Battaglia delle arance 2005
- Il racconto di Nikola -
Dopo tanti mesi di asfissiante attesa
arriva il giorno della partenza,purtroppo solo per alcuni visto che Simone si è
preso 39 di febbre il giorno prima della partenza, Rinny aveva gli stages che
non poteva assolutamente saltare ed infine il Vicentino ha fatto qualche giorno
prima il botto in macchina,quindi alla fine si parte in 3 unità:Stefano,Daniele
ed il sottoscritto. Intanto nelle ore che anticipano la partenza,dopo averlo
sentito più volte, Simone impazzisce dalla rabbia di non poter più partire e
comincia a bestemmiare a raffica. Intanto noi 3 ci diamo appuntamento alle 19:00
alla stazione Tuscolana dove prenderemo il primo treno di una lunga serie.
Noi speravamo che il treno Roma-Grosseto
fosse quello a 2 piani(è gratis!)ma per nostra sfortuna così non è stato, è uno
di quei treni a piano unico, quindi come tattica da attuare si decide di
comprare un chilometrico. Sono le 19:11 ed il treno è puntuale e molto affollato
a tal punto che zio non passa fino a Civitavecchia(ma chi je lo fa fare!), dopo
di che il treno si svuota decisamente e decidiamo di fare il nostro chilometrico
scrivendo a penna data e ora,e infatti quasi subito dopo passa zio che vedendo i
biglietti ci domanda se la nostra fermata è Capalbio, noi rispondiamo di
si(niente n'è che dovemo anna a Grosseto nooo?!)allora ci invita a cambiare
carrozza poichè il treno è più lungo della banchina e la carrozza dove stavamo
noi non si fermava sulla banchina. Ma noi con tranquillità gli rispondiamo che
non c'è fretta(e ce credo!), ma quando mancano pochi chilometri a Capalbio lo
zio con la manina ci invita a raggiungerlo. A questo punto c'era poco anzi
niente da fare e quindi Stefano si alza e con molta disinvoltura va a parlare
con lo zio spiegandogli la situazione, e lo zio che è un caro amico ci fa un
biglietto in 3 fino a Grosseto...prezzo biglietto euro 7.50 quindi 2.50 euro a
testa. A proposito durante il viaggio viene offesa con dei commenti e dei strani
versi una comitiva di zoccole, tra le quali spiccava particolarmente una che
aveva mezzo culo de fori e che tra l'altro non aveva neanche le mutande(manco
male!) .
A Grosseto andiamo al cesso per una
pisciata e per un po di scritte e proprio mentre ne stavo a fa una proprio
tranquilla un macchinista(a spia!)dal treno che stava guidando mi urla: "non fare
le scritte al bagno!". Dopo aver finito di fare le scritte andiamo a mettere
qualcosa sotto i denti e ci incamminiamo verso lo stadio per uno
stadio-tour!!! Ma durante il tragitto scorgiamo un bar aperto e ci fermiamo per
farci una birra. Dentro al bar si incontra uno stranissimo personaggio(ma tutti
a noi?prima le zoccole mo questo!...)che portava una giacca di pelle con sopra
disegnato il volto di un cavallo e la scritta GRILLO, e giocava in un modo
davvero accanito alle slot machine, a tal punte che in pochi minuti aveva
spicciato già 30 EURO(A FAGIANO)e il bello è che non si fermava mai e noi
vedendo che giocava un botto e non vinceva niente (avrà messo minimo 30 euro per
prendere 3,50 euro che affare!!!), abbiamo detto che alla fine avremo messo 50
centesimi, ed io proprio in faccia gli ho urlato (quello spavaldo ve?niente!...n'è
che semo vermi!)s"periamo che non vince", ed il Grillo che aveva sentito tutto ha
cominciato a dare delle stecche alla slot machine. Alla fine il Grillo
è stato purgato da noi con Daniele che si è fatto fare una foto mentre gli
faceva strani gesti, gli amici lo hanno purgato dicendogli che doveva piantarla poichè tutti i giorni e ripeto tutti ci lasciava un patrimonio! Usciti dal bar ci
siamo incamminati verso lo stadio e naturalmente il tragitto è stato segnato da
alcune scritte per il Grillo tipo: "Grillo paga, la macchinetta riscuote!". Ma c'è ne
sono state tante altre che non mi vengono per la mente. Arrivati nei paraggi
dello stadio,e dopo averlo ispezionato con alcuni giri, decidiamo di entrarci
dentro! Dopo aver scavalcato una parete ed esserci poi calati ci troviamo dentro
lo stadio. Come prima cosa ci facciamo un giro nella curva di casa per dare un
occhiata ad eventuali scritte e adesivi. Poi si decide di andare in curva ospiti e nel tragitto troviamo tantissime bottigliette
,noi pensavamo o meglio speravamo che
fosse qualche succo o qualcosa del genere ,ma presa la prima ed ultima bottiglietta
scopriamo con rammarico che era solo acqua. Allora per rifarci(tanto lo avremo
fatto uguale)imbrattiamo con scritte degli Ultrà Lodigiani e dei Warriors
Albalonga i cessi e dopo aver fatto alcune foto alle scritte riscavalchiamo per
trovarci fuori dal campo sportivo. A questo punto ci avviamo verso la stazione e
durante il percorso Stefano trova il biglietto della partita Grosseto-Pistoiese, che
andrà a finire nella sua vasta collezione. Nel frattempo giungiamo davanti al
bar del Grillo,che stava in chiusura, allora Daniele ne approfitta per fare due
scritte anti grillo ma proprio mentre aveva finito la seconda esce il barista e
noi in fretta e furia ce ne andiamo. Chi sa se il barista per non perdere il suo
cliente preferito le abbia cancellate.
