"Voce in Capitolo"numero 47
Dieci persone che parlano fanno piu’ rumore di 10000 che
stanno in silenzio (Napoleone)
Comunicato Ufficiale del 24/03/2003
La dignità che altri non avrebbero mai avuto
Gli Ultrà Lodigiani, ad una settimana di distanza dalla partita Acireale-Lodigiani, tornano a mente fredda sui fatti successi allo stadio Tupparello. Per evitare emozioni della prima ora il comunicato stesso è stato scritto con una settimana di distanza. Per far capire bene i fatti ripercorreremo in breve tutte le fasi che hanno portato ad una acredine tra noi e la tifoseria acese, specificando che fino alla scorsa settimana molti nella stessa sud acese non sapevano il motivo del nostro risentimento.
-18 Maggio 1998: Acireale-Lodigiani, ultima trasferta di campionato con la Lodigiani ormai condannata ai Play Out. Due esponenti degli Official Fans Lodigiani arrivano nella cittadina sicula ben accolti, in un primo momento, dalla tifoseria locale. A fine partita la Lodigiani vince, gli Acesi entrano in campo strappandoci lo striscione che abbiamo messo incautamente (ma con la coscienza di non dover temere nulla) all’esterno della rete. Noi, pur in 2, entriamo in campo sfiorando la rissa, alla fine, impotenti, siamo costretti ad andarcene senza il nostro striscione Official Fans. Va detto che nell’episodio è stata coinvolta la sola curva Nord acese (VCG, Nuova Guardia, Estranei ecc.).
-Stagione 98/9: alla partita di andata ad Acireale non succede nulla di rilevante se non qualche scaramuccia verbale, al ritorno presente un Acese militare a Roma (S.D.) con sciarpa e stendardino, verrà circondato da 30 persone ma non gli sarà torto né un capello né gli sarà sottratto nulla (cosa vuol dire avere una mentalità), con la sua promessa di fare di tutto per farci riavere lo striscione (non ne abbiamo saputo più nulla).
Andata stagione 2002/3 Lodigiani-Acireale: torna la partita con gli acesi, molti incuranti del nostro risentimento. Avvengono cariche sotto la nord, alla fine nessuno le ha prese e nessuno le ha date, e la fuga è avvenuta solo dopo l’avvistamento delle prime volanti (e non per scappare dagli Acesi come dicono loro, per noi il ricordo di Lodigiani-Fermana era ancora forte).
16 Marzo 2003 Acireale-Lodigiani: nonostante le ripetute minacce degli Acesi sui vari muri di internet si presentano 2 indomiti che comunque non vengono scortati e si presentano con gli striscioni Ultrà Lodigiani e Teste Matte. Due rappresentanti della curva Nord acese arrivano dal campo accompagnati da altrettante guardie e ci tirano, con aria di disprezzo, il nostro striscione Official Fans rubato 5 anni prima, dentro al nostro settore. Beffa, tra le altre cose, che le 2 guardie vengono sotto al settore dicendo che gli Acesi ci hanno restituito lo striscione che ci siamo scordati l’anno prima (poveri idioti). Incredula la nostra reazione. Tra primo e secondo tempo viene anche un rappresentante della sud annunciandoci che a fine gara ci saranno minimo 3 macchine che ci daranno la caccia (auguri), dimostrando la grande mentalità acese. Va detto che questo rappresentante era incurante della storia dello striscione rubato dai colleghi della Nord (nemmeno Acireale fosse Roma)e ci ha dato anche retta a noi, dicendoci che comunque ci sarà egualmente la caccia all’uomo a fine partita e che tutti si sono memorizzati come siamo vestiti (stile Sherlock Holmes). Noi, prima di andarcene, crediamo di dare prova di gran dignità ributtando in campo, pur a malincuore, lo striscione che gli Acesi ci hanno ridato con gran disprezzo e scordandosi con quale infamia ce lo hanno tolto, come che nulla fosse. Non capiamo la marea di offese giunteci dalla Nord al momento del nostro gesto, ma anche i cori contro che ci hanno fatto la dicono lunga di che tifoseria stiamo parlando. Pensiamo di aver fatto un gesto veramente sofferto ma, ribadiamo, molto dignitoso in un’epoca in cui molti gruppi ricorrono a giri strani pur di farsi riconsegnare lo striscione (e perdendo di conseguenza la faccia).
