"Voce in Capitolo"numero 36

 

30 anni di Magia e Amore...... 1972-2002 Auguri Lodigiani Calcio

 


Una Lodigiani che migliora


Anche la dura prova di Catanzaro è stata superata, con una Lodigiani che non si è limitata a non prenderle, ma, come era nei programmi della vigilia, ha cercato di fare il colpaccio da 3 punti al Ceravolo, sorprendendo la retroguardia calabrese soprattutto in velocità. Buona la prova difensiva ad eccezione di Finetti che ha procurato il rigore a favore del Catanzaro, per fortuna andato ben oltre la traversa, senza scordare che, sempre per colpa di Finetti, La Lodigiani ha preso contro il rigore che è coinciso con l’unica sconfitta patita dalla Lodigiani ad Anagni, ad opera della fortunata Igea Virtus. Questa Lodigiani però desta ancora non poche preoccupazioni. La prima è la solita difficoltà ad andare a rete, difficoltà che va superata perché non troveremo sempre dei portieri bucabili come il generosissimo portiere del Giugliano. Oggi, per questo atteso ritorno allo stadio Flaminio, abbiamo un avversario che non è certo tra i più irresistibili ma che presenta le sue pericolosità, stiamo parlando della Juve Gela, squadra che per quel poco che il campionato ha offerto, ha dimostrato alti e bassi. Oggi sicuramente verrà con l’intento di espugnare il Flaminio, però il compito non sarà facile, questa è una Lodigiani che con più convinzione potrebbe veramente puntare in alto.
Una notazione doverosa va fatta per la nostra squadra ed in particolare per il nostro Luzardi. La squadra per averci salutato a Catanzaro, dopo che in casa col Giugliano, dopo esserci sgolati per 90 minuti, il solo Sanetti si è girato per salutarci e ringraziarci. E’una cosa d’educazione, ogni giocatore, a fine partita, deve ringraziare i tifosi per il sostegno, che si vinca o che si perda. Splendida invece la risposta di Luzardi sulle righe del Corriere dello Sport ad uno dei tanti giornalisti che provocatoriamente ha puntato il dito sullo scarso pubblico della Lodigiani, dicendo che la Lodigiani ha i suoi ultrà che la seguono ovunque e che in particolare a Palma Campania abbiamo fatto un tifo splendido in sole 6 unità! Grazie Luca, è da questo che si capisce il rispetto del giocatore verso i propri sostenitori, indifferentemente dal fatto che siano tanti o pochi.
Il gruppo: per adesso ferve l’attività e non mancano di certo le idee, anche come tifo non stiamo andando male. Speriamo solo di non incorrere in contrasti inutili e controproducenti. Il bello del nostro gruppo è proprio che vi si trovano persone diverse e di tutti i tipi, dagli alternativi alle persone più normali, tutte unite per un solo scopo: far crescere questa curva nonostante le difficoltà che presenta la complicatissima Causa Lodigiani! Ora ci aspettano 2 trasferte impegnative: l’infrasettimanale di Santa Maria Capua Vetere, come recupero della prima giornata di campionato. E poi si va in Puglia, a Brindisi, trasferta abbastanza lontana ma non per questo inaccessibile, che molto ci dirà sulle vere potenzialità di questa Lodigiani.
Continuate, pertanto, vecchia guardia (poca) e nuova guardia (tanta, ma meglio così) a sintonizzarvi sulle nostre frequenze, non ve ne pentirete perché siamo veramente in buona forma!

