"Voce in Capitolo" numero 65

 

Dieci persone che parlano fanno piu’ rumore di 10000 che stanno in silenzio (Napoleone)

 


Avanti ribelli! 

Questo due aste portato domenica a Tivoli è stato l'ispiratore del mio articolo, perché oggi come oggi cosa significa essere ribelli? Partiamo dal presupposto che tutti i giovani si definiscono ribelli, salvo poi vederli in giro tutti vestiti firmati e a sbavare dietro la prima che gliela da…ogni giorno è peggio, ma la cosa più grave è che anche nelle cosiddette sottoculture ormai si sta infiltrando la moda, ma per ora voglio tralasciare i soliti discorsi riguardanti i modaiolismi da stadio, e voglio parlare più specificatamente della gioventù “ribelle”. Sono stato sempre dell'idea che prima di essere ribelli con il fisico bisogna essere ribelli con il cervello, cosa molto ma molto più difficile, soprattutto in un mondo che attraverso il processo di globalizzazione vorrebbe omologare le menti, e purtroppo bisogna ammettere che ci sta riuscendo perfettamente, basti pensare a come ragiona un 17enne, desta più attenzione all'esteriorità delle cose, si riempie l'armadio di vestiti alla moda, si compra scarpe da 150 euro, la sua mente è annacquata da Maria De Filippi e dalla Fattoria, non sa ragionare non può effettuare scelte sensate e quindi in discendenza di ciò non si può ribellare. La sua ribellione trova sfogo in 100 bestemmie al giorno e nel fare il bullo con chi se lo può permettere…che cosa vuol dire oggi avere 17 anni in questa società ? Sicuramente avere sempre la pappa pronte e sotto il naso, credere di vivere nel benessere ma non rendersi conto che questa errata credenza fa si che lo sporco gioco di chi ci vuole cosi' vada avanti, vuol dire non avere alla fine un punto d'orientamento nel futuro…personalmente non venendo da un periodo semplice io devo dire solo grazie agli Ultrà Lodigiani perché in molte occasione venire al Flaminio e recarmi in trasferta è stato di grande aiuto morale e se ora mi sto un po' riprendendo lo devo anche al gruppo che inconsciamente a chiunque entri nell'ambiente da molto! La mia voglia di ribellione alla conformità della vita non è stata comunque fermata da niente ed anche nei momenti in cui era sempre buio ho cercato di tirare fuori le unghie e non mollare mai…beh vi starete chiedendo cosa può indurre un 17enne a parlare cosi'… non essendo un esibizionista o meglio un piagnone non ne parlo, anche perché dovrei raccontare varie circostanze, però vi assicuro che ho vissuto cose più grandi di me… ora basta con questo momento di squallido egocentrismo e riprendiamo il filo del discorso. Parlavamo dei finti ribelli, già, quelli che si sballano con canne ed alcool e ti scoppiano a ridere in faccia quando ti vedono con le bandiere della Lodigiani…poveracci! Forse tra 20 anni non sarò nessuno, ma almeno IO potrò dire di aver vissuto una gioventù diversa non costellata di discoteche, strane pasticche e pianti con mamma e papà per aver quell'ultimo modello di scarpe che hanno tutti. Andate a fare in culo voi figli del sistema, andate a fare in culo voi ipocriti bavosi, andate a fare in culo voi figli delle mode…ANDATE A FARE I CULO VOI FALSI RIVOLUZIONARI! Siete la rovina, siete la muffa del futuro, capaci solo di cambiare direzione a seconda del vento, capaci solo di trovare le chiavi delle porte già aperte, capaci solo di parlare, parlare, parlare…volete passare per quelli che si battono contro il sistema e poi tra qualche anno sono pronto a scommettere che voterete il primo politicante infame che avrete sotto il naso (su tutto l'arco costituzionale!). Siete figli della borghesia, e se si nasce quadrati non si può diventare tondi, però sta a noi, ultimi a credere nei sogni, a cercare di martellare i bordi di questi fanfaroni per farli diventare almeno esagonali. Beh credo di essere stato abbastanza chiaro e chi doveva sentire spero abbia capito e chi non vuole sentire continuasse per la sua strada tanto un giorno tutti i nodi verranno al pettine…! Avanti VERI ribelli! Siamo invincibili perché siamo un esercito di sognatori!!!!

Simone - Ultrà Lodigiani


Che cazzata la moda! 