Questo comunicato lo abbiamo scritto non per farci belli dinnanzi al mondo ultras, ma perché, dopo quello che abbiamo subito ingiustamente 5 anni prima, e dopo aver visto il comportamento acese nei nostri confronti, non volevamo che ciò passasse nel più completo silenzio solo perché il nostro gruppo appartiene ad una realtà minore.
Concludiamo infine smentendo quanto dicono gli Acesi che siamo usciti scortati dalla Polizia, ciò è falso e se non sono riusciti a prendere i nostri 2 componenti evidentemente siamo stati più bravi noi. Eravamo in 2 e il nostro scopo era solo quello di presenziare e di salvare le nostre amate pezze.
Ultrà Lodigiani 1996
Lodigiani-Latina, la presentazione
Oggi di scena al Tre Fontane, va di scena per l’undicesima giornata del girone di ritorno, uno dei tre derby laziali che abbiamo affrontato, e affronteremo, in questo campionato. La scorsa giornata di campionato, ci ha regalato un pareggio in quel di Acireale, contro una squadra lanciata verso i play off, che sicuramente ci fa ben sperare per il proseguo del campionato. Oggi invece affrontiamo una squadra, che si trova solo a tre lunghezze da noi, quindi è essenziale (oltre ad essere alla nostra portata) vincere, sia per annullare le distanze, sia per fare un “mezzo miracolo”, cioè quello di uscire dalla zona play out (attualmente siamo a 5 punti da Olbia e Andria che sono a quota 33). Il Latina, squadra ripescata quest’anno dal CND, ha tradito le aspettative di inizio stagione, ed è in piena crisi di risultati, avendo perso anche nell’ultima uscita, in campo amico, contro il Catanzaro. All’andata, anche non avendo sfigu rato siamo usciti sconfi tti, quindi questa è una partita da affrontare con il coltello tra i denti, sperando di vedere una squadra che metta in campo orgoglio e dignità, e non si rassegni a questa classifica, noi oltre al nostro incitamento e spronare i nostri tramite questo giornale, non possiamo certo entrare in campo al loro posto, quindi il resto tocca agli undici che scendono in campo. Capitolo ultras. Naturalmente oggi, insieme alla squadra del Latina, ci saranno sicuramente i suoi ultras. Abbiamo già parlato, sia su questa fanzine, che in altre sedi, degli ultras pontini, comunque oggi nonostante la classifica e la situazione generale dovrebbero presentarsi in buon numero, vuoi soprattutto la vicinanza delle città. Da parte nostra, il solito manipolo è stato presente giù ad Acireale (di questo, su questa fanzine credo se ne parli in una pagina apposita) a rappresentare i nostri colori, e nelle nostre menti credo sia ben impressa l’ultima partita con l’Andria. Ecco, oggi noi tutti vorremmo vedere quel l’impegno e quella serie tà, da parte di tutti i ragazzi che ci accompagneranno in questa ennesima sfida, e speriamo vivamente che queste non rimangano solo parole su queste fanzine. Oggi, anche se pochi, anche se in svantaggio sul campo, facciamo valere la nostra dignità ultras, sentiamo dentro il nostro orgoglio di essere romani e tifosi della Lodigiani, e soprattutto facciamo sentire ai nostri il nostro sostegno incondizionato. Per il resto, dimostriamo ancora una volta, che anche se in 50,10 o 5 dietro a questo striscione, noi giochiamo sempre in casa!
AZIONE, CREAZIONE, REAZIONE!
Quirino - Ultrà Lodigiani
Gli Ultra' Lodigiani e…gli ospiti!