Dopo una piccola attesa prendiamo il nostro
treno che passa all' 1:14. Il treno è un intercity e dopo una lunga ricerca per
trovare una buona sistemazione troviamo uno scompartimento con all'interno una
sola persona, e allora da signori quali siamo ci accomodiamo. La persona che stava
dentro è un napoletano e puntualmente per entrare l'abbiamo
purgato, svegliandolo. Ma successivamente c'è stato un battibecco di
purghe, perchè se è vero che io facevo strani versi Stefano col pennarello rosso
gli ha colorato la giacca e Daniele strillando gli diceva di piantare di
russare, lui ci purgava russando come un porco. Le fermate passano molto veloci e
siccome il treno a Genova si divide,una parte va a Nizza e l'altra a Torino
chiediamo al signore dove era diretta questa carrozza una volta staccata, e lui
ci ha risposto che era diretta verso Nizza. Proprio in questo momento io, e penso
anche gli altri, abbiamo pensato che lui scappava da non so che cosa da Napoli ed
era diretto tipo da un parente in Francia. Comunque io dopo Pisa mi abbiocco e
mi risveglio pochi minuti prima di Genova.
Arrivati a Genova scendiamo dal treno
per vedere quali erano le carrozze dirette verso Torino,e ci accorgiamo che
Genova è sommersa di neve. Dopo aver trovato la carrozza giusta ci saliamo e ci
accomodiamo,e per far passare il tempo guardiamo delle vecchie foto portate da
Stefano del Commando Ultrà e degli Ultrà Lodigiani. Il tempo vola e siamo già ad Asti
quando ci accorgiamo che sta passando lo zio a chiedere i biglietti(e chi c'è
l'ha?!)ma per nostra fortuna c'è qualche altro portoghese allo scompartimento
prima del nostro, allora lo zio va in cabina a prendere sicuramente dei moduli
per la multa, allora noi vedendo la situazione ne approfittiamo e andiamo a
sistemarci in una parte del treno già controllata scavalcando lo zio, e dopo
pochi minuti arriviamo a Torino Porta Nuova senza problemi. Ma prima di andare
via Daniele vuole purgare le FS e con l'aiuto delle mie chiavi di casa svita le
viti che reggevano un martellone e se lo inguatta. Facciamo un veloce riepilogo
la tratta Roma-Grosseto ci è costata 5 euro,da Grosseto a Torino 0 euro,quindi
Roma-Torino 5 euro. Nella stazione ci prendiamo un caffè ed un cornetto e poi
invano proviamo a fare la colletta senza successo rimediando neanche un
centesimo! Intanto abbiamo bisogno di andare al bagno ,entriamo nel bagno e a
sorpresa si paga 0,70 centesimi(ma se può pagà per piscià?!?)che noi non
pagheremo mai e ce ne andiamo al bagno del bar(è gratisssss!). Usciamo dal bar e
andiamo a fare un chilometrico fino a Chivasso, costo operazione 2 euro. Saliamo
sul treno e vediamo che c'è un gruppetto di zingari,dentro di noi pensiamo: "manco
male altri portoghesi", ma quando passa zio gli zingari puntualmente stanno col
biglietto in mano. Nel frattempo si arriva a Chivasso e visto che la nostra
fermata è Ivrea ossia la prossima ci andiamo a rifugiare nel cesso! Gli zingari
che hanno visto la scena hanno tentato 2 volte di sfondare la porta (mortacci
loro...oltre ad essere diventati improvvisamente super paganti sono pure
fastidiosi!), senza però riuscirci.
