Battaglia delle arance 2005
- Il racconto di Stefano -
La Battaglia delle arance degli Ultrà Lodigiani, per quanto mi riguarda, è
iniziata un paio di settimane prima, quando, per motivi personali, sono stato 2
giorni in Umbria affrontando il viaggio in treno e all'insegna del
risparmio. I pochi e fiscalissimi zii che ho incontrato hanno un po esagerato
nei modi, pur purgandomi con una cifra abbastanza inconsistente...tuttavia la
pignoleria degli zii di Trenitalia mi ha dato la spinta per lanciare l'estrema
sfida a Trenitalia e ai suoi controllori, facendomi promettere vendetta per la
trasferta a Firenze dell'Albalonga, il 6 Febbraio, e per la battaglia delle
arance, due giorni dopo.
A Firenze la promessa è mantenuta facilmente, e i 3 Ultrà Lodigiani
passeggiano sia all'andata che al ritorno sui resti degli zii.
Ma si sa, la battaglia contro Trenitalia inizia la sera di Lunedì 7 Febbraio
2005, quando gli Ultrà Lodigiani, dopo un'edizione di assenza, tornano con
furore e con striscione al seguito a Ivrea. La battaglia delle arance di Ivrea
rimanda tutto un insieme di tradizioni cominciate nel 2002 dagli Ultrà
Lodigiani...non solo la battaglia nella bella cittadina piemontese il giorno del
Martedì grasso, ma anche il viaggio che assume il sapore di una sfida...perché,
anche se gli Ultrà Lodigiani partono con una certa cifra per precauzione, il
loro obiettivo è spendere meno possibile sul treno, se possibile anche nulla!
Ciò nonostante, di tutte le persone che sono partite dal 2002, resto
soltanto io. Anche il Vicentino avrebbe dovuto raggiungerci direttamente a Ivrea
ma ha avuto problemi diciamo stradali e non ce l'ha fatta. Siamo quindi in 3 ai
nastri di partenza di questa edizione: io, Nikola e Daniele dei Warriors
Albalonga. Per me è la terza edizione ma sono più fomentato che mai. Sia Nikola
che Daniele sono fomentati, aspettavano da tanto di partire. Ma quello che forse
era il più fomentato, Simone, ci ha dovuto dare buca per un 38/39 di
febbre...già a Firenze eravamo preoccupati per le condizioni di salute di Simone
che purtroppo è peggiorato e non ha potuto fare altro che bestemmiare al
telefono sia a me che a Nikola per il cattivo scherzo che la sorte gli ha fatto.
Simò, sarà per la prossima edizione!
Il luogo della partenza, quest'anno è un inedito assoluto non solo per
Ivrea, ma nella storia del gruppo: si parte, per motivi di comodità di tutti,
dalla stazione Tuscolana, in quanto da veri matti, decidiamo di prendere il
regionale per Grosseto per portarci avanti col "lavoro". L'appuntamento è alle
19 davanti la stazione, io e Nikola siamo puntuali, il problema è Daniele che ha
un leggero ritardo: pensavamo che il treno sarebbe stato alle 19.30 invece era
alle 19.15...allora andiamo incontro a Daniele sulla strada dalla stazione
Tuscolana a Ponte Lungo metro A, e per fortuna lo becchiamo quasi subito. Lo
invitiamo a sbrigarsi, e di nuovo alla stazione Tuscolana facciamo in maniera
velocissima il chilometrico da 50 km che non timbreremo mai, sarà il nostro
lasciapassare per Grosseto, costo 2,5 Euro. Prima di partire, sul binario,
Daniele ha il tempo di fare qualche scritta a pennarello per immortalare sui
muri la nostra partenza.
Ecco il treno! Saliamo e ci accomodiamo in una postazione non propriamente
"antizio", il quale viene avvistato a fine treno, però questo Zio, per fortuna,
non passerà mai! Di fatto, però stiamo tutti con la penna in mano per timbrare i
biglietti a modo nostro, peccato solo che Daniele ha scordato la Replay!
Iniziato il viaggio iniziamo a schiamazzare e ad infastidire il folto vicinato,
anche se nessuno sembra far caso agli Ultrà Lodigiani. Le prime a subire una
nostra purga saranno 4 troiette acchittate che vanno avanti e indietro per il
treno...dopo averle spizzate gli faccio subito la battuta: "State scappando da
Zio, eh?!?"...con le baby mignotte che rispondono che stanno solo cercando
posto...alla fine troveranno dopo Ladispoli 4 posti vicino a noi, e faccio
notare come una di queste (età forse 15 anni) aveva i pantaloni a vita bassa che
hanno mostrato mezzo culo e per giunta SENZA MUTANDE come Nikola conferma,
mentre Daniele, girato, è ignaro di tutto.
La paura di un passaggio di zio mi costringe a studiare spesso e bene la mia
"bibbia", ovvero l'orario nazionale dei treni fs che mi consente, tra le altre
cose, di sapere i chilometri di distanza tra una stazione e l'altra, per
regolarmi col biglietto chilometrico.
