"Voce in Capitolo"numero 54

 

Dieci persone che parlano fanno piu’ rumore di 10000 che stanno in silenzio (Napoleone)

 


Iniezione di fiducia


Finalmente una boccata d’ossigeno, sia per il nostro gruppo, sia per la squadra e, sembra, anche da un punto di vista dirigenziale. Ma andiamo con ordine.
Oggi è una di quelle giornate da considerarsi storiche, vale a dire che finalmente è stata fatta un’iniziativa vera e propria per riportare la gente al Flaminio al solo fine di sostenere la Lodigiani. Erano 10 anni che non si vedevano iniziative di questo tipo, più o meno dalla stagione 92/3, e, col passare degli anni la dirigenza, anzi, le dirigenze che si sono alternate, hanno mostrato sempre meno interesse nei confronti del discorso pubblico, lasciando solo il nostro gruppo a combattere su questo fronte, ma ciò nonostante ad un massimo sforzo da parte nostra è corrisposto un minimo risultato. Inoltre lo sforzo odierno di far entrare tutti gratis (l’iniziativa si ripeterà nel corso dell’anno) ci fa capire che questa dirigenza sembra veramente interessata alle sorti della Lodigiani Calcio. Con questo non voglio tessere le lodi di questo o di quel dirigente, ma permettetemi di esprimere il mio entusiasmo di fronte ad un fatto insolito come questo, ovvero una dirigenza che finalmente inizia a sbattersi per riempire lo Stadio Flaminio. Speriamo ora in una pronta risposta del pubblico romano ed in particolare dei giovani romani. E’ ovvio che un maggiore pubblico giovane può, in teoria, rafforzare le esigue fila del nostro gruppo. E a tutti coloro che si aggiungeranno oggi, se ce ne saranno, diamo l’invito a ritirare le nuove tessere del nostro gruppo che sono completamente gratuite, e con una piccola quota mensile si potrà venire sempre gratis nel nostro settore a sgolarsi per la Lodigiani.
Riguardo prettamente al gruppo non possiamo non essere soddisfatti per la presenza di 15 Ultrà della Lodigiani in terra di Puglia, in quel di Rutigliano, anche se, con occhio molto critico (come sempre) ho da ridire su quel tipico atteggiamento che da un po di tempo a questa parte sembra essere diventato consuetudine...ovvero tifare soltanto a fasi alterne...bisogna evitare che ciò si ripeta...tante volte abbiamo criticato le tifoserie che smettono di cantare sullo svantaggio e poi noi facciamo la stessa cosa. Chiunque viene in trasferta deve togliersi la malsana mentalità della gita domenicale fuori porta e deve fissarsi che oltre a venirsi a vedere la partita bisogna cantare! Sul discorso delle responsabilità che ognuno si è preso, anche qua , si è soddisfatti a metà e, senza scendere troppo nel particolare, va detto che solo alcuni si sono presi le responsabilità che gli competono, in particolare la principale carenza è nella realizzazione degli articoli di questa fanzine, ma non solo. Comunque per essere in fase di rodaggio non stiamo per nulla andando male, speriamo che nessuno storcerà il naso per la novità della quota mensile (che è comunque minima).
Infine concludo parlando un po della squadra, che spesso nei nostri articoli viene (giustamente) trascurata per dare la precedenza alle tematiche concernenti il gruppo ed il movimento ultrà...la vittoria di Rutigliano ci ha sicuramente dato una boccata d’ossigeno non indifferente e la classifica finalmente inizia ad essere tranquilla, ma la classifica ci mostra apertamente che le squadre sono tutte là, quindi basterebbe una sola gara no per farci riprecipitare nella zona a rischio. Unica eccezione sembra, per ora, riguardare il Tivoli, che dopo l’incredibile salvezza dello scorso anno sembra destinato a ripetere un campionato versione Puteolana, anche se è un po presto per dirlo. Riguardo ai settori singoli della squadra riconosciamo al nostro portierone (nel vero senso della parola) di dare sicurezza al reparto intero, anche se è proprio la difesa il reparto che ci appare ancora più insicuro...di fronte, tutto sommato, ad un numero non eccessivo di gol subiti, ci sono troppi errori e troppe incertezza degne di un campionato di Promozione laziale. Il centrocampo sembra il reparto più collaudato, poche le sbavature e soprattutto da annoverare la presenza di giocatori arcigni che lottano pala su palla. Infine l’attacco, il cui giudizio ancora non può essere espresso in quanto troppe sono state le azioni fortuite che ci hanno avvantaggiato in più partite (che la fortuna giri finalmente dalla nostra?), noi più che deviazioni fortuite e gol fatti un po per culo, preferiamo vedere i nostri giocatori che bucano la rete!
Ultima annotazione: la prossima settimana si va a Frosinone, in una trasferta alla quale speriamo che tutti prendano parte, la trasferta è vicina e potrebbe comportare costi nulli se si sceglie il COTRAL o costi comunque minimi se si opterà per la macchina, quindi siete tutti pregati di partecipare. La Domenica dopo la serie C osserverà un turno di riposo, e dopo avremo di nuovo una trasferta nella vicina Isernia...speriamo di essere numerosi in entrambe le occasioni, la Lodigiani ha bisogno di noi!