Penso che tra le cose peggiori della nostra epoca un ruolo importante lo rivesti la moda, anzi le mode, sì perché sebbene ormai quasi tutti non se ne rendono conto e le seguono come pecore, ogni moda rappresenta quanto di più stupido, insensato e purtroppo coinvolgente che il mondo moderno ha sfornato già da tanto. La moda dei vestiti, la moda delle attività e dei passatempi, la moda degli atteggiamenti, la moda delle idee… tutto ormai si sta riducendo ad essere dettato dalle mode dirigendo la vita della gente, in particolare la stragrande maggioranza dei giovani, che rimane imprigionata volente o nolente nella trappola della moda. Solo poche persone riescono a capire l'inutilità di questi dettami e si distinguono dalla massa, sono veramente poche e spesso non vengono capite da chi invece segue a ruota libera questi dettami. Penso che tutti s'accorgano delle mode che via via invadono la nostra vita. In primis, la moda circa i vestiti è la più famosa: bisogna avere quell'ultimo paio di scarpe perché “vanno di moda”, voglio quello zainetto “perché ce l'hanno i miei amici”, il giubbottino attillato, i pantaloni “devono essere messi così”, ma chi le dice 'ste cavolate e perché dovrei dargli retta: alla televisione dicono “andrà di moda il rosso” e allora vorrei tanto sapere chi lo decide ( forse per introiti economici? )…non si può indossare ciò che si vuole senza seguire delle regole precise? Meglio non parlare delle marche, dalle quali si viene giudicati se ce l'abbiamo o meno da gente che si crede figa e “a posto” (ah ah!) solo perché si veste “ alla moda”. A proposito che dire della moda dilagante dei telefonini per cui bisogna avere sempre l'ultimo modello e poi sfoggiarlo in giro facendo il grande…oppure la moda delle macchinette, quegli aggeggi per i 14enni fighetti che hanno paura del motorino o che semplicemente credono di essere superiori (e lo sono, per chi vive con queste regole da limitato mentale), scoattandosela in giro e pensando di essere dei perfetti ragazzi alla moda, dei veri esempi da seguire e imitare! Grande conquista! La gioventù vive totalmente immersa nella moda: anche nei comportamenti ipocriti, nel modo di parlare, di mostrarsi alla gente. Quasi tutti si comportano ugualmente perché lo dice la moda, perché purtroppo si fa così e si deve fare così…ma agli occhi miei e di altri spero questa gente è proprio da considerarsi inferiore, stupida, abulica e atipica. Oppure c'è da parlare pure della moda delle attività, la moda per esempio di passare i pomeriggi per strada a fare shopping o le serate per forza in discoteca; insomma una moda generale che spegne il cervello della gente che diventa sempre più beota e intontita. Ma vedo anche in giro una moda che ci riguarda più da vicino, la moda di fare l'ultras a tutti i costi comprandosi gadgets e quant'altro solo perché per il momento va di moda ( ma la moda di essere ultrà della lodi per fortuna non esiste, non siamo una moda noi ). E allora dunque per quale motivo devo seguire queste regole, per quale motivo devo uniformarmi con la massa? Ho delle idee mie, delle preferenze mie, delle convinzioni solo mie e non devo per nulla al mondo cambiarle o sopprimerle per non essere da meno con le regole dettate dalla moda; il bello è proprio distinguersi sempre e comunque dalla massa dei pecoroni, con tranquillità ma convinzione, il bello è andare controcorrente, il bello è fregarsene di quello che pensano gli altri, è seguire sempre ciò che si sente, è essere fuori dal coro! E non sono forse anche gli Ultrà Lodigiani voci fuori dal coro, capaci di distinguersi sempre e di evitare ogni moda ed ipocrisia? Fortunatamente, decisamente sì! Ultrà Lodigiani voci fuori dal coro! CONTRO OGNI MODA 

 