Dopo Civitavecchia la svolta, ahimé negativa: il nostro mansuetissimo
Zio lascia il treno e salgono due nuovi Zii, entrambi piuttosto anzianotti e con
una certa panza...purtroppo col treno svuotato passano quasi subito e siamo
costretti a trascrivere subito la timbratura sul biglietto, vale adire
scriviamo che siamo saliti a Civitavecchia, chiaramente con orario e data
giusti! Prima del passaggio dello Zio si assiste ad una scena abbastanza
pietosa, cioè agli Ultrà Lodigiani (nella voce è incluso anche Daniele dell'Albalonga)
che nascondono tutti i soldi nel portafoglio, con lo sguardo stupefatto del
cristiano che ci era rimasto accanto...passa zio e pur con qualche mugugno ci
convalida i fatidici biglietti, chiedendoci però DOVE SCENDIAMO! Io avendo
studiato sulla "bibbia" ho risposto "Capalbio" (e ho pure sforato di 10
km)...Zio ci dice che la stazione ha i binari corti e che dobbiamo
scendere nei vagoni avanti...passando chiaramente in loro direzione...anzi, ci
invitano ad andare SUBITO verso i vagoni avanti e io gli rispondo "con calma,
tra poco andiamo"... ma purtroppo gli Zii rimangono in zona e proprio
prima di Capalbio lo Zio gentilmente ci invita da lontano a seguirlo per
scendere...a quel punto mi tocca scoprire gli altarini e andare verso di lui,
e praticamente gli ho detto la verità, cioé, per modo di dire, gli ho detto che
alla stazione abbiamo fatto la colletta per arrivare a Grosseto e che quello
avevamo raccolto...Zio allora chiama il collega che raggiunge la nostra
postazione e seguono scene abbastanza pietose! Zio vuole venirci incontro e ci
chiede quanti soldi abbiamo, allora io gli tiro i soldi spicci dalla tasca
(messi preventivamente) dicendo che era quanto rimasto dalla colletta, e
segue la conta degli spicci...poco più di 5 Euro, e per farci un biglietto in 3
al costo minimo servono poco più di 7 euro! Mentre io intrattengo lo Zio Nikola
e Daniele vanno veramente a fare la colletta per il treno ma nessuno gli dà
niente (quello accanto a noi era visibilmente schifato), e allora gli spicci li
aggiungono dal loro portafoglio i due miserabili...alla fine, dimostratosi
abbastanza buono, lo Zio ci fa un biglietto Orbetello - Grosseto da circa 7,20
Euro (la maggiorazione in Toscana per i biglietti sul treno è solo di 5 Euro)...
quindi, con poco meno di 5 euro a testa ecco che, alle 21.30, ci ritroviamo a
Grosseto...controlliamo la macchinetta dei biglietti per accorgerci che abbiamo
risparmiato circa 4,5 Euro a testa...si, un buon risparmio ma, a nostro avviso,
non siamo andati abbastanza bene, si può fare di più! Si guardano gli orari per
i treni dopo e si conferma la scelta fatta prima di partire, vale a dire
l'Intercity Notte dell'1.15, con un espresso che ci avrebbe seguiti di 40 minuti
a fermata nel caso che lo ZIO ci avesse fatto scendere.
Ora il problema è un altro: cosa cazzo si fa a Grosseto, in un Lunedì sera
intorno alla stazione, dalle 21.30 all'1.15? Ma si va allo stadio naturalmente,
a fare una "visitina", non senza mangiare prima davanti alla stazione! Dopo
esserci rifocillati e fatto salire la birra ci incamminiamo per lo stadio, circa
un quarto d'ora a piedi; sulla strada, però, decidiamo di fermarci in un bar per
prendere altra birra...al bar, finalmente, c'è caldo (fuori un freddo cane), e
trasmettono il finale di partita di Torino - Bari, posticipo di serie B. Ma, ad
attirare la nostra attenzione, è uno strano tipo, un po ritardato, bassetto,
secco, che passa tutto il tempo alle macchinette, e che spende nel giro di pochi
minuti 30 euro in queste macchinette! Ma oltre che per la sua abitudine di
buttare i soldi in poco tempo, questo personaggio si distingue per il suo
giacchettino anni'80 tutto rosso fuoco con un ascritta abbastanza (molto)
visibile sul retro, "Il grillo"...ed è così che soprannominiamo questo
personaggio! Più butta i soldi alla macchinetta e più lo cominciamo a purgare
alle spalle, Nikola dice spavaldamente che gufa per quelli che mettono tanti
soldi alle macchinette, e il "Grillo" inizia a incazzarsi a modo suo, prendendo
a cazzotti i pulsanti della macchinetta...forse così pensava di farci smettere,
ma ottiene l'effetto contrario, cioé di aumentare la dose di purga...alla fine
vince 3,5 Euro (su 30 accertati buttati) ed esulta come che avesse vinto un
mondiale...ma alla fine a purgarlo saranno pure i suoi amici (che hanno notato
che lo prendevamo per il culo), rinfacciandogli che butta veramente troppi soldi
a ste macchinette! Che personaggio il Grillo ragazzi, Daniele si fomenta subito
e usciti dal bar tappezza di scritte la cittadina toscana con scritte sul famoso
Grillo!
Poi, dopo poco, poco dopo, si arriva allo stadio...è stadio tour, e non
senza qualche esitazione, entriamo per visitare lo stadio toscano...pure al buio
lo spettacolo dello stadio vuoto è abbastanza bello...durante la nostra
permanenza facciamo diverse scritte al settore ospiti di Grosseto e ci prendiamo
liberamente una bottiglietta d'acqua da una cassa che probabilmente sarebbe
stata svuotata all'indomani.
