"Voce in Capitolo"numero 53
Dieci persone che parlano fanno piu’ rumore di 10000 che
stanno in silenzio (Napoleone)
Verbale della giornata del 02/10
A) Riunione con la società
Al tavolo di un ufficio della Borghesiana c’è stata una riunione tra una piccola rappresentanza del nostro gruppo e il ds Fabio Appetiti. Riunione importante perché abbiamo chiarito i diversi punti di vista su alcune questioni spinose: innanzi tutto la questione nome: ci è stata data l’ennesima garanzia che il nome della Lodigiani non subirà nessuna variazione, e questa è la cosa che più ci ha rassicurato. Sulla questione della nostra posizione critica e scettica verso la squadra abbiamo ribadito il nostro diritto a contestare, magari con un po più di pazienza, anche se 2 retrocessioni di fila bruciano ancora. La dirigenza ci garantisce una continua presenza nella squadra e la giusta dose di motivazioni da dare ai giocatori. La questione curva Sud si è risolta con un “vedremo” per alcune gare che reputeremo più importanti nel corso dell’anno. Infine la primaria questione della pubblicizzazione delle partite: per la partita Lodigiani - Nocerina ci saranno dele iniziative promozionali e, a seconda del successo ottenuto, si vedrà se proseguire sulla stessa linea. Giudichiamo buono il bilancio complessivo di questa riunione. Ogni mese ci sarà una riunione per chiarire eventuali divergenze.
B) Riunione del gruppo
L’appuntamento più importante della giornata è stata però la riunione del nostro gruppo, importante perché sono state prese decisioni vitali per il nostro gruppo. Innanzi tutto sono stati distribuiti dei ruoli che TUTTI dovranno rispettare rigidamente e che qua sopra mettiamo nero su bianco:
Alessandro: responsabilità di portare il tamburo ad ogni partita;
Armandino: impegno a realizzare un articolo per ogni fanzine;
Bosniaco: vendita fanzine;
Daniele: vendita fanzine, realizzazione articoli fanzine , eventuale corista;
Fabio: responsabilità di portare le bandiere ad ogni partita;
Giorgio: tamburista del gruppo;
Giovanni: co-responsabile lista ingresso e realizzazione articoli fanzine;
Lorenzo: cassiere del gruppo (se perde i soldi li rimette lui), tamburista;
Quirino: corista, realizzazione fanzine;
Stefano: realizzazione sito e impaginazione fanzine, fotografo;
Tomi: vendita fanzine;
Vocione: corista, realizzazione fanzine;
Zodiaco: co-responsabile lista d’ingresso, responsabilità di striscioni e stendardi.
Oltre alla ridefinizione dei ruoli si è optato per il tesseramento del gruppo che prevede una quota di 5 euro mensili che prevede l’ingresso gratuito nel nostro settore e la fanzine gratuita, oltre alle agevolazioni sul materiale se ci sarà. Una scelta che va un po contro il nostro essere portoghesi ma dettata dalla volontà di dare una sterzata nel gruppo in maniera che tutti si sentano responsabili, oltre a distinguere chi viene solo per scroccare una partita o perché tiene realmente alla Lodigiani. Con i soldi andrà avanti la vita regolare del gruppo, in primis aiuti per le trasferte più disagevoli quali Brindisi, Gela, Barcellona Pozzo di Gotto, striscione nuovo da casa più materiale coreografico.
Tutti i presenti, ma anche alcuni non presenti, si impegnano con una maggiore serietà di quanto visto finora a mandare avanti il nostro gruppo.
Durante la riunione si è parlate anche dell’imminente trasferta di Rutigliano.
Direttivo Ultrà Lodigiani 1996
Ipocrisia, unica via!