09-03-03 Campionato 26°
Lodigiani-Fidelis Andria 2-1
Noi : nel primo tempo veramente buon tifo ed intensi cori seguiti da tutti dopo la pessima prova della scorsa partita. Nella seconda parte gli Ultrà Lodigiani operano la coraggiosa scelta di accedere nella tanto sognata Curva Sud! Vocalmente caliamo ma non importa è
fondamentale aver conquistato la Curva! Incudiamo non poca pressione ad avversari e direttore di gara : difatti la Lodigiani raddoppia e porta la vittoria a casa! Tutti fomentati e consapevoli che oggi si è
scritta una piccola fetta di storia del gruppo…
Andriesi : forse 20-30 ultras dietro lo striscione della Brigata Fidelis. Cantano appena dopo il loro pareggio…per il resto quasi totalmente nulla la loro prova vocale. Abbiamo visto e sentito di meglio…
Daniele Ultrà Lodigiani
Il vuoto dietro di noi
Gli Ultrà Lodigiani ormai sono un gruppo ben conosciuto nel panorama Ultras italiano. In molti ci apprezzano, altri ci disprezzano, alcuni sono indifferenti alla nostra realtà. La cosa che però è certa è che nessuno ormai può far finta che non esistiamo e nessuno piò negare che dietro alla Lodigiani Calcio ci sia una concreta realtà di tifo organizzato. Non smetterò mai di ripetere che sulla carta il nostro gruppo non sarebbe neanche dovuto esistere, non identificandosi né con una città né con un quartiere, però quel che conta è che ci siamo, anche se la nostra esistenza segue il destino della propria squadra, vale a dire che è precaria di anno in anno. Anche questo anno, ormai, è andato. Mancano 3 trasferte alla fine dell’anno, tutte le altre sono state effettuate, il gruppo in casa c’è sempre stato e tra 1000 difficoltà si è come sempre tirato avanti. Quello che però sconvolge è il vuoto che vi è dietro a noi. Quest’anno il gruppo è stato retto da me, da Vocione, da Cerveteri (che pur portando lo striscione Teste Matte è sempre stato parte integrante del gruppo) e, pur un po meno, da Lorenzo. Per il resto abbiamo avuto una mano solo in parte da tutti gli altri componenti, che vanno avanti solo a seconda del loro umore o comunque fanno troppo poco, troppo poco per quel che concerne la sopravvivenza del gruppo stesso. Mettiamo che in una partita, per una serie di coincidenze, mancano almeno 3 persone delle 4 sopra citate, come si fa a organizzare il gruppo in occasione di una qualsiasi partita? Permettetemi di dire che sono preoccupato perché, come ha detto Cerveteri all’ultima riunione ( a proposito, ma dove eravate?), noi non dureremo sempre, e prima o poi dovremo fare i duri conti con quello che la vita ci mette sul piatto della nostra quotidianità. Stavolta non voglio fare né appelli né preghiere a nessuno, quello che vi voglio dire è che se un giorno la Lodigiani non avrà più il nostro gruppo al seguito la colpa è di tutti voi, membri del nostro gruppo, che state leggendo. Da escludersi le persone sopra nominate. So che leggendo queste righe non vi farete di certo problemi di coscienza pensando a quei 4 poveracci che per tutto l’anno si fanno il mazzo per gli altri pur di mandare avanti gli Ultrà Lodigiani, quello che mi auguro è che, almeno, leggendo quanto scrivo vi rendiate conto che per ripagarci di quei grandi sacrifici che facciamo dovete minimo venire allo stadio con una gran voglia di tifare per la Lodigiani, almeno finché un bel giorno non vi sveglierete accorgendovi palesemente che vi siete rotti il cazzo di seguire la Lodigiani e probabilmente non farete avere più notizie a nessuno di noi. Non vi preoccupate, non sarete i primi a farlo, né gli ultimi. Sappiate solo che se oggi, così come nelle partite che ancora deciderete di seguire, state su questi gradini di un vecchio stadio a tifare Lodigiani il merito è solo di quei pochi, quei pochi al quale dovete come minimo un grande rispetto (vero Pugile?).