Stefano - Ultrà Lodigiani


Ultrà Lodigiani…un ambiente diverso!


Ma ve lo siete mai chiesto, che cazzo la seguite a fare la Lodigiani? No non è uno scherzo, sto facendo un discorso serio, nonostante la premessa. Per caso avete mai visto (tranne più anziani) una promozione della Lodigiani? No, anzi io ne ho visto due di seguito (per la seconda, poi c’è stata la mano di Dio)…di retrocessioni! Non so, questa squadra, la sua dirigenza, i giocatori, vi hanno mai dato qualche soddisfazione? Qualcuno vi ha mai ringraziato per quello che fate, per questi colori? La risposta, è negativa, e non provate a dire il contrario. Oppure siete masochisti, e vi piace cantare in 30 in casa, e tornare sgolati e frastornati dopo una sconfitta (Lodigiani-Olbia) ? E non dite, che non vi siete mai posti il problema, credo che tutti, partendo da Stefano e Cerveteri che sono i più attivi, fino ad arrivare ai nuovi del gruppo, si siano fatti questa domanda, e abbiano provato a darsi una risposta, il più possibile semplice. Io me la sono fatta, questa domanda e mi sono pure risposto: me ne frego della squadra e dei suoi magri risultati, mi interessa solo una cosa, il gruppo e la gente che lo compone. Ma dai, ma in quale altro posto si possono trovare persone talmente diverse, e stravaganti; e meno male che siamo pochi! Siamo gente stranissima, con mille passioni, e non ci saremmo mai trovati nella vita, se non in questo gruppo così sconclusionato! E diamoci una guardata intorno, quando stiamo insieme: parliamo di Cerveteri , il nostro principe, uno che chiunque l’abbia visto la prima volta ha provato timore, ma poi si è accorto di avere davanti…il Cerveteri (e non aggiungo altro!). E chi si scorderà mai il Cerveteri, quando tu ti spacchi per far cantare il gruppo, e lui viene in mezzo a dire le sue cazzate? Oppure Stefano, quante volte avremmo voluto la sua passione, per questa benedetta causa. Anche lui, come quelli che facevano parte della vecchia guardia, è da considerarsi quasi un genio…una persona che rassomiglia ad un calderone di idee. E parlando di Stefano, come non associare il suo nome a questo gruppo, e come non ricordare ogni volta che viene nel settore, e noi smettiamo di cazzarare per non farci cazziare (..paraculagine?)! Poi pensi a Vocione, con quel maledetto capello che non si toglierà mai più, e quelle stranissime idee sul vecchio stampo…penso a lui e associo le telefonate sul mondo ultras, e che quando canta allo stadio te lo senti dentro al cervello! E siamo veramente tanti in questo gruppo (siamo, perché neanche io mi escludo da questa schiera!), a formare il gruppo dei pazzi! E come non metterci Giorgio, un vero rompicoglioni con la politica, che da quando è arrivato ha fatto le cose più strane…mi è stato narrato, che a Via del Corso, voleva prendere a bastonate delle ragazze, colpevoli di aver tentato un approccio con la nostra macchina! Normale, secondo voi? Oppure Torreevcchia, con il cappelletto sempre in testa…e con quelle strane manie di tastare! E Lorenzo, che alla prima partecipazione allo Spagnolo, si tolse la maglia mostrando la perfezione dell’italiano medio? Ma tutte queste cose, queste pazzie dove le potevamo trovare? Per strada a fare shopping, o dentro un bar? No, gente come noi la si trova solo in quello spicchio di settore, a sgolarsi per questi colori così bistrattati! E allora, cosa cazzo me ne frega se la Lodigiani perde, quando penso alle leggende del nostro tifo, quando penso a Papocchio, a Massimone, oppure il Vicentino! Che me ne frega, se ci vogliono togliere la Lodigiani, quando mi raccontano della Battaglia di Ivrea, degli Stadio Tour, dei treni e degli Autogrill! Io me ne frego del resto, me ne frego quando perdiamo, perché mi giro e vedo un gruppo scanzonato, che vuole divertirsi come me…nessuno ci capiva, nessuno ci capisce….
E NEANCHE VOGLIAMO ESSERE CAPITI!