Soviero…come noi 

Dopo una intensa giornata passata fuori Roma, lontano anche da Tivoli, dopo aver visto il risultato che più mi interessava, quello della Lodigiani, guardavo molto passivamente i vari gol della giornata. Ma vedere quelle immagini del portiere Soviero che scatenava un rissone mi ha sbalordito. Ecco brevemente le mie impressioni. Sono molto d'accordo con la reazione del portiere veneto, è stato veramente un grande e ha dimostrato il suo valore, forse pochi lo capiranno, molti lo condanneranno, ma è stato proprio fiero. Sentendo uno in panchina del Messina che gli dice che ormai il Venezia è retrocesso e di sbrigarsi a uscire dal campo, Soviero si è scagliato in preda alla rabbia contro tutto e tutti, senza guardare in faccia a nessuno, in quanto gli è stato toccato un tasto a cui evidentemente lui tiene in modo particolare: l'onore. L'onore della squadra, della società, della città, l'onore personale che ha difeso con grande grinta; non è stata una cosa cattiva, è stata solo tanta rabbia in corpo e tanta voglia di non mollare e di non arrendersi, di chi non pensa che sia già finita. Soviero merita quindi un grosso elogio per il suo coraggio ed il suo onore, ho visto in lui lo spirito gagliardo e granitico che pochi calciatori mercenari oggi hanno: che abbia agito con le cattive questo per me non ha alcuna rilevanza ( e tra parentesi chi lo ha insultato se lo meritava ). Infine ricordo che Soviero con la sua azione prenderà una multa salatissima e si è rovinato quasi totalmente la carriera, un'altra dimostrazione che lui si distingue da un calcio fatto di soldi e giocatori menefreghisti e traditori. Complimenti al suo spirito guerriero e l'invito mio a tutti coloro che amano la Lodi a reagire contro chi ci vuole male e chi ci disprezza, contro il menefreghismo e “l'alzare bandiera bianca” ( aò non mi veniva la parola esatta…).

Entrambi gli articoli della pagina di Pietro-Ultrà Lodigiani '96


Saliscendi


Ndw: questo articolo, per colpa di un mio "errore tecnico" è stato pubblicato in maniera sfalsata e non integrale, e pertanto verrà riproposto tutto alla prossima fanzine in versione INTEGRALE, in quanto ne vale comunque la pena. La pubblicazione che vedete di sotto è messa fin dove non vi sono stati errori-

A tutti i nostalgici 

Roma 7 Aprile ore 10 (più o meno), mi sono appena svegliato dal letto e sto ancora in stato febbricitante, un lieve dolore alle ossa e un mal di gola di quelli clamorosi, non riesco neanche a fare colazione e sinceramente stare tutto il giorno a vagabondare per casa non è proprio il massimo, allora accendo il PC (che non è il partito comunista italiano ma il COMPUTER!) le opzione sono due farmi un bel campionato a championship manager o navigare nel fantastico mondo di internet alla fine opto per la seconda…do un occhiata a qualche donnina nuda, scarico qualche mp3, apro un sito, ne chiudo un altro ,quando vedo sul muro di kidsareunited.it (che tra l'altro consiglio a tutti di andare a visitare perché oltre a essere ben fatto è di un mio caro amico!) uno scritto anonimo che suscita in me ricordi,risate,e perché no un lieve romanticismo che mi fa capire che i tempi che furono non torneranno più… ahimè… non mi dilungo perchè ogni altra parola potrebbe essere superflua e il momento che a parlare siano L'EMOZIONI… BUONA LETTURA!

 

* Noi che...finivamo in fretta i compiti per andare a giocare a pallone sotto casa; 

* noi che...costretti alla regola di "portieri volanti" o " chi si trova para", 

* noi che..."portieri volanti" e..."segnare da oltre centrocampo vale?" - Vale...vale tutto! 

* noi che...quando si facevano le squadre, se venivamo scelti per primi ci sentivamo davvero i più bravi, i più importanti; 

* noi che...l'ultimo che veniva scelto era sicuramente destinato ad andare in porta; 

* noi che...avevamo sempre un soprannome passibilmente infamante ma nessuno si offendeva; 

* noi che...chi arriva prima a dieci ha vinto; 

* noi che...mentre facevamo finta di non sentire il richiamo della mamma quando incombevano le tenebre, c'era sempre qualcuno che diceva : "chi segna l'ultimo vince" incurante del punteggio che magari era in quel momento 32 a 1, 

* noi che...abbiamo vissuto con terrore l'epoca delle "Espadrillas" con le quali ai piedi non si poteva giocare a pallone; 

* noi che...se avevamo ai piedi le Adidas Tampico ci sentivamo piu' forti di Pelè; 

* noi che...invece avevamo ai piedi le Tepa Sport, 

* noi che...il pallone di cuoio sapevano come era fatto perché lo vedevamo in Tv esclusivamente ad esagoni bianchi e neri; 