Non so come perdiamo abbastanza tempo allo stadio di Grosseto, e ce ne
torniamo che è mezzanotte passata! Allora si torna alla stazione rifacendo lo
stesso tragitto dell'andata...ci rifermiamo al bar dell'andata, che sta
chiudendo e ha le saracinesche mezze abbassate...noi, armati di pennarello,
purghiamo il Grillo davanti al suo bar, con svariate offese ma anche molta
ironia sulla sua passione per il gioco! Peccato che proprio durante l'ultima
scritta di Daniele esce il proprietario per abbassare la saracinesca, noi di
tutto punto giriamo le spalle e ce ne andiamo celermente! Alla stazione di
Grosseto non c'è nessuno se non qualche pellegrino...purgo pure un tipo che
pareva sudamericano che scatarrava a più non posso dicendo ad alta voce "Ma chi
è sto maiale", per poi accorgermi che gliel'ho detto praticamente in faccia, ma
l'unica cosa che fa il tipo è una timida risatina (che te ridi, t'ho
purgato!)....dopo qualche altro siparietto passa il treno puntuale...è
abbastanza pieno, e trovare uno scompartimento vuoto è missione
impossibile, così alla fine ci mettiamo nello scompartimento con un vecchio
napoletano che russa un po troppo! Inutile dire che purgheremo, anche nel sonno,
il Napoletano, tutti e 3 alla grande, facendogli versi e imitando il suo
bell'accento, ma, incredibile, il vecio continua imperterrito a dormire, anche
se a più riprese calerà il tono della russata! Noi invece parliamo
ininterrottamente di movimento ultrà finché ne abbiamo voglia, poi, prima delle
4 sia Nikola che Daniele mi si addormentano, e rimango sveglio solo io...provo a
dormire ma un po il vecchio russante e un po anche il poco sonno mi fanno
rimanere sveglio...non dormirò mai per tutto il viaggio! Dò la sveglia agli
altri poco prima di Genova, con la Liguria imbiancata dalla neve, anzi, sta
nevicando! Di ZIO nemmeno l'ombra! A Genova dobbiamo scendere ma solo per
cambiare vagone poiché il nostro era diretto a Nizza, mentre noi dovevamo
prendere quelli che andavano verso Torino! Detto fatto, una corsetta per andare
avanti e risaliamo sul treno, dove a dividere il vagone con noi sono una
ragazza e un tipo che sbroccherà subito perché non lo facciamo dormire...cioé
sbrocca si fa per dire, visto che sbuffa ma non dice assolutamente nulla! La
ragazza è più gentile e ci sopporta offrendoci anche una sigaretta! Il viaggio
prosegue vedendo le nostre vecchie foto, alcune miste del movimento più alcune
del CUCS della Roma...ma proprio quando sembrava fatto il più...un'ombra
minacciosa si avvicina verso di noi....è ZIO!!! Quello che notiamo è che si
ferma al primo scompartimento del vagone per un tempo abbastanza lungo, poi
prosegue verso di noi...e , sorpresa, quasi arrivato a noi torna al primo
scompartimento e poi se ne va completamente! Cosa è successo, vi
chiederete...beh, non lo sappiamo, ma avendone passate tante abbiamo una nostra
teoria: quelli del primo scompartimento erano Portoghesi come noi e hanno preso
tempo con zio dicendo che non trovavano il biglietto...ed ecco che zio torna
implacabile per chiedere se hanno trovato sto benedetto biglietto ma alla
risposta negativa zio ha preso i documenti ed è andato a scrivere i verbali nel
suo scompartimento! Inizialmente rimaniamo spiazzati e subiamo un momento di
"impasse", dopo qualche minuto realizzo e faccio sloggiare tutti verso i vagoni
che zio ha già controllato prima del nostro! E' la mossa vincente, che, con un
po di fortuna, ci consente di arrivare a Torino con appena 5 Euro...ora si che è
da Ultrà Lodigiani la spesa! Va detto che, Daniele, quando il treno arriva al
capolinea, prende, con una eccessiva lentezza, un "piccolo" souvenir da
Trenitalia...roba da veri maestri!
Onore a noi e alla nostra intraprendenza, ma il viaggio prosegue! Facciamo
colazione (offre Trenitalia) alla stazione di Torino! Qui, da veri zozzoni (dopo
una foto di Daniele sulla vettura della polizia!), iniziamo la colletta per
raccogliere i soldi per andare a Ivrea, ma la gente di Torino è veramente
tirchia...e poi ci accorgiamo che MARCAMO MALE (questa frase ci accompagnerà
tutto il viaggio)...morale: nemmeno un euro raccolto e si fa il chilometrico
fino a Chivasso che, a mia sorpresa, per una breve tratta, sono ben 2,20 Euro
(ladri!!!), comunque è un risparmio di circa metà prezzo.
Quello che passa sul regionale per Aosta (il nostro chiaramente), quasi
subito, è uno Zio ironico che chiede il biglietto in maniera scoglionatissima,
ma ciò non gli impedisce di chiederci dove scendiamo con quel chilometrico (non
potevamo mentire essendo solo 30 km) e, praticamente, dopo Chivasso, ci
nascondiamo dentro al CESSO, tanto la prima fermata è Ivrea! Prima di chiuderci
al cesso notiamo come persino gli zingari (quelli veri) siano muniti di
biglietto del treno, facendocela pigliare veramente a male...noi siamo VERAMENTE
gli ultimi baluardi di una portoghesità che non c'è più!
Gli zingari ci notano e probabilmente saranno loro a darci le pigne
sulla porta del cesso per impaurirci, ma, il tratto di 20 minuti, forse poco
più, passa senza un ulteriore incontro con Zio e così eccoci qua a Ivrea:
spessa approssimativa: 7 Euro! Come il treno ferma alla stazione usciamo di
corsa dal cesso e scendiamo dal treno... io sfogo la mia esultanza facendo l'aeroplanino
davanti a Zio che subisce!
Per la stazione ci facciamo notare con cori potenti contro trenitalia e gli
zii in particolare, tra lo sbigottimento dei presenti, che ci guardano come
fossimo delinquenti!
Usciti dalla stazione ci facciamo la foto di rito e poi spetta a me,
veterano di Ivrea, far visitare ai due "novizi" la cittadina piemontese! Lungo
il tragitto che ci porta in centro, oltre allo spettacolare bandierone dell'Asso
di Picche, sempre presente, spicca un nuovo mega bandierone della Morte piazzato
sopra il fiume, che cala dal ponte della ferrovia. Pur essendo abituato a questo
spettacolo rimango sorpreso dalla scenografia, pensate anche Nicola e Daniele
come potevano restare di stucco! A Ivrea è ancora presto, non saranno neanche le
10, ed è presto per la gente del posto pensare al carnevale. Sbuchiamo in centro
nella piazza che se non sbaglio occupa il comune, quella dove battagliano gli
aranceri della Morte e i Mercenari...mi dispiace per tutti gli altri, Arduini
compresi, ma la bellezza degli stendardi giganti della Morte è ineguagliabile,
ed è per questo che facciamo le nostre foto principalmente presso i loro drappi.