Quirino - Ultrà Lodigiani


Fanzine, che passione


Fanzine: è da sempre la voce libera del movimento ultrà, una volta voce principale dei gruppi piu’ importanti della curva; ora più espansa anche nei direttivi più elitari, o con meno fama. Ciclostilate, libere, indipendenti, gratuite, ad offerta libera, a prezzo fisso, creative, intelligenti, tifo-politiche, squallide, ma sempre pronte a dire la propia su tante tematiche. Dal governo allo stato, al caroprezzi, alla vita di gruppo e a tanti altri argomenti di cui parlare. L a prima “fanza” si narra che fu opera della curva rossoblu di Cosenza nella metà degli anni ‘80, firmata “Nuclei Sconvolti”, titolo “Tam tam e segnali di fumo”. Per quanto riguarda la nostra tifoseria ci sono da annoverare ben 4 fanzine. “O.F.L.” (Official Fanzine Lodigiani), molto artigianale agli inizi, miglioratasi poi con il tempo, sempre ben confezionata, fino a che coordinata da Stefano; molto meno curata da quando passò in altre mani concludendo il suo ciclo in un Lodigiani-Torres del settembre 2000, chiudendo in modo indecoroso con i vari spazi pubblicitari e commerciali non certo edificanti. Discreta anche “Kick off” degli Ultras Lodigiani, con simpatiche vignette e sarcastici articoli su vari esponenti della tifoseria... Oronzoni docet. Impegnata anche su temi seri, vedi mentalità, repressione, attività di gruppo e via discorrendo; unica pecca: usciva a fasi alterne. Si arriva a “Voce in capitolo”, fanza attuale degli Ultrà Lodigiani. Fanzine veramente ricca di contenuti vari, sempre più apprezzata e riconosciuta anche da altri direttivi italiani. Piccolo neo (ma e più un suggerimento) il racconto trasferte, andrebbe riportato integralmente e non flash come avviene ora, ma riprendendo ad esempio le vecchie O.F.L., dove per filo e per segno venivano descritte le gare fuori dalle mure amiche. Dal nulla, lo scorso anno, uscì fuori il gruppo Divisione Ultras, che si presentò con una fanzine molto scopiazzata qua e la da i vari siti internet, da cui prendeva spunto per slogan e vignette. IL titolo era “Foglio di non ritorno”, dove tra le rubriche interne c’era spazio per ricordare film che hanno cresciuto intere generazioni (vedi”Arancia meccanica”). Per il resto, diverse frasi e simboli inneggianti alla destra. L’ esperimento si chiuse con la cessata attività del direttivo, che ben presto ( dopo appena 3 gare) chiuse i battenti. Parlando invece delle fanzine di altre tifoserie, una delle più originali, fino a quando usciva, era C.U.C.S. degli Ultrà Roma, a diffusione gratuita. Precursori già all’ epoca si scagliavano contro l’ imborghesimento delle curve, contro il carobiglietti, il palazzo e i vari fanfaroni che governavano allora; ottimi anche i resoconti delle gare, da leggere tutti d’un fiato. Di buona fattura anche “Boys”, dell’ omonimo gruppo parmense, che su un foglio A4, descrive la propria curva (preggi e difetti) e ricorda con allegria e rimpianto le varie trasferte di un tempo, amarcord da applausi. Fatta bene anche”Corriere della Nord”, della Brigata Fidelis dei ragazzi pugliesi di Andria, dove si parla del momento della squadra, del gruppo, spazio anche per annunci delle prossime trasferte, con in più gare, classifiche e risultati di tutto il girone C della C2. Da menzionare anche “Sunday Trip” degli Ultras Benevento, dove vengono ricordate le stagioni passate di altri gruppi al seguito dello “stregone”. Si racconta l’ultima trasferta effetuata, la squadra ospite odierna, ed hanno anche uno spazio con propria casella e-mail, dove ricevono suggerimenti, critiche, curiosità e incoraggiamenti per il gruppo, veramente originale e pensata molto bene. Da elogiare come contenuti e grafica anche le due voci libere dei direttivi pescaresi, rispettivamente Rangers e Bad Boys. I primi escono ogni 15 giorni, con “direttivo 1976 purtet rispett” . Argomenti vari nei resoconti interni, come repressione, articoli contro il calcio moderno, ed inviti vari verso il pubblico a sostenere sempre il “Delfino”. I Bad Boys invece con il loro giornalino “Il legionario” ricordano i campi caldi di una volta, le amicizie di un tempo e quelle attuali (Messina, Vicenza), con altri riferimenti alla città adriatica ed alla curva. Decisamente originale “Vecchie maniere” degli ASRU, con rubriche eccelse, come “fantasmi del passato” e la presentazione della prossima gara esterna, con soluzioni per raggiungere la meta destinata, ed il rapporto con le varie tifoserie da incontrare. Ma la più esaustiva, goliardica e interessante, per quel che mi riguarda, è “Rangers gruppo storico” degli Empolesi. Ottimi ed imparziali i commenti sulle tifoserie ospiti, dove e scritto veramente di tutto; simpatiche le illustrazioni grafiche e originali nel riportare le pagine del muro del loro sito, dove riscrivono tutti i messaggi riportati senza alcun censura, semplicemente superba e curatissima. 