Si, perché agli ipocriti dovrebbero sparire dalla terra. Si perché l’ipocrita dovrebbe sparire prima dei benpensanti e di tutte le altre menate, perché prima di tutto viene l’ipocrisia. L’ipocrisia è un male che deve essere debellato, perché non conosce onore, neanche la morte. Lo hanno dimostrato dopo la morte di Sergio Ercolano, hanno dimostrato che neanche il rispetto per i morti, sentimento da loro millantato e difeso a spada tratta, esiste. E i primi ipocriti bastardi sono nel mondo ultras. E mi riferisco a tutti quelli della lotta alla repressione, quelli del lottiamo insieme e uniti nonostante i colori, quelli del vittimismo assurdo, quelli che fanno gli striscioni pure se gli fanno la multa…ma questi dove cazzo erano? Dove erano i loro articoli megagalattici sulla Tifo-Net, i loro striscioni sprezzanti contro le forze dell’ordine? Ve lo dico io, dove erano, perché la morte ha colore, inutile dire stronzate. Per una volta diciamo le cose chiaramente, diciamocele in faccia: ci stanno sul cazzo i napoletani, li vorremmo vedere tutti bruciare nel Vesuvio? E allora dite come stanno le cose, dite che per voi Sergio è solo uno di meno! Sono meno ipocriti quelli come noi, che ce ne siamo sempre fregati di tutte queste cose sui morti, perché siamo consapevoli che la morte ha colore, nel calcio, nella politica ecc… Saremo all’antica, ma siamo ultras fino al midollo osseo, perché siamo schietti e sinceri, e non ci nascondiamo dietro a nessuno. Poi facciamo un esempio: ma ad uno delle BAL che cazzo gli fotte se diffidano tutte i BH? O viceversa! E non stiamo dicendo cose assurde, è solo nell’indole dell’uomo fregarsene della morte dell’eliminazione dell’avversario. E se sono ipocriti gli ultras, pensa gli altri. Ipocriti i giornalisti, che come al solito hanno ricamato sull’accaduto, chiamando tutti teppisti, camorristi, scafisti, stupratori, trafficatori d’armi e di droga, pedofili, eversivi, picchiatori e scaricatori di porto (se abbiamo dimenticato qualcosa, fatecelo pervenire). Che cazzo ve ne frega a voi, se un poveraccio si è schiantato il cranio, che cazzo ve ne frega se il calcio va a rotoli e la violenza dilaga; a voi, luridi vermi interessa soltanto scrivere chili di merda, farcita con litri della vostra bava…ma quando comprate il vostro giornale, o ritirate lo stipendio, vi guardate mai allo specchio? Per non parlare delle forze delle repressione: eletti a vittima sacrificale del calcio delle fideiussioni, loro, che ogni domenica devono salvarsi dagli ultras in preda a raptus omicidi. Poverini, chissà quanti rimorsi la notte, per le manganellate inferte per la loro incolumità. E il presidente dell’Avellino? Per lui è più importante una partita di calcio, che la vita di un ragazzo; e allora me ne vogliano anche i tifosi dell’Avellino, ma spero vivamente che il lupo retroceda nell’inferno dell’eccellenza e non ne faccia più ritorno! Ipocrita il questore, con le sue giustificazioni, con i suoi “è tutta colpa dei teppisti!”. Ma forse la notte, quando dorme, anche lui rantolerà nei suoi rimorsi, per la vita che spezzata. Te lo chiedi mai, che se tutti avessero potuto acquistare il biglietto, forse questo non sarebbe successo? Forse i barbari non si sarebbero scontrati con la polizia? Ma a te cosa importa, magari sei così mentecatto da pensare che bastavano i biglietti per i napoletani: sai com’è Napoli dista 800 km da Avellino, e la metà degli avellinesi non tifa Napoli. No manco pe’ niente! Odioso il Presidente della Repubblica, odioso Cossiga. Ipocriti. Adesso, comincerete a ridisegnare leggi speciali, quando invece non risolverete mai niente. Come se il male della società sia lo stadio, come se al di fuori dei campi non c’è violenza. Forse è un sogno, ma ricordo più di un ubriaco che ha ficcato sotto qualcuno, e adesso gira libero. E ancora più ipocrita, chi ha cercato di giustificare Sergio, dicendo che non era un ultras, che non andava in trasferta, che era un tranquillo. Ma andate a fanculo, come se essere ultras significare portare le bombe a mano in tasca. E alla fine, magari Sergio era uno di noi (e ne era orgoglioso), amava la curva, amava lo stadio, era un ultras, e come noi odia gli ipocriti e tutti quelli che hanno in mano il potere. Sergio se vive, vive perché ci sono ancora gli ultras. E voi tutti continuate, con le vostre parolone e le vostre menzogne, con le vostre catene che vi tengono attaccati a tanti altri burattini. Noi preferiamo il silenzio…
…e non per ipocrisia, non mi firmo col mio nome (tanto, chi legge la fanza sa chi sono), ma con qualcosa di più significativo, che raggruppo tutti quelli come noi. Alla prossima!