Ecco che finalmente siamo arrivati
ad Ivrea e passiamo davanti allo zio che sapeva eccome che avevamo il chilometrico fino a Chivasso, e spavaldi gli facevamo l'aeroplanino e intonando cori tipo:
"Roma-Ivrea
7 euro"...Usciamo dalla stazione e davanti alla scritta Ivrea è d'obbligo una
foto con lo striscione(e che non te la fai?). Fatta la foto ci incamminiamo
verso la piazza. Durante il tragitto si notano dei bellissimi stendardi ,e
arrivati davanti a quello della Morte, fermiamo una signora e ci facciamo
scattare un' pò di foto assieme allo striscione. Più avanti c'è lo striscione
della squadra con cui battagliamo: gli Scorpioni d'Arduino,e anche sotto questo
stendardo è d' obbligo la foto con lo striscione,e mentre cerchiamo a chi
chiedere di farci la foto passa la signora di prima, e che fai non je la richiedi
la foto? E mentre scattava la foto con la mia macchinetta Stefano l'ha
fotografata con la sua.
Dopo la foto ci avviamo verso lo stadio di Ivrea, nel
tragitto vediamo alcune bancarelle che vendevano degli strani cappelli di color
rosso dove durante la battaglia si mettevano le arance, Stefano chiede il prezzo
e la signora risponde 4 euro, a questo punto Stefano dice "faccio un giro per
vedere quanto costa da altre parti", e la signora mezza avvelenata dice che lei
tiene il prezzo più basso; a questo punto Stefano sbrocca dicendo "e che non posso
controllare io stesso?". Dopo questa piccola discussione ci dirigiamo verso lo
stadio e chiediamo il prezzo anche ad altre bancarelle ed in effetti il prezzo è
maggiore visto che vengono 4,5 euro. Da li lo stadio è molto vicino e vi arriviamo subito
ci facciamo un giro di perlustrazione e dopo entriamo. Chiediamo subito del
magazziniere poichè io volevo un gagliardetto ma ci dicono che momentaneamente
non c'è, allora vedendo dei bagni ne approfittiamo per andarci a cambiare.
Usciamo che siamo dei veri zozzoni ma tra noi tre spicca decisamente Stefano col
suo bell' impermeabilone verde. Andiamo a vedere il campo e notiamo che i
giocatori dell'Ivrea stanno tenendo l'allenamento, mentre attraversiamo gli spalti
ci nota l'allenatore che vedendo le nostre sciarpe bianco-rosse al collo ci
chiede se siamo del Monza, io e Stefano gli rispondiamo che siamo della Lodigiani
e Daniele è dell'Albalonga, che veniamo da Roma e Albano a fare la
battaglia delle arance; a questo punto ne approfitto per chiedere un
gagliardetto. Lui ci indica il presidente, e senza alcun problema me lo da. A
questo punto andiamo a vedere la curva dei tifosi dell'Ivrea, allora
decidiamo di farci una foto con lo striscione. Dopo la foto ci avviamo verso la
piazza e mentre usciamo dallo stadio dalla finestra di una casa ci arriva
un'arancia che però non ci prende, manco male.
Arrivati in piazza Daniele e
Stefano si comprano il cappello (che poi non servirà quasi a niente...solo un
ricordo), io invece preferisco risparmiare 4 euro, e ci dirigiamo verso il
supermercato visto che si era fatta ora di pranzo e avevamo fame. Entriamo e
dopo aver preso pizze, supplì e cioccolatini si va ha scegliere il vino. Giunti
davanti lo scafale e aver paragonato vari prezzi ne troviamo uno da 1 euro e 19
centesimi che sembrava il più conveniente, ma subito dopo ne vediamo uno da 89
centesimi...e che fai non lo prendi(per chi ancora non lo avesse capito ecco un
ottimo esempio di ultrà lodigiani)? Lasciamo la spesa alla cassa e accompagnamo
Daniele a prendersi una tuta per battagliare. Finalmente possiamo accomodarci
al parco e mangiare. Una volta finito apriamo il vinello che lasciatemelo dire lì
valeva tutti gli 89 centesimi...faceva cacare che perfino dei zozzoni come noi
sono riusciti a buttarlo, sembrava acqua colorata. Nel parco troviamo alcune
arance per terra e goliardicamente decidiamo di battagliare.Ad un certo punto ho
tirato un' arancia a Stefano che non si è scansato ma ha fatto un salto strano
ed è stato colpito vicino, molto vicino, alle parti basse...a questo punto Stefano mezzo
infuriato ha cominciato a inseguirmi per il parco, da qui nasce tra di noi una
mini battaglia delle arance (un allenamento per intenderci). Terminati i pochi residui di
arance ci dirigiamo verso la piazza dove si battaglia sul serio.