A proposito di foto, è proprio nella piazza della Morte che una vera MONGOLOIDE
che evidentemente non aveva nulla da fare si presta per farci le foto...inizia
un autentico show nel suo tentativo di usare le nostre macchine fotografiche
digitali (e poi non dite che non siamo moderni!), noi iniziamo a prenderla per
il culo anche ad alta voce ma lei impassibile continua nel suo approccio
fotografico, ma nulla! Nella mia riuscirà a fare ben due filmati ( inseriti
nell'apposita sezione) invece delle foto, e in uno di questi emerge anche un
linguaggio alquanto colorito della signora! Tra le nostre risatine, finalmente
questo personaggio riesce a farci le foto! Finalmente! Possiamo proseguire per
la nostra piazza, piazza Ottinetti, che come vuole la tradizione, è divisa tra
la nostra squadra e quella degli Scacchi nostri rivali. La piazza è ancora vuota
(mai arrivati così presto), però ammetto che rientrare là mi ha trasmesso una
grande emozione, quasi come fosse la prima volta che entrassi! Anche Daniele e
Nicola mi sembrano sorpresi della scenografia della piazza! Gli Arduini
espongono, rispetto all'ultima volta che sono venuto, due nuovi bandieroni: il
primo raffigurante un paesaggio, bello ma, a mia opinione, un po scolorito; il
secondo, bellissimo, con uno scorpione che stritola coi suoi tentacoli i due
rivali storici della della squadra, gli Scacchi e i Diavoli, ed una scritta
gigante "Lo scorpione è NERO" (chi vuol capire capisca). E' ovvio che non
possiamo non farci una foto sotto questo drappo, e per farcela chi ti risbuca
fuori? La ritardata naturalmente, che, non ancora stanca delle offese subite, ci
fa di nuovo le foto! Stavolta, se non altro migliora notevolmente, e siamo anche
più "gentili" con lei (terribili sti Ultrà Lodigiani!)! A questo punto il nostro
itinerario naturale è verso lo stadio, passando prima per una delle 4 piazze
della battaglia. Faccio tirare dritto i ragazzi verso lo stadio dove, quest'anno,
non riusciamo ad entrare...allora iniziamo un giro lunghissimo per arrivare in
un antistadio dove l'Ivrea Calcio si stava allenando...a questo punto capiamo
che l'ingresso è vicino, ed infatti dietro l'antistadio c'è l'ingresso della
dirigenza, dove qualcuno ci nota ma noi giustifichiamo la nostra presenza
dicendo che cerchiamo il famoso GAGLIARDETTO per la collezione! Anche se nessuno
sapeva dove fosse il dirigente responsabile, riusciamo ad infilarci
nell'impianto sportivo e decidiamo di cambiarci nei bagli della Tribuna
Scoperta, possibilmente senza farci notare! E nei bagli, effettivamente, ci
cambiamo! Allora, faccio notare come l'unico vero pezzente di questa edizione
ero IO, col mio solito impermeabile da lavoro verde oliva che ormai uso solo per
la battaglia delle arance...ormai zozzissimo! Novità, stavolta invece dei jeans
indosso una tutaccia blu per comodità mia, e ai piedi delle Kappa scassatissime!
Da aggiungere il berretto arancione da pescatore (berretto da coglione) di
Mirabilandia, unico "souvenir" grattato alla mia ultima visita in quel di
Ravenna!Nicola invece ha una giacca pulitissima della Boreale e dei normali
Jeans di sotto (solo che strappati), mentre Daniele ha dovuto optare per uno
strano cambio...mi sono dimenticato di dire, infatti, che sul treno, non si sa
come, a Daniele gli si sono completamente strappati all'altezza del culo i suoi
jeans, quindi i jeans di riserva che si era portato per battagliare diventano i
jeans buoni, mentre quelli strappati diventano quelli da battaglia..eh già,
Daniele, con felpa Pickwick (lo sappiamo che l'ultras moderno deve vestire bene
anche alla battaglia delle arance), jeans strappati e senza giacchetto! La
morale è che finché non finirà la battaglia Daniele creperà dal freddo! L'altra
morale è che tutti e 3, usciti dai bagni dello stadio, MARCAMO MALE! Io marco
male per il berretto alquanto appariscente, le scarpe da barbone e il mio
impermeabilone "alternativo", Nicola marca male perché è Nicola e Daniele marca
male perché si crepava dal freddo e lui girava con una semplice felpa! A questo
punto visitiamo lo stadio...io pure lo vedo per la prima volta dopo la
ristrutturazione...nel frattempo l'Ivrea è passato ad allenarsi sul campo
principale e TUTTI notano la nostra losca presenza, tutti ci osservano come
fossimo alieni appena giunti da un'altra costellazione...proprio mentre passiamo
davanti ai giocatori che si allenano un preparatore , notando le sciarpe
biancorosse ci fa: "ma siete tifosi del Monza?", come che quelli del Monza
avessero il coraggio di farsi vedere in quelle schifose condizioni...e a quel
punto si inizia a parlare cordialmente di Lodigiani, di Gruppo Cisco (notando
come sia, diciamo, "poco apprezzato" (eufemistico) anche al nord) e di battaglia
delle arance! Da notare che tutta l'Ivrea Calcio ci stava a sentire! Alla fine
chiediamo il famoso gagliardetto che un dirigente gentilissimo ci regala,
scambiando 4 chiacchere con noi sempre sulla Lodigiani e sulla battaglia delle
arance! Io cedo gentilmente il gagliardetto a Nicola (perché già lo avevo,
sennò COL CAZZO che te lo davo!), poi, sempre dagli spalti, ripassiamo davanti
all'Ivrea dove il preparatore atletico ci saluta ed anche un giocatore,
inaspettatamente, fa la stessa cosa, dandoci un "in bocca al lupo" per la
battaglia delle arance! A questo punto, pur essendo da poco passate le 11,
abbiamo fame e decidiamo che è ora di andare a fare la spesa al vicino Sigma! Ma
sulla scalinata che divide lo stadio alla Sigma ci arriva dai palazzi in alto...un'arancia!
Che, non ci prende, ma ci costringe a fare il resto della scalinata in
stile James Bond, dove io controllavo un lato, Daniele l'altro e salivamo
con la massima cautela! Fortunatamente finiamo la scalinata integri, e col
nostro look da "MARCAMO MALE", entriamo dentro all'Oviesse (piano superiore) -
Sigma (inferiore), dove nessuno ci nota con particolare disprezzo, come fosse
una cosa normale avere a che fare con certi tipi! Alla Sigma facciamo una
discreta spesa (tanto offre Trenitalia) che sarà il nostro pranzo. Da notare il
vinaccio preso da 80 centesimi circa che frulleremo più avanti a terra schifati!