UOMO LIBERO- ULTRA’ LODIGIANI 1996
Interrogarsi
Ho sempre pensato che per esprimere giudizi obiettivi e meno faziosi possibile sia giusto scrivere a caldo. Credo che dia un quadro più esauriente. E vale anche in questo caso. Il 20 settembre, in una giornata apparentemente “sportiva”, si è consumato un dramma, anzi due. Quello di un ragazzo che nemmeno vent'enne ci ha lasciato e quello di un movimento, quello cosiddetto ultras. Ora sarà tutto in pasto ai mass-media. Anche al giornalismo, mondo tanto affascinante quanto contraddittorio e capace di distorcere tutto ciò che è scomodo. Quanto abbiamo sentito e sentiremo, quanto leggiamo e leggeremo su quanto accaduto. Al di là delle rivalità, del campanilismo, dell'odio…sulla morte non si scherza, soprattutto se riguarda un adolescente. Si dirà, anzi si etichetterà questo giovane come incosciente, teppista, spericolato. In fondo lo era pure. Ma ora che importa. Forse importa solo che due genitori del Meridione hanno perso un figlio, il loro figlio. Se parliamo poi del pasticcio (perché così mi sento di definirlo)… Per carità, tanto di cappello ai napoletani (coraggio e spavalderia d'altri tempi) per la loro forza, per la loro compattezza, per la loro carica che definirla “televisiva” è poco. Ma c'è
un ma. In un universo, quello del tifo organizzato, dove è sempre più complicato sopravvivere, le scene di quel 20 settembre fanno male. Eccome. Sembrava quasi che le proteste estive verso il calcio business avevano cancellato le frequenti accuse al movimento. Sembrava. Tutta quell'atmosfera commerciale che il nostro calcio aveva assunto e che si respirava sotto l'ombrellone, fra poco sparirà. I nostri occhi (anzi, i loro) vedranno solo questo giorno e sempre meno le proteste estive e gli impicci del palazzo. Ora sarà tutto più facile per gli organi d'informazione dare addosso agli ultras e alla loro facile irascibilità . E come dargli torto, come cercare di difendere i nostri ideali? Prima di pensare, di parlare, di agire bisognerebbe contare fino a cento. Alzasse la mano chi ha provato piacere nel vedere quelle scene. Alzasse la mano chi se la sente di emettere sentenze su quella giornata. Alzasse la mano chi ha una valida tesi da contrapporre ai “giudici” e ai “benpensanti”. Ora alzerei la mano solo per permettermi di schierarmi dall'altra parte…almeno per questa volta non diciamo che è solo colpa loro…
Hai lanciato il tuo cuore oltre l'ostacolo, come antico eroico guerriero.
Ma non è questo un mondo di cuori e cavalieri ed il tuo corpo ora è pasto per gli avvoltoi.
Questo è il mondo della scatola virtuale dove chi come te, novello Alex, viene educato alla logica dello spot.
E' il mondo di chi specula sulla distribuzione dei biglietti,
è il mondo di chi baratterebbe la tua vita per 3 punti,
è il mondo di chi combatte false emergenze perchè non vuole risolvere quelle reali,
è il mondo di chi difende il suo padrone con l'arroganza dell'impunità,Ê
è il mondo dei pennivendoli al servizio di tutto ciò.
La giusta rabbia di chi ti era accanto ora è
l'unica indiziata e guarda un po' che cosa hai fatto:
hai cancellato tutto di un colpo un'estate di vomitevoli inciuci, adesso tutto è passato, il colpevole sei tu!
Permettimi di essere al tuo fianco, se gli altri sono i giudici, voglio essere colpevole anch'io.
Con Sergio...
