Fidelis Andria-Lodigiani del 3/12/2000
La trasferta di Andria, come era prevedibile, è stata
destinata a pochi eletti, quattro per la precisione, quando era una trasferta
accessibilissima a tutti. Scansate, comunque, le polemiche, ci ritroviamo alle
7:30 di mattina alla stazione Tiburtina e siamo tutti puntuali. Manca purtroppo
il buon Papocchio, che ha ricevuto poco prima di partire una ingiusta diffida.
Per fortuna il tempo è bello e ciò non crea problemi per
guidare, il viaggio si presenta agevole. Si parla un pò di tutto in macchina,
di poche parole è solo il grande Pippo Franco, che non ha bisogno di grandi
discorsi per farsi capire. Il primo obiettivo della giornata sono 2/3 soste
mirate per rifornirci all'autogrill. Durante una di queste soste Pippo Franco è
oggetto di attenzione fotografica per inaugurare nel sito una sua sezione
personale.
Il viaggio non risulta per niente noioso e i chilometri si
accorciano notevolmente, rallentiamo per non arrivare persino troppo presto. Ad
Andria l'arrivo è verso le 12:30, e sulla strada per lo stadio ci appare subito
un centro commerciale (aperto) che, dopo aver visto dov'è lo stadio comunale,
sarà il nostro posto per concederci un breve pranzo, fatto in gran parte a
scrocco grazie ai pochi controlli del ristorante self-service, per noi una
miniera d'oro.
Verso le 13:30 si va allo stadio, il settore ospiti non è
aperto ma, a sorpresa, non bisogna fare una grande bagarre per farlo aprire e
verso le 14:20 entriamo in tutta tranquillità dentro lo stadio, dove appendiamo
il nostro striscione.
Lo stadio si presenta desolatamente vuoto, in tutto ci saranno
5/600 persone e solo la curva locale ha un pò più di pubblico. La partita ha
inizio, la curva Andriese accende delle torce e noi sventoliamo le nostre
bandiere per tutta la partita intera.
La partita per noi era fondamentale in chiave salvezza, non
contava tanto vincere, quanto fare almeno un pareggio per tenere a distanza l'Andria.
All'inizio la squadra c'è e attacca, ma è solo una parentesiiniziale. Inizia
ad attaccare l'Andria sostenuta dagli Ultrà di casa, che seppur in pochi, non
cessano mai di cantare. La superiorità dell'Andria alla fine si concretizza nel
gol al 28' di Landini. La Lodigiani si sveglia dal torpore e poco dopo trova il
pareggio grazie ad un grande gol in corsa del nostro bomber Lucidi. Più che
giustificata la nostra esultanza. Da parte nostra abbiamo continuato a tifare a
gran voce senza fregarcene se qualcuno ci abbia sentito o meno, purtroppo in 4
più di tanto non si può proprio fare, anche se in 4 abbiamo voluto rispettare
il nostro dovere di cantare e sostenere la squadra per 90 minuti.
Tornando alla partita, la Lodigiani si trasforma e comincia ad
attaccare, anche se la Fidelis Andria ha avuto le sue occasioni.
Nel secondo tempo permane questo equilibrio finché, poco prima
della mezzora, il portiere dell'Andria si fa espellere per una parata nettamente
al di fuori dell'area di rigore. Il suo sostituto ci negherà però per ben due
volte la gioia del gol e della vittoria. A fine partita Lucidi e altri giocatori
vengono sotto la nostra curva e ci donano i pantaloncini.
Soddisfatti ce ne andiamo dallo stadio e riprendiamo la via che
ci riporta a Roma, viaggio che scorre ancora chiacchierando e scorazzando per
gli autogrill. Riceviamo anche notizie da chi, non potendo venire ad Andria, è
andato in curva della Viterbese. A Roma arriviamo tranquillamente verso le
21:30.
Ultima osservazione per gli Andriesi: ci hanno dato sicuramente
una buona impressione, non è facile sostenere la squadra in pochi, con
uno stadio desolatamente deserto e la squadra ultima. La loro contestazione ha
toccato solo la presidenza e i giocatori sono stati regolarmente sostenuti come
è giusto che sia. Pecato che nel secondo tempo siano calati coralmente.
Stefano- Ultrà Lodigiani