Daniele già da prima aveva deciso che aveva troppo freddo al culo (embé, coi
jeans strapati e 5/6 gradi di temperatura...) e all'Oviesse compra un pigiama da
8 euro da mettere sotto ai pantaloni, cosa che farà subito dopo l'acquisto!
A questo punto nella piazza prima del corso pranziamo (Nicola era sull'orlo
dello svenimento), notando quanto fosse schifoso il vino e le crocchette di
patate, dure come ossi di pelle di bufalo per cani e che frulleremo ai piccioni,
che rifiuteranno con disgusto...il pranzo è finito, a questo punto, da una
semplice arancia trovata a terra scaturisce un improvvisato allenamento tra di
noi :iniziamo a raccattare le arance a terra e ci tiriamo addosso le arance,
rincorrendoci per tutta la piazza. Dopo qualche minuto ci ritroviamo senza fiato
per quanto corso ma contenti di aver avuto questo assaggio della battaglia!
Saranno le 12 circa, ed è ora di andare a vedere che aria tira in Piazza
Ottinetti...incontriamo solo un ragazzo e una ragazza più grande...lui è ROSARIO
e sarà il nostro compagno di viaggio per tutta la battaglia delle arance:
Rosario entra subito in sintonia con noi che ricambiamo la simpatia. E' da anni
che Rosario fa la battaglia, io mi ricordo la sua faccia ma lui non si ricorda
di noi della Lodigiani venuti anni prima...ciò nonostante Rosario sarà una guida
per noi: farà di tutto per non farci pagare più di tanto, viene incontro a tutte
le nostre curiosità e ci fa conoscere molti componenti degli Arduini! Nella
prima oretta che passiamo con lui la piazza è semi deserta, e passiamo la
maggior parte del tempo a chiacchierare visto che Rosario è un ultrà del Terror
Machine di Ivrea ( e conosce tra le altre cose anche benissimo il Vicentino,
visto che la tifoseria di cui il Vicentino è il capo, quella del Belluno, è
gemellata con gli Eporediesi!). Poi piano piano arrivano anche i componenti
storici del gruppo, e finalmente diverse persone iniziano a ricordarsi di noi!
Uno di loro ci offre qualcosa al bar degli Arduini là in piazza per riscaldarci
( questo perché gli ha fatto pena Daniele), e nessuno voleva pigliare niente
facendo un po troppo i complimenti, alla fine io opto per un caffé corretto con
la sambuca e il bello è che Daniele e Nicola prenderanno lo stesso (menti
plagiate!). Il gestore del bar è gentilissimo e ci fa posare presso il suo
locale le nostre ingombranti borse col cambio e lo striscione..riusciamo dal bar
col nostro amico Rosario e incontriamo un nostro amico, Alessandro, simpatico
e temuto nello stesso tempo...perchè è il CASSIERE! Cioè è lui a raccogliere le
offerte per chi deve battagliare! Dal primo momento Alessandro deve essersi
scordato di chi sono gli ULTRA'LODIGIANI, visto che ci spara una cifra piuttosto
alta (e che nemmeno avevamo), poi alla fine scende di molto e troviamo il punto
di equilibrio tra domanda e offerta! Voglio fare una precisazione visto che in
questa sede ne ho l'opportunità! Noi SIAMO CONTENTI (anche se col sorriso a
denti stretti, perché, si sa, gli Ultrà Lodigiani sono così) di dare un
contributo alla squadra anche se sappiamo che una regola non scritta della
battaglia non ci obbliga...lo facciamo perché la squadra ha le sue spese (tra
arance, bandiere, bandieroni, vin brulé, materiale e quant'altro), però sempre
tenendo conto del fatto che in genere siamo tutti abbastanza pezzenti (stile
nostro) e del fatto che veniamo per fare un paio d'ore (neanche) di battaglia e
andarcene! Comunque, come ho detto, non ci lamentiamo come la prima volta e
siamo contenti di aver partecipato col nostro contributo ai 40 ANNI DEGLI
ARDUINI (auguri ragazzi!).
Prima della battaglia Rosario battezza Nicola e Daniele con una bella
aranciata sulla capa...e peccato che mancava il PRETE, quello si che ti
battezzava a tradimento e senza delicatezza alcuna, mentre Rosario è anche
troppo buono coi due principianti! Ma nemmeno il tempo di realizzare e passa,
improvvisamente, il primo carro! Ora non so la reazione dei miei compagni di
viaggio, io avendo i capelli lunghi e visto che non me li voglio
insudiciare mi infilo la CUFFIA DA NUOTO e sopra di nuovo il mio bellissimo
berretto di Mirabilandia! Faccio appena in tempo ad infilarmi tutto che è il
momento di andare sotto al carro ! Vecchie e nuove emozioni si intrecciano, da
subito vado sotto e dò del mio meglio! Stavolta i primi carri non mi purgano,
sono indenne! Nicola e Daniele sono fomentatissimi, si vede che l'adrenalina è
salita, a loro piace battagliare e posso andare orgoglioso di averli
trascinati in questa mischia paurosa! Il livello delle arance sale subito e
presto assieme alle arance si mischia la MERDA DEL CAVALLO, quindi, dopo un
certo punto, uno nemmeno sapeva cosa prendeva in mano ( diciamo un COCKTAIL
esplosivo!). La fase di mezzo della battaglia, non so perché, è una fase di
stanca, e mentre Nicola e Daniele battagliano ho una certa moscezza! Durante uno
scambio di arance ravvicinato con un carro vengo preso sull'occhio...stranamente
non mi rimarrà neanche il minimo segno! Daniele e Nicola, quasi
contemporaneamente, vengono presi alle palle, mentre per il resto se la
caveranno egregiamente! Da quel momento però mi sveglio e riprendo a battagliare
con vigore! Alcune aranciate mi fanno rimanere senza cappello e con la sola
cuffia da nuoto (bel buffone), comunque so di averne date anche tante! Arriva il
passaggio del carro ufficiale degli Arduini, e mi viene detto che là si colpisce
più duro che mai! Inseguiremo il carro degli Arduini ben oltre la piazza, nella
foga della battaglia.... io vengo letteralmente bombardato e non riesco per un
po neanche a tirare (ma tutti a me miravano???), ed un'aranciata mi finisce
dritta sul mio naso, senza per fortuna lasciarmi segni (quest'anno ho avuto
veramente culo). Nicola riceve pure i complimenti per come si distingue, ma
Daniele non è da meno. Dopo un po di carri mi metto da parte per fare foto e
filmati ai due valorosi (quest'anno nemmeno una mia foto in battaglia), dopo un
po arriva comunque la pausa col VIN BRULE'...secondo voi a Daniele e Nicola è
piaciuto? Uaaahhhhhh!!!!!!!! Le loro facce schifate mentre si fanno il primo
sorso di vin brulé sono state immortalate ai posteri!