Stefano-Ultrà Lodigiani


Meditate gente


Eh si, bisogna proprio dirlo, più andiamo avanti e più le curve degli stadi italiani si stanno imborghesendo. Una volta in curva si veniva vestiti alla meno peggio proprio perché si sapeva che i vari lanci di oggetti, le torce, i fumogeni, la pioggia, portavano dei rischi (eh si miei cari, perché una volta la copertura negli stadi era riservata solo alle tribune da papponi). Le bandiere e le sciarpe erano fatte a mano, con la stoffa e la lana comprata in merceria e poi fatte cucire dalla nonna. Non si guardava magari molto all’estetica, fantastico lo sciarpone giallorosso alla “Tomas Milian“o i ”pizzettoni” a spicchi alla Andy Capp. Le trasferte erano effettuate con due lire ( a proposito, quanto ci manchi vecchia e cara moneta), anche se bisogna dire che c’erano i treni speciali; il biglietto dello stadio il più delle volte non si faceva, architettando le varie pratiche da”Portoghesi”; ora davanti alle agenzie e ai botteghini trovi file chilometriche, tutti pronti a pagare cifre salatissime per avere in mano i preziosi tagliandi. Un’altra cosa più genuina erano gli striscioni dei vari gruppi, i quali ne avevano generalmente due, uno da casa ed uno da trasferta, non come ora che ogni gruppo ogni anno ne ha uno nuovo e una vasta scelta (4-5) da poter appendere. Un altro fattore che è cambiato sono i colori sociali: ora nelle bandiere, negli stendardi e nelle sciarpe sembra quasi d’obbligo aggiungere colori estranei alla propria squadra o ancora peggio eliminare completamente dal materiale i veri colori delle rispettive società. Per quanto mi riguarda sono rimasto scioccato lo scorso anno ad Ascoli quando tra tutti i tifosi che sventolavano i loro vessilli c’era chi aveva un bandierone con al centro i colori bianconeri (veri colori della squadra picena) e ai lati era completamente fucsia! Ora mi spiegate che cosa cazzo c’entra quel colore con l’Ascoli? Ve lo spiego io: si chiama protagonismo, il voler apparire a tutti i costi distinguendosi dalla massa; oppure la mania dello stendardo (quasi sempre con colori e simboli totalmente fuori luogo, che non ci azzeccano assolutamente nulla, però adesso si dice che fanno”distinzione”...mah!): Un esempio su tutti è “Lorenzo Ovunque”degli Juventini; beh, vedete, questo esibizionista lo vorrei incontrare per dirgli se mi può far capire dove sia il messaggio d’incoraggiamento verso i propri colori. Ora guardare una sciarpata non fa più effetto come una volta dove si vedeva veramente un mare tutto uguale di fronte; splendide quelle dei blucerchiati ancora oggi. Per non parlare dei gruppi che con la favola della mentalità ultras (frase inventata da “Superschifo”) hanno aperto i negozi, monopolizzato curve, avviato radio; e non mi stupirei se qualche direttivo in Italia decidesse di quotarsi in borsa, anche se bisogna ammettere che non tutti i gruppi la pensano così. Chi ancora ha degli ideali senza fine di lucro sono quelle curve di sinistra ( e per ammetterlo uno che la pensa in tutt’altro modo ce ne vuole) che ancora non sono cadute in questa trappola. Altro punto è la politica: anche se i primi ultrà sono nati con la politica nel gruppo (Ultras Granata e Brigate Gialloblu su tutti) ora mi sembra che si stia un po esagerando; secondo me una delle poche tifoserie che unisce l’uno e l’altro sono i Bergamaschi, dove, pur professandosi comunisti, allo stadio tifano solo per la “Dea”. Discorso completamente diverso per Varesotti e Livornesi dove farebbero molto meglio a stare rispettivamente nelle loro sezioni e nei loro centri sociali invece di andare allo stadio. Chiudo citando un vecchio striscione dei Napoletani (alla faccia di chi li schifa tanto): “Il denaro è l’ignoranza hanno rovinato il nostro piccolo mondo: cercasi coerenza”. Parola per parola tutto vero, tutto profondamente vero, purtroppo!

Vocione- Ultrà Lodigiani


Politica negli stadi? Adesso basta!


Molte volte, quando noi appassionati di movimento ultras osserviamo delle fototifo, ci rendiamo subito conto della tendenza politica di quella tifoseria in base ai simboli sugli stendardi e dallo stile che adottano. Questa ormai è la situazione del movimento Ultrà in Italia, ovvero che ormai il 90%dei gruppi sono politicizzati.
Fortunatamente io faccio parte di quel 10%, ovvero di un gruppo di quelli cosiddetti apolitici, nel quale l’unica politica è seguire con passione la propria squadra.
E’da considerare però che la politica negli stadi c’è sempre stata sin dall’inizio del movimento, per citare un esempio“Fedayn Roma” agli albori della propria nascita all’inizio degli anni’70 erano marcatamente di sinistra, mentre, per fare un esempio, a contrapporsi, ci sono stati gruppi come le Brigate Gialloblu del Verona, decisamente di destra. Con questi 2 nomi ho solamente voluto fare un esempio citanto due gruppi noti anche a chi non segue approfonditamente il movimento ultras. 
Oggi, per quanto riguarda la sinistra, gruppi che fanno marcatamente politica sono Livornesi, Pisani, Ternani, Atalantini, Empolesi, Anconetani, Modenesi, Veneziani ecc.; Per quanto riguarda la destra, invece, tifoserie più conosciute e politicizzate sono: Varesotti, Veronesi (già citati), Piacentini, Laziali (la maggioranza), Triestini, Interisti, Juventini, Palermitani ecc, e anche alla Roma sta prevalendo una tendenza destroide.
In finale, dovendo dare un parere personale, penso che politicizzare una tifoseria sia una cosa sbagliata perché lo sport, e il calcio soprattutto,, è formato da sani principi (anche se il calcio moderno....) Mentre la politica è un mondo di avvoltoi che pensano soprattutto ai loro interessi, mentre, una tifoseria, a differenza, deve racchiudere un ideale comune a tutti quelli che vogliono tifare la propria squadra.
C’è anche un discorso di democrazia a riguardo, vi spiego perché: io sono tifoso della squadra per giusto, voglio andare a vedere la partita col gruppo ultras della mia città, però vengo a sapere che quel gruppo è politicamente schierato mentre io magari la penso in maniera opposta.
La morale è: per quale motivo mi deve essere negata la gioia di poter seguire la mia squadra solo per degli squallidi motivi politici?
A VOI LA RISPOSTA!