Vocione - Ultrà Lodigiani 


Sottoculture, come conoscerle e come capirle 
Capitolo 1: i rasta 


Le radici del rastafarianesimo si trovano in una zona geografica specifica: la valle del Nilo, ovvero una vasta zona che include l'Egitto e l'Etiopia. Infatti l'adorazione di dio ovvero Jah (abbreviazione di Jehovah), non si distacca completamente dal dio del sole ra, adorato dagli egizi. Con questo fondamento millenario, si e' venuto a creare un nuovo movimento "filosofico politico" che nacque in Giamaica negli anni ‘30, basato sulla dottrina del predicatore Marcus Garvey. Egli fu il fondatore di un'organizzazione a difesa dei diritti dei neri (United negro Improvement Association) e fu colui che poi profetizzo' la venuta di un nuovo re che potesse riunire tutti i neri africani nel mondo e riportarli alla loro terra natale: l'Africa. Il ritorno in Africa simboleggia la liberazione definitiva da ogni forma di oppressione a cui gli schiavi neri sono stati sottoposti. ora coloro che sono i discendenti dei primi schiavi neri coltivano ancora questo sogno pur non essendoci piu' la schiavitu', perche' il mondo occidentale continua a sentirsi superiore imponendo un sistema sociale iniquo. Il 2 novembre 1930 ras tafari Makonnen fu incoronato da Mussolini con il titolo di Negusa Negast (re dei re). Secondo il Kebra Negast (la bibbia etiopica del xiv secolo che raccoglie molti testi apocrifi), Tafari e' il 225° discendente della sacra dinastia che ebbe origine dall'incontro tra re Salomone e la regina di Saba (la tribu' di Giuda). Questo re passera' alla storia col nome di Haile' Selassie' i e fu cosi' che la frase di Marcus Garvey, pronunciata un anno prima dell'incoronazione: "guardate all'Africa, dove un re dovra' essere incoronato, perche' il giorno della liberazione e' vicino" assunse un valore profetico: Selassie' divenne quel salvatore di cui Garvey aveva predetto la venuta. per questo il movimento prese il nome di rastafari, in onore al loro Negusa Negast, che per i credenti della religione rasta era l'incarnazione di Dio, lo stesso Dio di Abramo e di Isacco, lo stesso che regge e governa tutte le creature viventi. Secondo i rasta, il collegamento che porta il messia della religione giudaica a nascere e reggere l'Etiopia, nasce da quello che racconta l'antica bibbia etiopica. Essa spiega come Dio ordino' a Menelik, figlio di Salomone e della regina di Saba, di portare l'arca dell'alleanza in Etiopia insieme ai primogeniti di Gerusalemme. Sentendo quindi anche proprie le vicende di Israele, i rasta trasportano la schiavitu' babilonese su una nuova dimensione che trascende dalla storia puramente biblica e rivive nella schiavitu' dei neri in America, e nel malsano sistema moderno, ovvero la societa' corrotta e ingiusta della leadership mondiale bianca e capitalista. I rasta durante la loro lotta contro "babilonia" devono seguire dei principi: non possono tagliarsi ne' pettinarsi i capelli e la barba fino alla loro liberazione. I rasta sono vegetariani perche' non possono nutrirsi ne' curarsi con prodotti che non derivino direttamente dalla terra. Oltre il divieto di mangiare carne i seguaci di Jah non possono bere rhum. Questo movimento non ha base gerarchica, poiche' nasce da principi di uguaglianza e di non violenza, per questo i rasta convivono tra loro in comunita'; e sebbene sia accettata ogni forma di diversita', non e' accettata l'omosessualita'. I rastafari criticano in modo particolare la chiesa di Roma, identificata con babilonia. Le religioni riflettono sempre lo sviluppo sociale e geografico nelle quali nascono: nel rastafarianesimo giamaicano c'e' largo uso di marijuana come sacramento e aiuto mentale nella meditazione. Infatti qui l' "erba" cresce spontaneamente. Secondo i rasta la cannabis li aiuta ad entrare in contatto con Jah e con la verita' del mondo, per questo viene considerata l'erba della saggezza. La spiegazione dell'uso della ganja (fiori di marijuana) come rituale sacro proviene da un passaggio biblico dove si legge che "l'erba" fu trovata crescere sulla tomba si re Salomone. Le lunghe ciocche di capelli che caratterizzano l'aspetto dei rasta sono chiamate dreadlocks e rispecchiano la criniera del leone della tribu' di Giuda. I colori della bandiera usata dai rastafari rappresenta quella etiope che usa i colori: rosso (il sangue che e' stato sparso), verde (la terra), giallo oro (la ricchezza e l'oro dell'Africa), nero (il colore della pelle). Il leone della bandiera rappresenta il leone della tribu' di Giuda. I rasta si distinguono in natty (rasta integrati nel sistema) e knotty (rasta delle montagne). Essi sono poi convinti che il reggae e lo ska siano musiche attraverso le quali si possa diffondere la parola di Jah. L'opinione dei rasta e' che "i nostri padri antenati, gli indu', avevano la pelle scura. Di conseguenza, dal grembo della natura non e' mai nato originariamente un uomo bianco, e quindi non esiste una razza bianca, benche' se ne parli tanto: ogni uomo bianco e' solamente un uomo scolorito". Essere rastafari trascende dalla religione e diventa una filosofia di vita che aiuta l'uomo a vivere in modo libero e che lo avvicina a Jah, rendendoci individui positivi per la societa' dove viviamo. 