Stesso discorso per quanto riguarda la trasferta di Acireale. Abbiamo divulgato la notizia dei fatti di Acireale-Lodigiani e abbiamo constatato la grande stima di molte tifoserie ben più grandi di noi. Ma ricordate che da questa storia usciamo a testa alta solo io e Cerveteri, per il resto la trasferta di Acireale non è altro che la dimostrazione di come siamo un gruppo di merda. Tutti voi avreste dovuto sentire il dovere, dopo aver fatto i leoni in casa, non tanto di informarvi, quanto di venire ad Acireale, non ci interessano le vostre motivazione, un ultrà prende il treno e basta. Per quel che concerne il nostro gesto di ributtare lo striscione che ci hanno restituito in campo solo io e Cerveteri possiamo guardare con superiorità e disprezzo gli Acesi, tutti gli altri devono sentirsi, in confronto agli Acesi, in condizioni di netta inferiorità. Ricordate che dopo quanto successo all’andata il minimo è che tutti avrebbero dovuto far qualcosa per venire. Ma qua si chiede veramente troppo.
Infine la squadra: la partita di oggi è decisiva per la scalata in classifica, ed una eventuale vittoria ci porterebbe a pari punti col Latina. Da prendere in considerazione il fatto che occorre una vittoria con 2 o più gol di scarto nel caso arrivassimo a pari punti col Latina a fine campionato, questo per avere il favore di campo. Oggi chiediamo alla squadra massima determinazione e concentrazione, l’obiettivo è troppo alto e la posta in palio è di vitale importanza. Da quanto sappiamo il morale della squadra è alto anche perché comunque, in generale, la Lodigiani in questo girone di ritorno ha una media punti sicuramente più alta di quella dell’andata.
Stefano - Ultrà Lodigiani
I sogni son desideri
Debilitato da un’influenza a dir poco insopportabile, che mi sta inchiodando al letto da un po di giorni a questa parte, mi appresto finalmente a scrivere, dopo aver atteso per anni “l’evento”, che si è manifestato il 9/3/2003 allo stadio Flaminio in Roma. Da quando seguo la Lodigiani (da una vita), la mia più grande aspirazione ( e credo anche di molti altri) era di avere una curva tutta per noi. In passato siamo stati a fare il tifo nella tribunetta dell’impianto di Viale Tiziano, più consona per le nostre possibilità. Anche in altri stadi che hanno ospitato le nostre partite interne come Rieti, Anagni, San Basilio, Tre Fontane, ci siamo sempre dovuti accontentare di sostenere i nostri colori in tribuna, posto sicuramente più adatto per giornalisti e vari pseudo-allenatori che per tifosi organizzati da sempre affezionati alla più popolare e scomoda curva. Anche nello spareggio Play Off allo stadio Olimpico, contro la Salernitana, quando anche tra i più scettici si credeva che almeno una delle due curva potesse essere assegnata a noi, e invece niente: tribuna Tevere a noi e Curva Nord e Tribuna Montemario ai Campani, e la Sud? Inspiegabilmente chiusa! Gli anni a seguire (anche oggi) hanno visto la nostra tifoseria spostarsi nella Tribuna Coperta destra del Flaminio, molto più penalizzante dal fatto che essendo molto più ampia non è facile rimanere compatti per 90 minuti. Per non parlare delle volte che la nostra società ci ha sbattuto in altri settori come in Lodigiani-Inter di Coppa Italia in tribuna Scoperta, o Lodigiani-Catania lo scorso anno dove siamo stati collocati nella tribuna solitamente destinata agli ospiti, o ancora a Lodigiani-Ragusa di questa stagione dove ci è stata assegnata la Tribuna Coperta Nord, mentre agli ospiti è stata tranquillamente aperta la Curva Sud, o come il Sei Nazioni di rugby, dove da tre anni a questa parte la Nord e la Sud sono regolarmente aperte. Negli anni passati, ogni volta che abbiamo provato a chiedere la curva alla Lodigiani, ci è sempre stato detto che le curve erano pericolanti, ora la Nord è il settore ospiti del Flaminio.... quindi la voglia di emulare vi Vigilantes, che nell’arcaica stagione 1986/7 in un Lodigiani-Ischia gli venne data la Curva Sud, anche se solo per quel match, sono stati per anni l’unico gruppo del tifo biancorosso ad avere avuto l’onore e la possibilità di stare in una delle curve del Flaminio. Questo fino a quell’epico Lodigiani-Fidelis Andria che rimarrà negli annali; dopo un primo tempo con le squadre in parità, abbiamo deciso di punto in bianco, vista la momentanea assenza dei celerini, di eludere ogni controllo, scavalcare in curva Sud e realizzare un sogno da troppo tempo cullato dentro di noi, portando col nostro tifo incessante la squadra sul 2-1 e che ha portato i nostri atleti a ringraziarci sotto la curva a fine gara; e noi più galvanizzati che mai per la vittoria e per essere entrati nella leggenda del tifo organizzato alla Lodigiani... nil difficile volenti.