Daniele Ultrà Lodigiani
Considerazioni sulla Lodigiani
Sicuramente ad ognuno di voi sarà capitato di soffermarsi su cosa effettivamente rappresenti la Lodigiani nella nostra città. Molti di voi si saranno anche risposti: un bel niente! Ed oggi, effettivamente, è questa la situazione. Ma perché aleggia intorno alla Lodigiani un certo menefreghismo generale? Al primo posto sicuramente vanno messe le responsabilitàdella squadra, che in questi anni non è mai riuscita ad ottenere risultati prestigiosi (ad eccezion fatta del famigerato play-off con la Salernitana di parecchie stagioni fa.) In secondo luogo, è questa è un'accusa rivolta alla società, la scarsa campagna d'informazione verso la Lodigiani: Mai un cartellone con le date delle partite, mai un intervento in radio o in tv da parte della dirigenza; quattro righe che parlano della Lodigiani sul corriere dello sport (che dedica piu' spazio all'Albalonga che a noi!!!) due- tre volte alla settimana. Ma la situazione di disagio della Lodigiani ha radici ben piu' profonde, che si legano proprio alla sua origine, al suo stesso nome. La Lodigiani calcio infatti ha innanzitutto il grosso handicap di non affiancare al proprio nome il nome della città in cui gioca: un conto è chiamarsi Lodigiani, un conto è chiamarsi Lodigiani Roma. La Lodigiani poi non si identifica con nessun quartiere di Roma, e questo è un motivo in piu' per spiegare il completo disinteresse della gente. Immaginiamo per un istante di avere in serie c Il Primavalle o l' Aurelio : sicuramente I residenti in quella zona simpatizzerebbero come minimo per quella squadra, che trovandosi in una categoria prestigiosa attirerebbe sicuramente gente del quartiere allo stadio. Sappiamo tutti poi come un singolo quartiere di roma sia piu' abitato di tante altre città : Credete forse che ad Empoli abitino piu' persone che a Montesacro? Un'altra considerazione va fatta sul discorso di Roma e Lazio: spesso si vuol far coincidere il disinteresse nei confronti della Lodigiani con l'eccessivo interesse nei confronti di Roma e Lazio, che avrebbero “monopolizzato” l'attenzione nei tifosi. Questo in parte è vero, ma non del tutto: Chi di noi non è tifoso né della Roma, né della Lazio o di altre squadre di serie A (Milan, Juve, ecc..)? Nessuno, credo.
Soluzioni a breve e medio termine per queste problematiche non se ne vedono, probabilmente i rimedi principali si chiamano PROPAGANDA e RISULTATI ; questi ultimi indubbiamente influirebbero non poco sull' interesse verso la squadra. Vedere squadre come il Chievo o il Siena (che ha uno stadio con capienza 13000 posti, manco la metà del Flaminio! ) in serie A, l'Albinoleffe (!!!) in B, non fa che aumentare il nostro rammarico verso una società che potrebbe tranquillamente trovarsi in serie A essendo comunque il terzo polo calcistico della capitale ed avendo a disposizione anche le strutture adeguate (La Borghesiana, un ottimo settore giovanile ,uno stadio capiente) Londra e Madrid insegnano che avere piu' squadre nella massima serie è possibile, speriamo che la città di Roma prenda esempio al piu' presto. E non nascondiamoci dietro alla scusa che la Lodigiani deve rimanere una piccola società anche per motivi di ordine pubblico. La speranza ,credo , è quella di vedere La Lodigiani nell' elite del calcio che conta…ma ai grandi risultati non si giunge per caso, ci si arriva attraverso piccoli passi… magari cominciando a vincere la partita di oggi. In bocca al lupo ragazzi!
Fabio- Ultrà lodigiani
Gli Ultra' Lodigiani e…gli ospiti!
07-09-03 Campionato 2°
Lodigiani-Gela 0-0
Noi : Ultrà Lodigiani all'esordio casalingo in questa stagione. Dopo la sconfitta in terra siciliana, il gruppo appare abbastanza motivato. Solite presenze, forse qualche faccia nuova. Primo tempo non da ricordare particolarmente per quel che riguarda l'aspetto tifo (forse a causa della noiosa prima frazione sul campo). Secondo tempo decisamente migliore. Buoni battimani che cercano di spingere la squadra all'importante successo che alla fine non arriva. Abbiamo comunque offerto migliori prestazioni…
Gelesi : nuovamente assenti. Per il secondo anno consecutivo. Malgrado l'attenuante distanza…cosa dobbiamo pensare?