Giovanni-Ultrà Lodigiani 1996 


Semo o nun semo?

Quante volte in curva mostriamo esageratamente la nostra Romanità
?Bisogna esserne orgogliosi ,siamo noi gli eredi dell'Impero,siamo noi la Capitale, siamo noi La Storia!E allora canzoni su canzoni per esaltare la nostra urbe ,per ricordare a tutti come Roma sia la città “dai colli fatali”, come uno dei simboli di Roma sia l'alloro imperiale ,e anche ,se vogliamo, come mentre gli antenati dei modernissimi americani o giapponesi mangiavano carne cruda o si aggiravano seminudi, i nostri antenati parlassero già di filosofia! Forse io esagero in campanilismo(che ci volete fare, sono orgoglioso di essere romano) ma mi sembra che in una curva dove si avvertono i tifosi ospiti di “rendere onore all'urbe immortale” dove si ricorda che “ solo noi di Roma” o si fa a gara a mostrare quanto siamo romani, quando si tratta di intonare una di quelle canzoni simbolo di romanità genuina, ultimo esempio di quella romanità e di quel atteggiamento e stile di vita proprio di noi romani,che nessuna Mtv o febbre del sabato sera riuscirà mai a cancellare ,una di quelle canzoni che non sentirete mai intonata al Costanzo o a Domenica In da starlette varie e imbecilli in cerca di fama,ecco che a cantare rimaniamo in 6/7; per chi non l'avesse capito sto parlando della canzone FIORI TRASTEVERINI. Purtroppo il rammarico aumenta quando,forse per esigenze corali, forse perché davvero si conosce solo quel pezzo, la canzone non viene mai completata. Ho deciso di riportare il testo di questo stornello nella speranza che già da Sabato vi sia qualcuno che lo intoni insieme a noi e,scomodando anche Trilussa, rivolgo un invito a tutti voi: cantate! SEMO O NUN SEMO?