* noi che...capivano il senso della seconda maglia quando in Tv bianco e nero mandavano le immagini del derby Milan-Inter 

* noi che...o il SUPER TELE (in mancanza d'altro) o l'ELITE (lo standard) o il TANGO DIRCEU se andava di lusso o nei giorni di festa 

* noi che... non potevamo sederci sul pallone altrimenti diventava ovale; 

* noi che...il proprietario del pallone giocava sempre anche se era una schiappa e non andava nemmeno in porta; 

* noi che...anche senza la traversa non avevamo bisogno della moviola per capire se era goal. "Goal o rigore" metteva sempre tutti d'accordo; 

* noi che...al terzo corner è rigore; 

* noi che..."rigore seguito da goal è goal" ; 

* noi che..."siete dispari posso giocare?" - "Eh non lo so, il pallone non è mio (nel caso in cui il pretendente fosse uno scarso)!"; 

* noi che..."mi fate entrare?" - "Si basta che ne trovi un altro sennò siamo dispari"; 

* noi che...riconoscevamo i calciatori anche se sulla maglietta non c'era scritto il nome; 

* noi che..."Una vita da mediano" (Oriali-Ligabue) era già una filosofia di vita;

* noi che...la Stock di Trieste è lieta di presentarvi...papapà...papapà ...papapapaaaaaa...paparapà ;

* noi che...Ciotti :..."scusa Ameri,scusa Ameri....clamoroso al Cibali" (che nella nostra fantasia era piu' famoso di Catania);

* noi che..."tutta la squadra dell' Internazionale retrocede a protezione dei 16 m" (sempre Ciotti);

* noi che...il n° 1 era il portiere, il n°2 ed il n°3 i terzini destro e sinistro, il n° 4 il mediano di spinta, il n° 5 lo stopper, il n° 6 il libero, il n° 7 l' ala destra, il n° 8 una mezzala , il n° 9 il centravanti, il n° 11 l'altra punta possibilmente mancina, il n° 10 la mezzala con la fascia di capitano perchè era inevitabilmente il piu' bravo; 

* noi che...perché un giocatore entrasse in nazionale doveva fare una trafila di 2/3 anni ad alto livello; 

* noi che...gli stranieri al massimo 2 per squadra e li conoscevamo tutti; 

* noi che...dormivamo con le figurine Panini sotto il cuscino ; 

* noi che...quando aprivamo le bustine intonse pregavamo per non trovare triplone o quadriplone PILONI ; il 2° mitico portiere della Juve che non aveva mai giocato una partita per colpa di ZOFF; 

* noi che...avevamo in simpatia Van de Korput per il nome e Bruscolotti perché sembrava più vecchio di nostro padre 

* noi che...il calcio in Tv lo guardavamo solo la Domenica ed il Mercoledì; 

* noi che...il sabato mattina eravamo terribilmente stanchi perché la sera prima avevamo visto Cesare Cadeo dopo Premiatissima; 

* noi che...la Domenica alle 19,30 vedevamo un tempo di una partita di calcio; 

* noi che...vivevamo in attesa di 90° minuto e ci sentivamo protetti dalle figure paterne di Paolo Valenti, Necco da Napoli, Bubba da Genova, Giannini daFirenze, Vasino da Milano, Castellotti da Torino, Pasini da Bologna, Tonino Carino da Ascoli, Stroppa "riporto" da Bari o Lecce

 

(continuerà al prossimo numero)