21-09-03 Campionato 4°
Lodigiani-Latina 1-0
Noi : derby laziale oggi al Flaminio. Una trentina di unità sostengono la squadra dietro lo striscione Ultrà Lodigiani. Coralmente sufficienti nel primo tempo, migliori nel secondo. Esplode il settore al gol della squadra allo scadere.
Latinensi : presenza discreta dei pontini a Roma con tutti i principali gruppi in evidenza. Vocalmente si sentono abbastanza durante la prima frazione ed accompagnano i loro cori con buoni battimani. Nella ripresa, forse alcune spaccature interne (?) o altri problemi condizionano la loro prestazione che risulta bruttina. Erano andati meglio lo scorso anno.
Daniele - Ultrà Lodigiani
Dov’è il confine?
ossia manifestazione neonazi durante il derby
Domenica sera.Con i miei figli ci stavamo preparando alla partita.Anche questa-ho pensato-è una
delle tante.Senza attese particolari e patemi d'animo ci avvicinavamo allo stadio. Eppure il derby con i rivali di sempre qualche sorpresa in serbo c'è l'aveva per noi. Negli ultimi tempi le tempeste intorno a questo derby si sono un po'smorzati. Varszegi Gabor il proprietario della MTK ha fatto salvare alla sua azienda principale la Fotex spa la Ferencvaros. Perchè il patrimonio nazionale Ferencvaros (sempre in serie A,27 scudetti (di cui quella del 1931/1932 ottenuta senza pareggi e sconfitte un vero record!),19 coppe nazionali) all'orlo del baratro andava salvato. Ed i proprietari del momento erano stati accusati di svendere questo diamante della nazione ai compratori stranieri(c'era in ballo anche un'azienda italiana) provocando una tempesta politica in parlamento dalla destra. La situazione si è calmata sia la Ferencvaros sia Varszegi ci hanno guadagnato. Per la proprietà un buon investimento, per la Ferencvaros grazie ai soldi spesi sul mercato un secondo posto che vista la partenza disastrosa di inizio campionato era impensabile. E quest'anno buone possibilità per lo scudetto. La situazione noi ultrà della MTK l'abbiamo digerita bene. IL cuore di Varszegi batte con noi il suo portafoglio tira verso la Ferencvaros. Non era facile. Perchè l'anno scorso finchè la squadra non è stata saccheggiata a favore della Ferencvaros per lo scudetto non avevamo rivali!(Vari nazionali ungheresi e non,il D.T. sono passati dalla MTK alla Ferencvaros). Abbiamo capito anche questo se per avere pace serve questo, che sia! La MTK non ha il famoso "bacino d'utenza".Irriducibili ma pochi sono i suoi tifosi, il loro numero non supera i 1500. Certo sono tanti che non hanno il coraggio di seguire la squadra allo stadio. Essere tifosi della MTK sopratutto da domenica scorsa non è senza pericoli. Un tempo la squadra aveva un nutrito numero di ultrà. Il numero dei vecchi lentamente ma inesorabilmente diminuisce. Certo il grosso l'ha fatto l'olocausto. 600.000 vittime tra Auschwitz ed i vari campi di lavoro. Ci hanno pensato Hitler e gli scagnozzi di Szalasi (il Duce ungherese) Tanti sopravvissuti hanno preso la strada verso Israele. Ed un piccolo gruppo ha preso coraggio ed è rimasto. Ed i 100 che quest'ultima domenica d'estate sono venuti allo stadio hanno visto uno "spettacolo indimenticabile" oltre che disgustoso. Nel settore destinato agli ospiti già un ora prima del calcio d'inizio cresceva il numero dei giovatti dalle teste rasate. La vista del loro sano cuoio capelluto riusciva quasi a suscitare una buona impressione. E dalla borsa dei vari ultrà sono usciti i gelosamente custoditi stendardi e striscioni. Orgogliosamente splendevano sotto il sole autunnale i vari simboli del nazismo ungherese insieme alla bandiera nazionale con la scritta "eravamo, siamo, saremo". Ma non mancavano i cori: "parte il treno per Auschwitz","assassini-assassini",Hitler