FIORI TRASTEVERINI

De sti giardini semo li mughetti/semo romani e in più trasteverini
No pe vantasse semo li più perfetti/cantamo tutti e semo ballerini
Se dice gente allegra Dio l'aiuta/noi semo allegri e voi sapè perché

Ogni tanto na magnata e na bevuta/e tutto quanto er resto vie da se
Semo li fiori trasteverini/semo signori senza quattrini
Er core nostro è na capanna/core sincero che nun te'nganna
Si stai n'bolletta noi t'aiutamo/però da ricchi nun ce passamo
Noi semo magnatori de spaghetti/delle trasteverine li galletti
Se dice nun è Roma de na vorta/dicheno che so tutti forestieri
Lassali chiaccherà che ce ne frega/Roma ritornerà quella de ieri
Venenno tuti a Roma pe noi è n'vanto/la madre e er padre se faranno anziani
Li fiji fioriranno come incanto/nascendo a Roma nascheno romani
Le milanesi co le toscane/se 'mpareranno a parla romane
E se diranno vie giù Marietta/pe annasse a beve n'antra fojetta
La veneziana che è fumantina/la chiameremo cor nome Nina
E le baresi e le napoletane/lassatele passà che so romane
E Roma bella Roma mia/te se vonno portà via
Er Colosseo co S.Pietro/già lo stanno a contrattà

Qui se vonno vende tutto/cielo ,sole st'aria fresca
MA LA FAVA ROMANESCA/JE LA VOLEMO REGALA’
Venite tutti a Roma v'aspettamo/se dice che più semo e mejo stamo!

Armandino - Ultrà Lodigiani


Tifosi ospiti: i Nocerini

Ormai sappiamo tutto di loro, è dalla stagione 95/6 che li incontriamo praticamente tutti gli anni...di loro abbiamo visto tutto...grandi invasioni, presenze in pochi, tifo 90 minuti, seduti senza tifare, presenze che variano dai meno di 100 agli oltre 2000. Quello che possiamo dire quindi concludendo subito, è che abbiamo di fronte una grande tifoseria, costante, che qua non è mai mancata ed è capace sempre di trascinare la squadra. Unica critica che gli abbiamo sempre fatto, di avere troppi gruppi senza una vera leadership. Tra i gruppi ricordiamo gli EAM, Bothers, South Warriors, Estremo Sostegno, Nuceria Fans, ANG Ultras e ci perdonino tutti gli altri non citati. Da ricordare sempre le acerrime rivalità con Savoia, Cava e Salerno, partite sicuramente da non perdere sugli spalti. Tifoseria apolitica, ha concentrato sempre i propri sforzi sul sostegno della Nocerina.


Trasferte flash


12/10/2003 Rutigliano: finalmente una buona presenza in 15. Buono il nostro primo tempo anche se dominato coralmente dagli Ultras di casa, che però calano nell’ultimo quarto d’ora, per poi scomparire nel secondo tempo. Peccato, ma hanno lasciato un’ottima impressione. Non buono il nostro tifo nel secondo tempo, troppo facile tifare con la squadra in vantaggio, ma quando eravamo sotto ( e sul pareggio) chi cantava?


Comunicazioni


- Questo il calendario delle prossime partite: prossima trasferta è Frosinone domenica prossima, cercate di non mancare, costi minimi o comunque nulli. Domenica 2 Novembre osserviamo un turno di riposo ed il 9 Novembre si va ad Isernia, altra trasferta vicina da non perdere, la prima in assoluto in Molise. Per entrambe contattare Stefano (Frosinone ed Isernia) e Cerveteri (Isernia).
- Da oggi, se non ci sono intoppi è in atto il tesseramento del gruppo, completamente gratuito. Non scordatevi di segnare il nome ed eventualmente prendere le tessere (se sono pronte oggi)
- La foto usata in copertina era stata usata come altra copertina al numero 19 di “Voce in Capitolo”. Questa ripetizione è stata voluta perché la foto costituisce un bel colpo d’occhio che raramente si vede allo stadio Flaminio.


Voce in Capitolo, fanzine non sponsorizzata e non a scopo di lucro e fotocopiata in proprio.


Voce in Capitolo numero 54
Chiusa il 17/10/2003 alle ore 16:43