Arrivati alla
piazza incontriamo Rosario, un ragazzo simpatico degli Scorpioni d'Arduino, e anche
militante dei Terror Machine(per chi non lo sapesse gruppo ultrà dell'Ivrea)e
con lui chiacchieriamo per un bel po'. Rosario, dispiaciuto che facciamo tante
ore di viaggio per poi battagliare solo due ore, ci invita a rimanere a casa sua
il prossimo anno, così potremo battagliare per tutti e tre i giorni, e di questo
lo ringraziamo molto. In seguito ci verrà offerto anche un buon caffè corretto
per scaldarci un po'. Usciti dal bar ci facciamo fare delle foto con Rosario e
intanto incomincia la battaglia. Quest'ultima è un vero e proprio spettacolo e
tutti e tre siamo fomentatissimi. Al primo carro,c ome un matto, Daniele parte
sparato, rischiando di prendersi tante aranciate in faccia ma per sua fortuna non
ne ha presa neanche una. In seguito Stefano chiama una carica da paura e in un
attimo ci ritroviamo tutti e tre sotto il carro a tirare arance. Il tempo
trascorre velocemente e siamo sempre più fomentati e allora decidiamo di dare
dei nomi di alcune nostre tifoserie rivali ai carri. Ad esempio c'erano dei
carri e per me e Stefano quello bianco-nero era dei sorani mentre quello
rosso-blu era degli aquilani, invece Daniele vedendo quello giallo-rosso ha
subito pensato ai frascatani. Più il tempo passa più la piazza si ricopre di arance
a tal punto che è davvero è difficilissimo camminarci sopra poichè si scivola
facilmente, infatti sono scivolato non una ma ben due volte, la prima volta sono
scivolato ad una carica sotto al carro e l'altra mentre facevo la scorta di
arance sono finito sopra le casse, per fortune vuote. Nel frattempo le due ore
stavano finendo, e si fa una piccola pausa per gustare il vin Brulè (che è 'na
mezza cacata)e mentre lo stavamo gustando abbiamo fatto alcune foto con Rosario
e tutti stavamo col bicchiere in mano, e Rosario ha fatto i complimenti a me e
Daniele per come abbiamo battagliato considerando che era la prima volta. Poco
dopo abbiamo notato un gruppetto di guardie che si bevevano il vino e io ho
deciso, da lontano e da un punto coperto, di tirare a 'ste merde un' arancia, e uno
è stato colpito in pieno(manco male),poco dopo mi segue Daniele ed anche lui ne
colpisce una,alla fine decide di lanciarla una anche Stefano che oltre ad averla
mancata è stato pizzicato nel momento del lancio. A questo punto è seguita una
mini fuga dove ci siamo nascosti tra la folla.
Per nostra grande dispiacere le due
ore sono già terminate e dobbiamo avviarci verso la stazione. Andiamo a prendere
le borse che avevamo poggiato al bar e a malincuore salutiamo Rosario ed
Alessandro(un altro ragazzo simpaticissimo degli Scorpioni d'Arduino). A questo
punto tutti zozzi ci dirigiamo verso la stazione di Ivrea lanciando cori
goliardici, e così ricevendo l'attenzione della folla.
Arriviamo alla stazione ed
il treno passa subito, saliamo senza biglietto e andiamo ai bagni per cambiarci.
Stefano rimane fuori dal bagno e subito passa lo zio che gli chiede il biglietto
e Stefano gli dice di aspettare un attimo che si cambiava poichè cosi zozzo
manco sapeva dove aveva messo il portafoglio, e gli ha detto che intanto
scendiamo a Torino e quindi non c'era fretta, invece noi dovevamo scendere a Chivasso per prendere la coincidenza per Milano. Dopo esserci cambiati scendiamo
dal treno, passando proprio davanti allo zio e lo salutiamo ringraziandolo.
Siccome dal treno per Milano proprio non potevamo scendere senno' perdevamo
quello Milano-Roma abbiamo deciso di fare un biglietto fino a Novara(costo
biglietto 4 euro).
