Atletico Catania-Lodigiani del 17/12/2000
La trasferta è stata per un pò di tempo messa in bilico per
problemi vari, poi alla fine una nostra piccola delegazione composta da me,
Cerveteri e il segretario è partita in treno alla volta di Catania, per la
seconda volta in un mese, con gli stessi striscioni della partita di Catania del
mese prima più Lodigiani Roma. Dicevo, quindi, partenza in bilico fino
all'ultimo a causa dello sciopero dei treni annunciato che ci avrebbe lasciato a
piedi. Essendo troppo caro l'aereo l'ipotesi era stata scartata. Invece, alla
fine, 24 ore prima, con grande giubilo, accogliamo la notizia della revoca dello
sciopero e quindi si può partire! L'appuntamento per noi è poco dopo
Mezzanotte dalla stazione Tiburtina (tanto per cambiare), prendiamo la metro
fino ad Ostiense, dove all'1:14 passa il nostro treno per la Sicilia, "il
migliore" dice Cerveteri, visto che su tal treno difficilmente passano gli
zii. Il metodo è lo steso usato per il mese prima, solamente che invece dei 2
chilometrici da 100 stavolta ne prendiamo uno solo, che per l'andata basterà
dal momento che Zio non è mai passato. Sul treno presto si dorme, dopo aver
parlato delle solite cazzate nostre, compreso il derby che si sarebbe giocato
Domenica sera. Eh si, non dimenticate che siamo partiti nel giorno del derby
fregandocene altamente, anche se ad onor del vero il sottoscritto si è portato
una radiolina per sentire almeno come vanno le cose. Dopo il passaggio-traghetto
per la Sicilia si arriva presto a Catania, stavolta puntuali. Scendiamo
ringraziando gli zii inoperosi e con estrema sicurezza prendiamo il pullman per
lo stadio che parte subito. Allo stadio arriviamo presto, prima delle 13, e dopo
un abbondante panino preso a buon prezzo nei pressi dello stadio entriamo anche
nella porta carraia all'arrivo dei giocatori. Ah, dimenticavo...davanti allo
stadio dal nulla è sbucato l'Inqualificabile, che fino a fine partita è venuto
con noi, portando a 4 unità la nostra presenza. Dopo un breve colloquio le
guardie, ricordandosi ancora di noi, ci fanno entrare senza fare storie nel
nostro settore e prima di un'ora all'inizio della partita avevamo già messo i
nostri vessilli, in uno stadio desolatamente vuoto. Già, il pubblico più o
meno arriva solo 15 minuti prima e non perché i cancelli fossero chiusi,
comunque bene o male, con le sole 2 tribune aperte e il resto chiuso, il
pubblico ad inizio partita si aggira sulle 6/700 unità. Si sistemano all'ultimo
minuto in tribuna scoperta i circa 20 ultrà dell'Atletico che provano coi loro
mezzi a tifare. Nonostante l'idea negativa che ho avuto in questa partita, ho
sempre una grande stima degli Atletisti, ora più che mai in difficoltà per il
deludente andamento della squadra.
Inizia la partita e da subito capiamo che sarà un incontro
squallido, con le 2 squadra che giocano molto a centrocampo senza uno schema,
per quanto ci riguarda, quindi, è sempre il solito squallore. In teoria è una
partita da 0-0 con tanti sbadigli, se non ci si mettesse...l'arbitro! Tanto per
cambiare è l'uomo nero che decide in negativo la partita, con 2 rigori uno nel
primo ed uno nel secondo tempo. Come non mi stancherò mai di ripetere c'è poco
da recriminare quando poi una squadra né gioca né tantomeno reagisce, ma
questa è la pappa che ci sorbiamo da inizia anno. Della partita quindi niente
altro da segnalare, a parte il fatto che Cerveteri ha mandato messaggi
intimidatori a Pippo Franco per tutta la partita e diciamo anche per il resto
del viaggio (potenza della Christmas Card!).
Dopo aver scaricato l'Inqualificabile alla società (poi
tornerà felicemente in aereo con la squadra) noi ce ne torniamo a casa. Prima
riusciamo ad incontrare 2 Atletisti che ci accompagnano alla stazione, con loro
scambiamo quattro chiacchiere, poche visto il tempo contato che avevamo. Alla
stazione c'arano altri Ultrà dell'Atletico, e prima di salutarci per
l'immediata partenza del nostro treno ci danno la loro fanzine "L'Atletista",
dove tutto sommato danno un buon giudizio di noi.
Riprendiamo il treno coi biglietti dell'andata e fino a Villa
S.Giovanni fila tutto liscio, con lo zio che timbra tranquillamente i nostri
biglietti. Purtroppo dobbiamo cambiare treno e prenderne uno che arriva a Roma
alle 7 di mattina...perfetto, così saltano automaticamente le mie buone
intenzioni (giusto quelle) di andare all'università, comunque si parte. Subito
lo Zio rompe le palle, siamo costretti a fare il biglietto fino a Paola. Lo Zio
però ci ha preso , non chiedetemi perché, di punta, e a Paola chiama l'altro
zio che sta salendo dicendo che siamo "irregolari". Si tratta quindi
con lo Zio, coi soldi facciamo il biglietto per una persona fino a Roma, e poi
vengono fatti 2 verbali, intestati a Cerveteri e al sottoscritto; il primo non
la pagherà mai, al secondo, cioè a me, non arriverà mai! Stavolta la scelta
del treno non èazzeccata, anche avendo il biglietto gli Zii passano spesso e
non dormiamo quasi un cazzo! Arriviamo distrutti, luridi e al limite delle
condizioni della comune decenza a Roma alle 7 di mattina, con la città che va a
lavorare...sehhh, io vado a dormì!! Buona notte!!!
Stefano-Ultrà Lodigiani