Alessandro - Ultrà Lodigiani


Anni’90 ... quanta nostalgia 

Uscendo fuori dai binari dei miei consueti articoli, stavolta vi parlerò di qualcosa che mi sta molto a cuore che non è la Lodigiani, ma una parte del mio essere che mi ha accompagnato per la parte più bella della mia vita, ovvero i tanto disprezzati anni’90. Anni ‘90 che hanno, da una parte, segnato momenti durissimi per il nostro amato movimento (in particolare coi fatti di Brescia - Roma e con l’accoltellamento del giovane ultrà genoano Vincenzo Claudio Spagnolo prima di Genoa - Milan 94/5), dall’altra invece, hanno formato la generazione di chi oggi è responsabile di questo gruppo. Anni ‘90 da una parte senza grandi avvenimenti, e che saranno ricordati in Italia per il passaggio dalla prima alla seconda repubblica e nel mondo per la guerra del Golfo e le guerre civili nella ex Jugoslavia. Ma, come succede nei film, ogni periodo è accompagnato dalla musica di quegli anni, che sia dal lato commerciale che non ci hanno offerto delle canzoni stupende. Ora io mi soffermerò solo sulla musica da discoteca anni’90, in quanto la reputo la miglior musica da discoteca mai sentita, capace di unire ritmo, voglia di accendersi, melodia e innovazione. Lo spunto di questo articolo nasce con la pezza che mi sale ogni volta che metto piede in discoteca e vengono messe in pista canzoni alquanto ridicole dell’ultimo rapper alla moda o di Jennifer Lopez o comunque roba mega commerciale che più che canzoni da discoteca vere e proprie sono semplicemente dei successi commerciali che vengono riproposti in pista da dj alquanto poco originali. E cosa dire dell’invasione e della conseguente moda della musica latina nelle discoteche? Ormai non c’è più una discoteca, ma che dico, un locale, che non debba per forza mettere in pista le stesse orride canzoni quali Candela, Obsesion o il movimento sexy (.....); vorrei ricordare che il Latino, che piaccia o no nelle sue varie ramificazioni (Salsa, Merengue, Mambo, Samba ecc) è sempre stato un genere per pochi amatori che in genere veniva ballato in appositi locali chiamati balere, mentre oggi, dove tutto ciò che è commerciale deve per forza diventare ballabile, ti ritrovi in un locale a “gustarti” la musica che ti danno degli improponibili “dj” cubani con tanto di bandana in testa. Comunque, a parte questa (non) breve critica alla musica messa nelle sale da ballo al giorno d’oggi, torno agli anni’90, quando la musica dance era ancora un genere separato dal resto della musica, e aveva dei ritmi potenti, musica da mettere a cannone o nelle discoteche o semplicemente nello stereo della tua cameretta, musica capace di farti muovere al tempo stesso ma anche di portarti in un’altra dimensione. Di certo, anche nella musica da discoteca anni’90, esisteva un genere commerciale che si distingueva dai generi alternativi che si sono diffusi nel corso del decennio, e i nomi più popolari in Italia coincidevano coi DJ di Radio Dj, ovvero ai vari Molella, Fargetta, Prezioso: di Molella, per esempio, come non ricordare Change, ma anche Confusion, semplici melodie basate su pochi accordi elettronici ma molto ballabili, pur non essendo il meglio del meglio. Più elaborate e varie come ritmo le hit di Fargetta, la mia preferita è Music, che secondo me è stata la precursore della dance italiana anni’90, di sicuro impatto è anche la canzone “Your Love”, anche se secondo me il “maestro” tra i 3 è Prezioso (che negli anni’90 ha iniziato la famosa serie di Compilation dance “Disco Prezioso”), che è l’unico dei 3 che ancora oggi propone musica fatta sul genere anni ‘90 (ultima di queste il remix di “Voglio vederti danzare” di Franco Battiato. Inutile dire che le canzoni più gettonate venivano tutte da oltre il confine italiano; un gruppo veramente “cult” della dance anni ’90 è Cappella, che ha inciso successi a non finire per tutta una buona parte degli anni‘90: cito , tra le tante “Move it up”, “tell me the way”, “turn it up and down”, “move on baby”. Chi ha masticato quella musica non può aver dimenticato due nomi praticamente inscindibili tra di loro, anche per la somiglianza dei nomi dei gruppi: Usura e Datura; dei primi ricordo volentieri “Open your mind” e “Tear it up”, dei secondi “Eternity” , “fade to grey”, “Yerba del Diablo”, mentre insieme i due gruppi hanno fatto un singolo, “Infinity” che per gli amanti del genere è da ascoltare assolutamente! Per lo più, però, la vera musica da discoteca è stata fatta da sigle che hanno fatto da una a tre canzoni al massimo e che poi sono finite nel dimenticatoio; qualcuno ricorda chi sono per esempio i dj Monti & Pilato? Credo che in pochi rispondano a botta secca che sono quelli che hanno fatto il celeberrimo “Gam Gam”. Anche se leggermente più noto, per molti è sconosciuto Robert Miles, italianissimo nonostante il nome, che è colui che ha partorito dal suo genio “Children”, anche se, di suo, apprezzo anche la meno famosa “Fable”. Ora vi metterò ulteriormente in difficoltà con dei nomi che sicuramente non vi ricorderete (o che ve li ricordate sarà per sbaglio), ma che hanno fatto i più grandi successi degli stupendi anni’90; inizio questo lungo elenco nella speranza (remota e inutile) che decidiate di scaricarvele (viva gli MP3 scaricati da internet, boicotta il mercato musicale): comincio: Haddaway con “What is love”, Da Blitz con “Let me be”, Outhere Brothers con “Pass the toilet paper” e “La la la Hey hey”, Ice- Mc con “It’s a rainy day”e “Think about the way”, gli Scooter con “Hyper Hyper” (considerata a suo tempo da fascistone e dal fascino tremendamente coatto) e con “Move your ass”, Caballero con “Hymn”,, 20 Fingers con “Short dick man”(quella del pisello piccolo per intenderci), Wighfield con “Saturday Night”; guardate chi vi tiro fuori: Ace of Base, “All that she wants”, ma anche “Move Your Body” di Anticappella, Ava & Stone “Bye Bye Baby”; la bellissima “The Sunshine after the rain” di New Atlantic, sempre i citati Da Blitz con “Stay with me”, oppure la celebre “Pupunanny” degli Africa Bambaata. Oppure posso citare due tormentoni estivi come “The summer is magic” di Playahitty o Corona con “The rythm of the night” o “Baby baby”, ma anche il latino da discoteca era da ascoltare, per esempio la misconosciuta G.E.M. che ha composto “Yo te siento asì”, diventata un coro da stadio che tutt’oggi cantiamo. Discorrendo ho dimenticato uno dei top del coattismo, ovvero i Mo- do con la loro “Ein Zweis Polizei”. Ma anche altri nomi non possono non essere citati visto che sto includendo un po tutti quanti : per esempio La Bouche (cantante morta da poco in un incidente aereo) con “Be my lover” o con la più famosa “Sweet dreams”, oppure Netzwerk con “Memories” e, la più famosa, “Passion”. Un autentico mito il balbuziente John Scatman, anzi meglio dire Scatman John, le cui due canzoni più famose hanno come titolo il suo nome e il suo cognome, senza scordarci di “Scatman’s World”. Ma anche le canzoni più famose erano remixate in maniera perfetta, ne cito 3 su tutte: il remix da discoteca di “Zombie” dei Cranberries, quello di “Go West” dei Pet Shop Boys ed infine quello di “What’s going on” delle Four non Blondes (che hanno fatto solo quella). Inoltre, come è possibile non citare un maestro italiano della discoteca rifatta, lo zozzone per eccellenza, ovvero Leone di Lernia, capace di rifare a modo suo in maniera veramente divertente tutti i successi da discoteca del momento (e il bello è che poi in pista le mettevano pure!). Impossibile inoltre ignorare i successi di Fiorello, che per lo più erano canzoni copiate e trasformate con un leggero ritmo da discoteca, eppure mi ricordo che si ballavano eccome, si riusciva a far ballare persino “San Martino” (”La nebbia agli irti colli...), ma anche “Il cielo” di Renato Zero o “Ricordati di me” e “Puoi”, riprese da successi stranieri. Inoltre è proprio in quegli anni che nascono generi paralleli un po più alternativi, ma di fatto andavano anch’essi di moda. Ne cito due: il genere dei “fasci” che era il Virus, e quello un po più da “zecca” che era la Underground. La prima, musica fatta propria da chi si riteneva da destra, era un nuovo tipo di musica, molto elettronica, con suoni semplici, accordi semplicissimi, a volte anche troppo essenziale, ma che aveva il suo fascino. Iniziatore di questa musica, e autentico mito a suo tempo, Freddy K.La seconda invece, la Underground, nata oltremanica, sicuramente più melodica e che ha, secondo la mia opinione, come primi diffusori a livello commerciale, gli italiani “Tipical” con “The colour inside”, vero successo degli anni’90, che secondo me non ha lanciato, ma ha veramente diffuso un genere. Proprio verso la fine gli anni’90 sembrano ridare il meglio di se: nascono gli Eiffel 65 con un successo planetario, “Blue”, inizia il successo di Gigi D’Agostino, le canzoni di Cher remixate riempiono alla grande le piste, tornano gli Outhere Brothers con “Boom Boom Boom”, Prezioso riempipista con “Tell me why”, Mimmo Amerelli, “Alla consolle”, ed infine un certo Piotta, che tutti, ma dico tutti, ballavano col “Supercafone”, la cui versione non commerciale girava già da anni, ma questo in pochi lo sanno. Ultimi vagiti degli anni’90, che termineranno ben presto il loro ciclo vincente. La musica da discoteca di oggi, di fatto, non è musica da discoteca, e sono solo coloro che hanno tratto spunto dal genere degli anni’90 che continuano a fare musica da ballare: Eiffel 65, i migliori, Prezioso, un grande e pochi, pochissimi altri. Voglio ricordare gli anni’90 in discoteca così, con l’immagine di un boro stra antico che ballava con la sciarpa del Borussia Dortmund alzata al ritmo di Children e con quelle luci che ti sballavano per davvero. Altro che cocco o trip!