Vocione-Ultrà Lodigiani
Gli Ultrà Lodigiani…e i segni del destino
“Roma 9-3-2003 Lodigiani - F.Andria 2-1”
Solo chi è un attento e antico lettore di questa fanzine, saprà ricondurre il titolo di questo articolo-racconto, a un altro scritto apparso su questa fanzine. Era precisamente la fanzine numero 22, e l’articolo fu scritto da Stefano, riguardo all’incredibile trasferta di Catania, che vedeva si una Lodigiani vittoriosa, ma anche la ritrovata coesione di un gruppo che appena una settimana prima, era sul procinto di sciogliersi. E quando ho deciso di scrivere il racconto di questa partita, mi ha balzato subito alla mente quell’articolo vecchio di un anno, ma che ha molto di simile alla nostra attuale situazione. La cosa che mi stupisce di questo gruppo, è come le sue avventure siano macchiate da uno strano destino, che segna inesorabilmente le sorti della nostra vita da ultrà. Il destino che tante, e troppe volte ci ha abbandonato, questa volta come dal nulla ci dà la forza di rialzarci, di continuare a combattere in questa ennesima sfida. Si perché, prima di questa decisiva la partita l’ambiente non era certo dei migliori. La negligenza di buona parte del gruppo, aveva portato non poca amarezza nei responsabili del gruppo, e anche le brutte prestazioni nelle ultime uscite non avevano certo attenuato la situazione. Ed eccolo il destino, oggi stranamente è andato tutto terribilmente bene. Nonostante sia domenica siamo in buon numero, la società stranamente ci dona i cappellini della squadra, la squadra in campo lotta e combatte e noi…un ottimo primo tempo, gruppo compatto, battimani, bandiere al vento e cori. La nostra prestazione, è senza rubare niente da 9. Ma non poteva certamente mancare la ciliegina sulla torta. Ennesimo colpo di genio del gruppo, non so chi abbia avuto la malsana idea, ma si decide di introdurci nella curva Sud e di fare lì il tifo nel secondo tempo. Scene al di la del grottesco, chi scavalca, chi si sporca e perfino chi si incastra nelle vetrate, ma alla fine siamo tutti dentro e appendiamo gli striscioni. Non credo che ci siano parole per descrivere l’emozione, è la prima volta nella storia degli Ultrà Lodigiani 1996 e i suoi esponenti fanno il tifo nella curva del Flaminio, e passandomi la retorica, credo che chiunque solo per un giorno abbia creduto nella “Causa Lodigiani”, oggi volesse essere con noi a continuare questo sogno. Intanto si continua a tifare, la squadra passa in vantaggio. Guardando negli occhi quei ragazzi che da anni si dannano per questi colori, non saprei descrivere le emozioni che trasmettevano, stando lì seduti sulla ringhiera, alzando un coro, sventolando una bandiera. La partita è finita, e per una volta anche noi, gli ultrà più bistrattati del mondo hanno la soddisfazione di vedere i propri giocatori sotto la curva. Finisce questa giornata piena di emozioni e di soddisfazioni, che oltre alla vittoria ha riportato il sorriso sulla bocca di molti, ma che soprattutto ci deve dare la forza di non mollare mai e ritrovare la nostra compattezza, ricominciando a macinare buone prestazioni d i tifo, sperando che la squadra ci dia un mano. Forse questa giornata, per quanto è stata bella ed intensa non meritava neanche un racconto, e lo si capisce anche dalla confusione nelle mie parole, ma sicuramente se un giorno dovessimo scrivere un ipotetico libro sulle nostre avventure questo giorno sarebbe sicuramente presente, e meriterebbe una pagina apposita. Come detto adesso continuiamo tutti insieme…aspettando un altro segno del destino!