-Hitler","SZalasi-SZalasi". Arrivati a questo punto pendevano tutti sulle grate urlando "Sporchi ebrei!". E purtroppo i semplici tifosi non erano da meno seguivano "I LORO CONDOTTIERI" senza batter ciglio. Anzi quando Zavadszky ha segnato il gol della vittoria della MTK hanno messo la quinta aumentando il ritmo degli insulti. Ci è piaciuto lo spettacolo!Abbiamo battuto anche le mani! D'altronde altro non potevamo fare? La bandiera con la croce uncinata ha sbandierato liberamente per un ora. Tanto ci è voluto alla polizia per capire che si stava consumando un reato e la giustizia si è messa in moto. Non è stato semplice perchè si sono difesi con ogni mezzo. E' stato fatto volare di tutto. Pugni, calci, bottiglie etc. Ma i nostri poliziotti hanno portato via solo lo sbandieratore, no non è stato arrestato subirà il processo a piede libero. E per il capo della polizia "ringraziando Dio" altro non è successo. Perchè tutto ciò che durante la partita è stato urlato (minacce di morte comprese)
fa parte della tanto agognata libertà di parola e della democrazia. E senza -diciamolo pure- lo spettacolo avrebbe perso della sua grandezza. Dobbiamo ringraziare anche al Sig. BEDE-arbitro della partita-che nonostante il suo potere glielo avesse consentito non ha interrotto la partita ed alla polizia privata pagata dalla Ferencvaros che non ha disturbato lo spettacolo ed ha lasciato che le cose vadano avanti senza interruzioni. Senza questo lavoro eseguito con tanto ardore, diligenza, e professionalità da parte ditutti i partecipanti noi oggi saremo più poveri di un esperienza indimenticabile!
scritto
Hesch Laszlo
tradotto
Tomi-ultràFerencvaros
aggiungo solo per dovere di cronaca che il Ferencvaros l'anno scorso ha perso lo scudetto
l'ultima giornata e finita la partita i tifosi sopra descritti hanno invaso il campo rincorrendo e pestando a sangue allenatore e giocatori della propria squadra.
Oltre il danno anche la beffa la Ferencvaros quest'anno è stato penalizzato per 6 punti dalla federazione.
Tomi- Ultrà Lodigiani
Tifosi ospiti: i Melfitani
La tifoseria lucana è tra le novità assolute della serie C. Tifoseria molto colorata, almeno a giudicare dalle foto, ma per il resto non ne sappiamo molto, un po come tutte le esordienti. Il gruppo guida, nonché, almeno sembra, unico gruppo è quello degli Ultrà Melfi, che, almeno in apparenza, è apolitico. Come tifoseria non hanno nessun gemellaggio ufficiale e le rivalità principali sono con le due squadre della Basilicata per eccellenza: il Potenza e il Matera. Oggi saranno sicuramente presenti al Flaminio e li vedremo con grande curiosità, e poi del resto con una certa simpatia visto che sono tra le poche tifoserie a portare ancora il nome ULTRA’!
Trasferte flash
28/9/2003 Ragusa: trasferta odissea per i 3 che partono alle 22.45 in treno da Termini alla volta della città siciliana: il black out che alle 3.20 colpisce l’Italia intera ci costringe ad una sosta forzata di 9 ore in Calabria. Per miracolo si riesce a prendere l’aereo che parte da Catania alle 20.30 (ritardo di 45 minuti altrimenti saremmo rimasti là).
Comunicazioni
- La prossima trasferta è Rutigliano, vicinissima a Bari. Non avete scuse stavolta su questa trasferta. Stiamo cercando adesioni per un pulmino, contattate eventualmente Stefano o Cerveteri.
- Dalla prossima partita, come scritto su questa fanzine, parte il tesseramento del gruppo che comprende una quota di 5 Euro mensili che però comporta l’entrata nel nostro settore e la fanzine in omaggio (voi la prendete tranquillamente trascurando che per noi è una fonte di entrata). La scelta è fondamentale per mandare avanti il gruppo in perenne difficoltà economica.
- Ricordiamo gli autori fissi della fanzine che sono: Stefano, Quirino, Daniele e Vocione. Ma tutti sono invitati a scrivere, è gradito qualunque tema.
- Le prossime riunioni, quando saranno organizzate, dovrebbero svolgersi nuovamente a San Giovanni in un pub di nostra fiducia.
Voce in Capitolo, fanzine non sponsorizzata e non a scopo di lucro e fotocopiata in proprio.
Voce in Capitolo numero 53
Chiusa il 03/10/2003 alle ore 01:50