Mi sono scordato, finora, di dire una cosa: che, per la prima volta c'erano
in piazza già da prima della battaglia degli ospiti "d'onore" alquanto
indesiderati... LE GUARDIE! Sparite chissà perché all'inizio della battaglia,
riappaiono con aria sbruffona durante la pausa per gustarsi il loro bel vin
brulé! Peccato che QUALCUNO con dei lanci pure da lontano, ma con delle parabole
molto insidiose, li becchi in pieno facendogli andare di traverso il vin brulé!
E qua la purga ci stava tutta, ecchecazzo, basta co sta repressione, mo pure in
piazza dobbiamo avere certe visioni???
Durante la pausa facciamo diverse foto anche con l'amico Rosario che, alla
fine, avrà la sciarpa Ultrà Lodigiani in segno di riconoscenza!
La battaglia ricomincia ma per noi dura appena 3 carri visto che alle 16
dobbiamo scappare per prendere il treno (anzi, ci avvieremo pure in
ritardo)...quindi ultimi carri fatti con onore, si salutano gli amici conosciuti
e in particolare Rosario (chiaramente un arrivederci all'anno prossimo), e, di
gran carriera, riprese le borse, si procede verso la stazione! Nicola rischia di
ammazzarsi inciampando su una scala resa scivolosa dalle arance, io invece
mantengo non so come l'equilibrio! Lungo la via che porta alla stazione, piena
di gente festante, intoniamo i nostri cori di battaglia (almeno abbiamo dei
posti dove poterli ancora fare), cori a favore di zio ( per poi diventare cori
contro). Imbocchiamo a passo veloce la stazione e senza batter ciglio, sudici di
arancia, sudati, schifosi insomma, entriamo nel pulitissimo treno di Trenitalia
SENZA BIGLIETTO (e che novità, ci direte!)! Treno regionale che parte subito e
Nicola e Daniele vanno ognuno nel suo cesso a cambiarsi , mentre io rimango di
fuori in attesa che uno dei due bagni si liberi per cambiarmi anch'io!
Chiaramente nell'attesa passa subito ZIO, che mi guarda schifato e chiedendomi
il biglietto...io gli rispondo così: "ho appena fatto la battaglia delle arance,
sto ridotto così e ora sinceramente non so manco dov'è il portafoglio coi
biglietti (seh)...ci sono due amici con me che si stanno già cambiando in
bagno...quando siamo puliti verremo da lei personalmente dare il
biglietto, tanto fino a Torino c'è tempo!"...e Zio che risponde "va bene, mi
raccomando non sporcate"...peccato che non dobbiamo arrivare a Torino, ma a
Chivasso, ovvero un bel pezzo prima! Nicola finisce prima di Daniele e posso
cambiarmi finalmente, mentre da dentro al cesso poco dopo sento che pure Daniele
ha finito visto che è fuori a parlare con Nicola!
Finisco di cambiarmi preciso preciso per scendere a Chivasso, dove zio ci
nota appena scesi senza battere ciglio! Anche perché non avrebbe più potuto
farci niente neanche volendo! Ora siamo finalmente puliti ma continuiamo a
MARCARE MALE perché i nostri capelli fanno veramente schifo, sono sudici e nel
migliore dei casi, come il mio, completamente sconvolti tipo befano!
A Chivasso attendiamo l'interregionale proveniente da Torino e diretto a
Milano. Qua deludo i miei compagni di viaggio incalliti portoghesi in quanto
decido che almeno fino a Novara avremmo dovuto fare il biglietto...sono poche
fermate pensavo, e zio dovrebbe passare più o meno subito! Evitiamo di fare il
chilometrico per non dare nell'occhio con zio e facciamo un biglietto con
scritta direttamente la stazione di arrivo ! Purtroppo sono ben 4,3 Euro!
Prendiamo qualcosa da spizzicare alle macchinette e, puntualissimo (come tutti i
treni presi), arriva il treno sul quale saliamo. Le uniche fermate intermedie
del treno, se non mi sbaglio, sono Santhia e Vercelli, comunque fino a Novara
sono più o meno tre quarti d'ora. Ci accomodiamo nell'interregionale abbastanza
pieno e, quasi subito appare ZIO a fine vagone (noi eravamo a metà, subito oltre
la vetrata che divide questo tipo di treni). E' uno Zio dalla faccia un po
stronzetta questo, e tra me e me dico che è meglio che passa subito, così la
pensano anche gli altri! Ma, incredibile, questo zio guarda i biglietti con una
lentezza incredibile e fino a Santhia si è fatto un quarto di vagone, con noi
che lo spizziamo tutto il tempo! Santhia viene superata e lo Zio riprende la sua
marcia verso di noi, ma si ferma inaspettatamente la fila prima di noi, quella
appena oltre la vetrata divisoria...a dare filo da torcere allo zio è una
vecchietta portoghese che fa vedere allo zio un biglietto che sicuramente NON va
bene, ora non sappiamo perché in quanto la vetrata divisoria non ci permetteva
assolutamente di sentire...intanto Vercelli (fermata prima di Novara) si
avvicina, e lo zio continua a discutere con la vecchina che, da quanto vediamo
vagheggia...ma alla fine lo ZIO non ha pietà e fa la multa alla povera nonnina
portoghese! Appena il tempo di finire la multa e arriva Vercelli...zio scende
passando davanti a noi lanciando un'occhiataccia al nostro biglietto che tenevo
in mano (come che sapesse tutto), scende, risale, e non solo non ci controlla,
ma sparisce nel nulla! Qualcuno dirà: "il solito culo degli Ultrà Lodigiani"...e
invece no! Ci siamo fatti uno strano ragionamento che se non avessimo avuto il
biglietto zio sarebbe sicuramente passato anche da noi invece di tornare
indietro, mentre invece, col biglietto fino a Novara è il destino che gioca
contro di noi e sicuramente ce lo avrebbe fatto ripassare dopo Novara! A questo
punto viene ripassata la bibbia e vediamo che a Novara, a distanza di 10 minuti
dal nostro interregionale, ci sarebbe stato un Intercity per Venezia che avrebbe
avuto come prima fermata proprio Milano centrale, arrivando appena 5 minuti dopo
il nostro treno, lasciandoci quindi oltre un'ora per raggiungere Milano Lambrate!