Quirino - Ultrà Lodigiani
Il manuale del perfetto Portoghese
Parte quarta: il treno a lunga e media percorrenza
Cari amici non paganti, eccoci al fulcro della nostra dottrina, e forse questa è anche la parte più difficile da spiegare. La più difficile perché le tecniche per non pagare sul treno a media e lunga percorrenza sono a dir poco infinite. Diciamo che più o meno i momenti top per il portoghese in treno sono più o meno due: il primo è quello di aggirare il controllore in qualunque maniera, il secondo è quello di fornire una buona scusa al controllore nel caso che non si possa proprio fare a meno di evitarlo. La cosa poi si complica perché tutto può cambiare a seconda che prendiate un regionale, un interregionale, un espresso, un intercity, un Intercity notturno oppure un Eurostar. Non è facile divincolarsi tra queste infinite possibilità. Il primo consiglio che quindi vi sarà dato è quello innanzi tutto di mettervi in testa che non dovete pagare. Se avete questa convinzione sin dal primo momento allora state già un pezzo avanti nel vostro viaggio. Ma non basta. In ogni viaggio dovete cercare di usare ogni circostanza favorevole a vostro vantaggio e approfittarne senza avere neanche un attimo di esitazione. Dunque nel treno a lunga percorrenza dipende tutto dalla fretta che avete e dalla vostra destinazione. Per esempio se prendete un Intercity diretto a Cosenza ma la vostra destinazione è Napoli dovete cercare di convincere il controllore che siete senza soldi e che la vostra destinazione finale è Cosenza. Così magari il controllore si convincerà che voi dovete arrivare effettivamente fino al tacco dello stivale e penserà di fare il proprio dovere semplicemente facendovi scendere a Napoli, senza sapere ovviamente che è Napoli la vostra destinazione finale. Questo vale per esempio anche se prendete l’Eurostar per Milano ma è Firenze la vostra destinazione, e così via. Le possibilità sono infinite, la bravura vostra sta nel non cacciare i documenti al controllore per una eventuale multa e convincerlo a farvi scendere alla prossima. Ora mettete che state su uno di questi treni a lunga percorrenza e dovete arrivare veramente alla destinazione finale del treno. Beh, se state su un Eurostar le fermate non sono tante e sulla linea ci sono diversi treni, se per caso vi fanno scendere e non avete fretta per voi non sarà una sconfitta. Esiste poi la cosiddetta tattica dell’aggiramento. Questa tattica, che alcuni ricorderanno per un noto film, consiste nell’aggirare un controllore che sta scendendo alla fermata passandogli alle spalle a bordo del treno, o, se vi ha detto di scendere, voi gli scendete davanti senza fare storie e poi risalite da un’altra parte del treno. Se siete fortunati a risalire il controllore potrebbe non passare più o potrebbe semplicemente essere cambiato alla fermata, e il gioco riinizierebbe da capo. La tattica - cesso non va mai sottovalutata. Esistono più varianti: la prima è quella di rinchiudersi e basta...il consiglio è di non chiudervi a chiave altrimenti lo zio che passa vi bussa e cerca di entrare. Il consiglio è di piazzarsi nel bagno poco prima che passi senza chiuderlo a chiave. Lo zio dall’esterno vede che è libero e vi direbbe proprio male se lo zio decidesse di fare i suoi bisogni proprio in quel bagno o se decidesse di effettuare veramente il controllo. Se così facesse vi ha detto male e a questo punto il vostro obiettivo sarà o di intenerirlo o di farvi scendere alla prossima fermata. Seconda variante della tattica-cesso, però in questa seconda variante dovete veramente non avere nessun imbarazzo di sorte...si tratta di notare quando lo zio sta per passare, chiudersi a chiave in bagno e sedersi a pantaloni abbassati sulla tazza del cesso (in poche parole dovete far finta di cagare). Se qualcuno vi bussa non rispondete, e se lo zio con la sua chiave magica aprirà fidatevi che vedendo subito la situazione chiuderà la porta di scatto, e se da fuori proprio insiste di voler vedere il biglietto (fidatevi che per l’imbarazzo sarà una cosa difficile che succeda) gli dite che lo avete in scompartimento, state male e come avrete“finito” glielo farete vedere. Se ne andrà e non passerà sicuramente più. E’una tattica ben sperimentata e potete essere sicuri del suo successo. Può anche essere che lo zio passando da fuori veda la porta chiusa ma se ne freghi altamente e passi al vagone successivo. A questo punto avete vinto voi!