Lorenzo-Ultrà Lodigiani

Lodigiani-Perugia 92/3, quando anche il tifo da noi era politicizzato. Da notare nomi e simboli marcatamente di destra.


C’è una matta che da anni è nel giro degli Ultrà Lodigiani, ma lei è ignara di tutto...il suo nome è


Maria Luisa!


Maria Luisa, 24 anni, di Latina, è entrata da anni nel vortice degli Ultrà Lodigiani! Una matta senza precedenti che ha girato 4 nomi negli Ultrà Lodigiani: me, l’ex TdM, Cerveteri e Lorenzo, ma molti altri ne sono stati e ne sono a conoscenza.
La storia di Maria Luisa inizia nell’autunno/inverno del’99, ed io ero a Perugia. Condividevo il mio appartamento di studente universitario con Diego di Latina, ai più noto come il Fagiano, altro inconsapevole mito della saga Lodigiani. Ecco che, un bel giorno, dal nulla, a Diego arriva una lettera dalla sua città natale. E’una lettera d’amore scritta da una certa Maria Luisa. Il nostro Fagiano è sorpreso, si chiede chi sia, ma è la lettera a spiegargli tutto, e con una grammatica tra le più scorrette, viene spiegato che i due piccioncini si sono incontrati una volta a casa di un’amica in comune, 4 anni prima (nel 1995!!), E che lei non si era mai scordata del suo sorriso e dei suoi occhi. Una bella storia d’amore, non c’è che dire! Ma per il Fagiano è l’inizio della fine! Nonostante fosse schifato da quella lettera piena d’ignoranza e di strafalcioni grammaticali, tornato a Latina, incontrerà Maria Luisa, ma ne sarà talmente disgustato che cercherà di chiuderci in tutte le maniere. Ma nel frattempo il Fagiano aveva fatto un’altro terribile errore: lasciargli il numero di telefono! Da qui iniziarono a seguire centinaia di squilletti giornalieri, messaggi spastici e nella nostra cassetta della posta continuavano ad arrivare continue lettere di Maria Luisa che nel frattempo si è data ad assurde poesie d’amore, condite a più non posso di errori da seconda elementare! E qua entrano in gioco gli Ultrà Lodigiani, io sono il primo ad entrare nel ciclone Maria Luisa! Offro aiuto al fagiano e la chiamo dal mio numero (che errore)dicendo che ho acquistato una scheda TIM da un ragazzo di Latina (il fagiano) in quanto quel numero mi sarebbe servito per lavoro e se per favore la facesse finita di mandare squilli e messaggi a ripetizione! Lei all’inizio non ci credette, poi ne fu convinta. Sembrò la liberazione da tutto! E invece no! Cominciai a ricevere squilli a più non posso da Maria Luisa, oltre 100 al giorno, messaggi vari di un’ignoranza unica, ai quali all’inizio rispondevo pure per non stranirla, ma alla fine non ce la facevo più! Ciliegina sulla torta: un “Stefano ti amo”lasciato sulla mia segreteria detto con una tale suspense in stile “Via col Vento”, senza che questa persona mi abbia mai visto né, in pratica, parlato mai per telefono! La cosa andava avanti da settimane, fui costretto a togliere la suoneria dal telefonino, il Fagiano mi pigliava per il culo perché adesso la croce era passata da lui a me (bella riconoscenza!). Ed ecco che a questo punto entra il secondo personaggio Lodigiani in scena, il Tocco di Merda! Ma quello era un TdM fomentatissimo, in pieno periodo di forma non solo a livello Lodigiani ma anche in tutto il suo contorno...all’inizio mi limitai a raccontargli di Maria Luisa, lui iniziò a fargli degli squilli soltanto per conoscerla...da subito al TdM la cosa non convinse, ma nella remota speranza che potesse svoltarci qualcosa continuò a sentirla dal suo telefonino “di servizio”(l’ormai leggendaria Linea Segreta). E fu così che un giorno il TdM andò a Latina per incontrare sta matta...e ne ebbe un’impressione ancora più brutta di quella che ebbe il Fagiano....una tipa piena di Forfora, capelli grassi, un po cicciottella, occhiali fondo di bottiglia, denti storti, fatica a parlare correttamente in italiano (ma fidatevi che una persona che scrive così è difficile che parli meglio!)