poco, Fabris con una gran botta riesce a ristabilire
il risultato, con palla che s'infila in basso a sinistra del portiere: noi
esplodiamo di gioia e cantiamo ancor più forte, mentre la sud è ammutolita.si
chiude così il primo tempo. Inizia la ripresa e noi lì a cantare: non sappiamo
come andrà a finire, ma c'è la convinzione di poter uscire comunque a testa
alta dallo stadio, e gagliarde sventolano le bandiere biancorosse. E ancor più
spavaldamente sventoleranno quando la Lodigiani prende il secondo gol su azione:
non sò chi tira una bordata , Bifera vola e ci arriva, ma purtroppo non
trattiene; grande è il nostro rammarico, ma vocalmente non molliamo . Ma ecco
che dopo appena 2 minuti, su un mezzo contropiede, arriva il gol che spezza le
gambe ai nostri anche se non definitivamente, perchè la Lodigiani oggi ha
onorato l'impegno; a segnare lo splendido gol da antologia è Ciullo, che fà
tutto da solo, se ne smarca 3 e insacca: costui non aveva mai segnato
quest'anno. Nonostante le nostre residue speranze, come per una sorta di
contrappasso dantesco,cantiamo ininterrottamente fino alla fine dell'incontro,
roteando nell'aere ancor di più le nostre bandiere e dando grande prova di noi
per l'impegno messo. Persino un tifoso dell'ascoli sul finire di partita si congratula
con noi:"....fino alla fine, complimenti"; queste le sue poche ma
sentite parole. Mancano ancora una ventina di minuti alla fine che le guardie
cominciano a dire che ce ne dobbiamo andare: ma come,stiamo anche perdendo! Il
loro capo inizia a scaldarsi(tanta per lui è la fretta di andarsene)e sbraita
contro di noi; non lo calcoliamo affatto e mentre lui grida ormai in mezzo al
nostro gruppo, noi spavaldi intoniamo cori tipicamente romani. La bile gli sale
a dismisura, ha la bava alla bocca, minaccia di staccare gli striscioni, che se
non lo facciamo viene il suo superiore a beverselo e che ce li straccia;"e
che venisse questo gran capo a stracciarceli"è la nostra spassionata
risposta. Intuito l'andazzo, arriva il gran capo, quello che doveva essere un
uomo tutto d'un pezzo, violentissimo; costui capisce la nostra ferma volontà di
presenziare fino alla fine, fà pippa e ci dice che dobbiamo restare mezz'ora
oltre la fine della partita:"va bene" pensiamo noi, "non ci son
problemi, le guardie che tanta fretta avevano di andarsene, per disposizione del
gran capo ci faranno compagnia", e così è stato: attendono la fine della
partita che noi ancora cantiamo, attendono altri venti minuti e infine ,tra gli
sguardi stupiti e qualche commento tipo "ma li scortate pure?" di
qualche persona del luogo, ci accompagnano alle macchine in un clima ridicolo. Anche
stavolta, nonostante la sconfitta, ci siamo fatti valere.
Mimmo-Ultrà Lodigiani