Saliamo sul treno e lo zio comincia subito a farsi il giro.
Devo dire che questo zio era un vero e proprio cagnaccio tanto che ogni volta
che il treno si fermava alla stazione e saliva gente ricominciava da capo il
giro. Quando stava per arrivare da noi, e mancava pochissimo a Novara, noi eravamo
contenti poichè almeno ci controllava il biglietto e ce lo toglievamo dalle
palle, ma lo zio proprio prima di noi ha purgato una vecchia senza biglietto e si
sono messi a discutere, a tal punto che siamo arrivati a Novara senza che il
cagnaccio ci avesse controllato il biglietto. Allora si decide di scendere poichè prima o poi il cagnaccio sarebbe passato e a Milano mancavano tre fermate
circa,i nvece a Novara c'era un intercity diretto a Venezia, e come prima fermata
da Novara faceva Milano.
L'intercity passa subito dopo e noi saliamo da
portoghesi e ci accomodiamo anche nello scompartimento. E proprio come avevamo
previsto lo zio non è passato da Novara a Milano. Alla stazione di Milano
abbiamo il treno alle ore 20:17. Il costo del treno Milano-Roma è di 9 euro,un
prezzo accettabile. Prima di salire sul treno ci facciamo fare un foto con lo
striscione davanti il treno, saliamo e ci accomodiamo da signori quali siamo. Ma
dentro fa un caldo pazzesco, e mentre Stefano aspetta lo zio per farglielo
presente lo zio annuncia le fermate che il treno farà, ma al posto di Roma Tiburtina dice Roma Termini. A questo punto Stefano dice:
"mo lo faccio lavorare,"e
quando lo zio passa gli fa presente che ha detto Roma Termini e gli fa notare
anche che la temperatura è troppo alta,; lo zio dice che provvederà ma che lo
fanno apposta per spogliare la gente. Lo zio va al microfono e dice che la
fermata è solo Roma Tiburtina. Allora a questo punto lo assale una marea di gente che
gli chiede se faceva anche Bologna e Firenze, lo zio risponde di si ma nuovamente
ed esattamente per la terza volta va a ridire le fermate. Quando ripassa gli
facciamo di nuovo presente della temperatura eccessiva e lui dice che questa è
la temperatura minima. Allora visto che si moriva dal caldo noi lo prendiamo in
parola e ci mettiamo a petto nudo('na cosa normale ve?)e una foto è d'obbligo.
Intanto lo zio passa a chiedere i biglietti e ci dice anche di rimetterci le
magliette,ma Stefano risponde prontamente dicendo che era stato proprio lui a
dirci che potevamo togliercele. Ad un certo punto notiamo uno zio
fiorentino, davvero stupido, è stato soprannominalo l'intellettuale. In seguito è
stato purgato tanto che tutto il nostro vagone e scoppiato a ridere purgando
anche loro lo zio che prontamente si è dileguato. Sapendo che doveva scendere a
Firenze, io e Stefano abbiamo deciso di andarlo a cercare per un'ultima purghetta,
volevamo chiamare pure Daniele ma stava dormendo e abbiamo preferito non
disturbarlo. Prendiamo le macchinette fotografiche e cominciamo ad attraversare
vagone dopo vagone fino a quando notiamo l'intellettuale. Con le nostre purghe
facevamo rumore a tal punto che una signora ci invita ad abbassare il tono ma
noi rispondiamo che dobbiamo purgare lo zio. Io comincio subito a scattargli una
foto e proprio in quel momento si gira verso l'obbiettivo tanto che la foto
viene da paura. Intanto arriviamo a Firenze e l'intellettuale si dirige verso
l'uscita e noi non smettiamo di offenderlo, appena aperta la portiera come un
pazzo scende di corsa dal treno e correndo con la sua valigetta, tutto impaurito,
si mette ad attraversare i binari, neanche guardando se passava un treno. A
Firenze intanto salgono due zii, lo squallido e il nulla. Lo squallido tutto scoglionato, ci chiede se è stato gia controllato il biglietto, noi rispondiamo
di si, e lui se ne va. Invece il nulla appena salito si è accomodato e si è
messo a leggere un libro. Dopo che ci sobbarchiamo un'altra oretta di viaggio
dove io comincio a scrivere il racconto, finalmente si giunge a Roma.
Devo dire
che questa esperienza è stata veramente da paura,e che sicuramente torneremo
a Ivrea anche il prossimo
anno sperando anche nella presenza di Simone. Ciao Grillo ci vediamo il prossimo
anno...tanto sappiamo dove trovarti!