Stefano - Ultrà Lodigiani


Tifosi ospiti: i Cavesi

Tifoseria che vediamo per la prima volta al Flaminio, è tra le più blasonate e più toste non solo del girone, ma dell’intero movimento ultrà italiano. Basti pensare che le tensioni precedenti al derby di quest’anno tra Nocerina e Cavese hanno portato il prefetto alla vergognosa decisone di far giocare a porte chiuse sia il derby di andata che quello di ritorno. Tifoseria che ha vissuto anche gli anni della B, si è spesso scontrata con tifoserie che tutt’oggi sono tra le più importanti dell’ intero movimento, e proprio le loro imprese negli anni’80 gli hanno fatto guadagnare una discreta fama nel mondo ultrà che tuttora hanno. Fama che peraltro meritano, visto che sono tra le pochissime tifoserie che sanno unire la voglia di scontrarsi con un tifo veramente incessante. Sentire loro, in genere , è uno spettacolo, cantano dal primo all’ultimo minuto in casa e fuori, dove sono sempre numerosissimi anche quando la squadra va male. I gruppi principali sono gli Acid Boys, gli Ultrà Cava, Noi di Cava (con una attiva sezione femminile), Viking , Mods e Avanguardia, anche se, ultimamente, c’è la tendenza ad appendere più striscioni di mentalità che i drappi dei singoli gruppi. I loro eterni rivali sono i Nocerini, il cui derby è il più pericoloso d’Italia, ma in Campania sono anche rivali naturali di Salerno, Juve Stabia, Casertana, Giugliano, Savoia, Battipagliese, Turris, e, fuori regione, vecchissima rivalità con i Campobassesi, oltre a quella, sentita, coi Catanesi. Amici dei Cavesi sono i Messinesi, i Leccesi e, gemellaggio più recente, i Crotonesi.


Trasferte flash 

10/04/2004 Andria: una decina di Ultrà Lodigiani presenti nella vigilia di Pasqua, il cui tifo è buono, solo in parte, nel rpimo tempo. Continua la curva Andriese, che spinge la squadra fino alla vittoria. 18/04/2004 Tivoli: trasferta effettuata da una trentina di ultrà (come sottolinea un simpatico striscione dei Tivolesi) e poco più di un’altra ventina di normali tifosi. Il nostro tifo è buono per tutta la partita. Poco continuo il tifo dei Tivolesi, nonostante il fattore campo.


Comunicazioni


-Ultimo sforzo in trasferta prima dei probabilissimi play out (altrimenti più semplicemente ultima trasferta del campionato) in quel di Giugliano, trasferta vicina in provincia di Caserta. Contattare i responsabili del gruppo per potervi partecipare.
-L’ultima partita di campionato sarà in casa con la Palmese tra due settimane, e sarà probabilmente anche una partita per noi decisiva, chiediamo una partecipazione più attiva da parte di tutto il gruppo.
- Con decisione presa quasi all’unanimità, il gruppo parteciperà anche quest’anno al Memorial Spagnolo a Roma, con date ancora da comunicare. In squadra sarà ammesso ogni membro del gruppo che vorrà farne parte. Chiariamo, come sempre da due anni a questa parte, che la nostra partecipazione non ha nessun valore politico e non è nessun modo di schierarsi, e, partecipiamo in quanto riteniamo che giocare in tale torneo, non vada in alcun modo contro il nostro fondamentale principio di apoliticità.


Voce in Capitolo, fanzine non sponsorizzata e non a scopo di lucro e fotocopiata in proprio.


Voce in Capitolo numero 65
Chiusa il 21/04/2004 alle ore 23:48