Allora si decide di scendere a Novara dove attendiamo l'Intercity che passa
puntualissimo! Prima di salire spizziamo che c'è un solo zio che per giunta è in
testa al treno, mentre noi siamo in fondo! La matematica ci dà retta e questo
tratto di Intercity fino a Milano scorre con una tranquillità unica, e pur mezzi
abbioccati, abbiamo ancora il coraggio di sparare cazzate! Ma su questo treno
diamo il meglio di noi mentre stiamo davanti alla portiera del treno in attesa
di scendere, e mano a mano che si accodano le persone a noi Nicola mi chiede :
"Ma sto fagiano secondo te quanti biglietti ha fatto per essere sicuro?", e io
che non ricordo se ho risposto 12 o 13, e il giochetto si ripete per ogni
persona che si accoda a noi, chiaramente ad alta voce e senza nessuna reazione
dei purgati, che sapevano benissimo che ci riferivamo a loro!
Eccoci a Milano Centrale! Grazie Trenitalia per questo ennesimo viaggio
portoghese, ma non l'ultimo! Infatti tocca arrivare a Lambrate, e decidiamo di
farlo...in treno naturalmente! Il regionale per Verona che parte dopo una
mezzoretta è quello che fa al caso nostro visto che raggiunge Lambrate in circa
5 minuti! Nell'attesa quindi qualche purga volante, giriamo la stazione e poi di
corsa sul treno dove, chiaramente, in 5 minuti, non vedremo ombra di zio...ciò
che vediamo, semmai, è la gente che ci guarda praticamente schifata!
Ma 5 minuti passano in fretta ed eccoci a Lambrate per il famoso Trenok,
quello da 9 Euro, col treno che deve ancora arrivare e molta gente in attesa!
Facciamo una precisazione: è vero, abbiamo pagato 9 Euro da Milano a Roma,
rinunciando alla linea portoghese, per una volta (una per davvero), in quanto
innanzi tutto 9 Euro per un Eurostar da Milano a Roma è comunque un prezzo
accettabile (non economicissimo ma accettabile), e poi l'opzione alternativa era
il notturno da Torino, con altri incontri con Zio e l'arrivo Mercoledì
mattina...mentre così, almeno, l'arrivo a Roma, senza inseguimenti e ulteriori
affanni, sarebbe stato a mezzanotte e mezzo!
Al binario prima che arriva il treno chiediamo agli Zii (grandi amici e
compagni di viaggio) se c'è qualcuno che ha chiesto un posto libero visto che
avevamo un biglietto in più per la defezione di Simone...purtroppo niente
costringendo in seguito Simone al rimborso!
Arriva il Trenok, un treno diverso da quelli visti finora in tanti anni di
viaggi abusivi e molto colorato, con carrozze tutte uguali, posti di classe
unica e un baretto microscopico a metà vagone.
Noi siamo in prima carrozza, e da subito quello che colpisce noi e gli altri
passeggeri è il gran caldo, asfissiante per dire poco! La partenza vede lo zio
che elenca dal microfono le fermate del treno...e alla fine toppa dicendo che il
treno avrebbe fatto il capolinea solo a Roma Termini...allora lo zio passa
subito e io gli dico spavaldamente che ha toppato e che il treno fermava a Roma
Tiburtina...allora lo zio va al microfono annunciando che il treno ferma SOLO a
Roma Tiburtina, scatenando il panico tra i passeggeri diretti a Bologna e
Firenze! Stavolta saranno gli altri passeggeri a purgare zio che sarà costretto
a ridire al microfono tutte le fermate, tra le nostre risate!
Il treno pullula di zii, almeno 5, ma questo trenok è un treno magico, dove
in poche ore succede tutto e il contrario di tutto! E' come un "sogno
all'incontrario", dove succedono cose mai viste prima! Innanzi tutto abbiamo il
biglietto intero! Poi, per il caldo asfissiante protesteremo (non solo noi, ma
anche gli altri passeggeri), che a me risponderà "l'abbiamo fatto per farvi
spogliare!"...nemmeno detto e tutti e 3 ci mettiamo a petto nudo, tra lo stupore
dei passeggeri, nonché di una ragazza che stava davanti a noi ed è anche
costretta a farci le foto! Ci facciamo fare le foto di rito mentre gli zii fanno
uno strano andarivieni senza notarci più di tanto, tanto che alla fine, ogni
volta che ci passava davanti uno zio dicevo l'ormai celebre frase, nata proprio
a Ivrea 3 anni fa sempre sul treno, " 'NA COSA NORMALE, VE?!?", riferito
chiaramente a noi! Non so quante volte ho ripetuto questa frase, almeno finché
non passa lo Zio, stavolta per controllare i biglietti ( e non per fare le
solite figure di merda)! Io filmo la scena mentre lo zio viene da noi, peccato
che si interromperà poco dopo per mancanza di memoria! Lo zio inizia una lunga
disquisizione dicendo che non siamo igienici, ma noi gli ribattiamo che si crepa
dal caldo (sudavamo, sembrava la sauna), e poi, affermo "Ce l'ha detto lei di
spogliarci", e lui, sarcastico : "ma era riferito solo alle donne", e noi che
continuavamo a purgarlo! Vabbé, alla fine sta benedetta maglia siamo stati
costretti a rimettercela! Intanto, notiamo tra le fila degli zii, un tipo
strano, che ribattezzeremo l'intellettuale (quello prima era il "sarcastico"),
uno zio modello sgarbi, capelli curati, occhiali e parlata colta con l'accento
toscano, ma che nascondeva sotto sotto degli scatti nervosi! E' cascato bene,
sul treno degli Ultrà Lodigiani, anche se il suo momento da incubo deve ancora
venire! Prima di Bologna giochiamo ad un quiz sul movimento ultras, con la tipa
davanti che prima ci presta e poi, senza motivo, ci regalerà la penna (forse
perché era schifata di riusarla dopo che l'avevamo presa noi!)! Finirà con 10
domande a teste, a pari merito 5 risposte esatte io e Daniele (ma le domande per
me erano bastardissime), mentre Nicola segue a 3!