Come vedete già il solo cesso è una chiave di salvezza non indifferente che dovete saper sfruttare a vostro favore, c’è chi ci si fa interi viaggi da una parte all’altra dell’Italia chiuso là dentro, anche se questa ci sembra una cosa eccessiva perché è vero che il portoghese non deve pagare, ma deve anche badare a farsi un viaggio almeno in parte comodo (pur tenendo sempre gli occhi aperti).
Come vedete la trattativa è troppo vasta, torneremo ad occuparci dei treni a media e lunga percorrenza a partire dal numero 48 di “Voce in Capitolo” (accattatevillo).
Francisco Daniel Pombeiro da Silva
Tifosi ospiti: i Latinensi
Sulla tifoseria del Latina è stato scritto già un interessante articolo qualche numero fa da Quirino, in questo breve spazio quindi cercheremo di riassumere in breve i tratti essenziali della tifoserie pontina. Come tifoseria, almeno da quanto visto in questi ultimi anni, la possiamo definire un po troppo “umorale”, vale a dire grandi cifre quando la squadra gira, poco seguito se le cose iniziano un po ad andare male. Inoltre la situazione dei loro gruppi non è mai stata più chiara di tanto, vale a dire che negli scorsi anni vi è stato un dualismo tra Ragazzi della Nord e Falange, mentre la Brigata Littoria è il gruppo guida della curva nato appunto da ex componenti della Falange, della quale però è riapparso lo striscione a più riprese, e quello che non si sa è se, almeno per quanto saputo da alcune voci, la Brigata esisterà anche il prossimo anno. Accanto alla Falange molto attivo il gruppo Sabaudia e i Mascalzoni Latina. Quest’anno hanno saltato solo la trasferta di Gela mper motivi logistici. Curva di destra decisamente, annovera tra le sue amicizie Foggia, Reggina e Turris, rivalità ovviamente con Frosinone, Terracina, San Benedetto.
Trasferte flash
16/03/2003 Acireale: a parte quanto descritto dal comunicato in apertura della fanzine, le note riguardano la tifoseria acese. A dir poco penosa la prova della Nord (tutti seduti con un bongo a disposizione). Oratoriali. La Sud è di certo più compatta anche se non vanta molte unità, il loro tifo è troppo sotto tono per quello che poteva fare e dentro al loro stadio fa un effetto un po troppo dispersivo. Strani. Da annoverare che tra i pochi cori della Nord (da seduti) 2/3 rivolti contro di noi .
Comunicazioni
-Per evitare equivoci sulle date delle partite, queste le indicazioni se volete sapere quando e dove gioca la Lodigiani Calcio. Innanzi tutto occorre munirsi di un buon giornale o almeno scroccarlo al bar. Se vi restano dubbi la Lodigiani Calcio ha anche un numero di telefono (pensate un po...), che è 06 2072330. Se avete ancora dubbi se la Lodigiani gioca Sabato o Domenica leggete se ci sono eventuali variazioni dal sito della Lega Calcio di serie C sulla sezione Comunicati Ufficiali (www.lega-calcio-serie-c.it) .
- Le riunioni ormai sono un evento straordinario, la prossima dovrebbe comunque essere la settimana prima di Lodigiani-Frosinone, si avviserà via messaggio, chissà che veniate.
-Possiamo pure chiedervi ancora articoli per questa fanzine, ma finora nessuno ce ne ha mai dato uno. La speranza è l’ultima a morire.
Voce in Capitolo, fanzine non sponsorizzata e non a scopo di lucro e fotocopiata in proprio.
Voce in Capitolo numero 47
Chiusa il 28/03/2003 alle ore 12:52