Arriva Bologna, e qua entra di scena un nuovo zio, detto "il
ritardato"...costui, dopo le proteste della carrozza, prima apre un finestrino,
ma è troppo poco...allora gli suggeriamo di aprire anche un finestrino più
avanti e ci risponde che non può "altrimenti il treno scoppia", tra l'ilarità
dei passeggeri, dicendo che già aprirne uno è un rischio perché siamo nella
carrozza del locomotore...chiaramente lo agganciamo subito e gli chiediamo se
trenitalia per rimborsarci del viaggio ci offre da bere... lui dice che con la
sua convenzione poteva offrire da bere a tutti a prezzo stracciato...che
fagiano! Strano che non abbiamo accettato l'invito, forse eravamo davvero troppo
stanchi! Poi, lo zio, per porre rimedio a tutto, ci invita a sentire com'è
la carrozza dalla parte opposta, ed era FREDDA! Allora sia noi che la tipa ci
spostiamo IN MEZZO al vagone in cerca di una temperatura mite! Tutto ciò sarà
fatale a Daniele che esce di scena e si abbiocca fino a Roma!
Un altro zio si accomoda subito dietro di noi, e noi iniziamo uno show (a
dire la verità lo inizio io), con gag e imitazioni del suo collega, lo zio
intellettuale, che nel frattempo si era imboscato chissà dove! Tra le gag e i
nostri commenti lo zio ci lancerà delle occhiatacce che ci faranno sbottare dal
ridere ma, ahilui, lo zio non potrà farci nulla perché siamo in regola col
biglietto! Tramite le nostre gag (bei buffoni) raccontiamo, chiaramente senza
guardarlo in faccia e ammazzandoci dalle risate, tutto il nostro viaggio da Roma
a Ivrea e da Ivrea a Milano, con lo zio che subisce! Arricchiamo il tutto anche
coi particolari del viaggio a Firenze (Rondinella - Albalonga) fatto a due
giorni prima, con riferimento particolare a quello zio coglione dell'Eurostar
che credeva davvero che i nostri biglietti li avesse il "caposcout" qualche
vagone più giù!
Ma questo zio (detto "l'ascoltatore", lo dobbiamo lasciare perché, prima di
arrivare a Firenze, dobbiamo salutare ( e fargli una foto)
all'intellettuale...lo cerchiamo tutto il treno e finalmente lo troviamo...si
accorge subito di noi (già ci aveva notati prima) e dapprima vagheggia, poi
capisce che gli stiamo facendo la foto (senza dire nulla), e si avvicina a 2
agenti della Polfer presenti sul treno che erano già pronti a scendere a
Firenze! Chiaramente Zio non farà la spia anche perché non può dirci nulla! Nel
frattanto la famosa tipa ci offre acqua, insalata e cracker, che divoriamo con
gusto!
Ma il bello deve ancora arrivare! Zio intellettuale scende, e noi lo
seguiamo, purgandolo e facendoci notare, dal vagone! Un passo fa lui sul
binario, uno ne facciamo noi sul vagone! Alla fine zio, accortosi di noi, SCAPPA
A GAMBE LEVATE prima attraversando di fretta i binari e poi prendendo di corsa
il sottopassaggio! Una scena memorabile che rimarrà negli annali del gruppo e
dei viaggi a Ivrea!
A questo punto si torna al nostro posto, dove Daniele è bello che partito,
non ci sono più i numerosi zii che affollavano il treno, e ce n'è solo uno,
l'ultimo, detto "lo squallido", in quanto passa da noi chiedendoci solamente "gia'
visto?", con una moscezza incredibile!
Nicola, fomentato ancora per l'intellettuale, inizia subito il racconto di
questo fantastico viaggio, arrivando fino al "Grillo" (lo continuerà a casa),
poi, mezzora prima dell'arrivo, si addormenta! L'unico a resistere sono io, che
penso a quanto strano è stato questo viaggio e soprattutto a come è stato questo
treno, ovvero lo specchio contrario della realtà che ci circonda, condito da
un'atmosfera tra il fiabesco e l'assurdo! Gli Ultrà Lodigiani hanno il
biglietto, non sono gli zii a purgare gli Ultrà Lodigiani, ma gli Ultrà
Lodigiani a purgare gli zii... non sono gli zii a inseguire gli Ultrà Lodigiani,
ma gli Ultrà Lodigiani a inseguire gli zii! Non sono gli Ultrà Lodigiani quelli
che scappano, ma gli zii! Che viaggio! Certo, sono rimasto l'unico della vecchia
guardia a credere nella battaglia delle arance e a ciò che per il gruppo ha
sempre rappresentato ma, i miei compagni di viaggio, sono stati più che
all'altezza. Daniele, con la sue presenza, conferma inoltre quanto è sentito il
rapporto tra noi e i Warriors Albalonga... chissà che questa nostra amicizia, un
giorno non possa essere suggellata su un campo di calcio....perché in fondo,
anche in questo viaggio, la grande assente è sempre la Lodigiani Calcio! Senza
la nostra squadra non siamo gli stessi, neanche a Ivrea! Siamo una specie di
fantasma, un dejà vu scolorito che si perde nelle curve della memoria...speriamo
di tornare l'anno prossimo a Ivrea... con la nostra LODIGIANI!