...il TdM andò ovviamente in bianco e inutile dire che non si diverti in quanto Maria Luisa lo portò ad una partita di quartiere in cui giocava il fratello...la cronaca della giornata fu seguita in diretta telefonica da Perugia da me e dal Fagiano che stavamo buttandoci dalla finestra dalle risate! Il TdM se ne andò da Latina con spirito di vendetta, e l’occasione la presi al balzo io quando chiesi all’ex TdM di liberarmi di Maria Luisa, in qualunque modo! Va detta una cosa: quando il TdM conobbe Maria Luisa telefonicamente, si spacciò per mio cugino, e la cosa giocò poi a mio facore. Oltre al suo telefono di servizio, il TdM aveva un’altra scheda con la quale si spacciò per mio fratello (mai avuto fratelli in vita mia....)...con questa scheda il TdM disse a Maria Luisa che io, disperato e in crisi d’amore per lei, avevo fatto un incidente d’auto a folle velocità ed ero in coma e in fin di vita (se ci penso ancora mi sto grattando....), E la colpa, non si sa come, era solo di Maria Luisa, tanto che “mio fratello”gli disse”Non farti vedere, nostra madre è furiosa con te e ti ammazzerebbe!”. Ma il bello è che la nostra matta ci credeva ciecamente a questa stronzata! Una volta, il TdM, per essere più convincente, mando un messaggio del genere a Maria Luisa con scritto”Sono all’autogrill e sto venendo da te, pagherai per aver fatto quello che hai fatto a Stefano”! Roba che da Roma a Latina non esistono Autogrill, ma la cosa ebbe senz’altro successo! Maria Luisa rispose “No, ti prego, sparirò per sempre dalla vostra vita”, e il TdM:”E lascia perdere anche mio cugino, nemmeno lui può vederti, stai attenta!”, Questo per liberarsi per sempre di Maria Luisa anche sull’altra scheda! Era finita! Non mi arrivò più uno squillo da Maria Luisa! Solo una volta ne ricevetti uno e avvertii subito il TdM, che dal numero di”Mio fratello” gli scrisse: “come osi profanare la memoria di Stefano?”, E da quel momento me ne liberai! Solo quando cambiai scheda richiamai Maria Luisa facendogli versi del tipo”Uhhhhhh, sono l’anima di Stefano!!”, Ed oramai ha capito, per fortuna, di essere stata raggirata. Era l’Aprile del 2000, l’incubo Maria Luisa dopo 3 mesi, per me, era finito. Estate 2000. Cerveteri apprende la storia di Maria Luisa e, per curiosità, vuole conoscerla. Gli squilla e senza parafrasare, come è nel suo stile, gli dice che la vuole conoscere...Maria Luisa inizia a perseguitare il Cerveteri di messaggi e di squilli, e, proprio in quel periodo, Cerveteri si trova donna, ma il Cerveteri sarà quello che meglio se la caverà mandandola cortesemente a fare in culo, dicendomi:”Ao, ma ndo l’avete tirata fori sta matta?”. Nel frattempo Maria Luisa resuscita ed il TdM, con un’altra scheda, scoprirà il nuovo numero di Maria Luisa all’inizio del 2001, numero datogli dal padre di Maria Luisa, in quanto questo sant’uomo aveva ereditato il vecchio numero della figlia (a proposito, Maria Luisa è sempre andata in giro dicendo di essere orfana di entrambi i genitori, cosa non vera). Quindi siamo nel 2001 che Maria Luisa non è ancora uscita dal gioco degli Ultrà Lodigiani. Diverse volte l’abbiamo purgata in trasferta. Infine, nell’Agosto del 2002, ecco che entra in gioco Lorenzo, che aveva parlato già qualche volta con Maria Luisa durante le nostre purghe! Va detto che, quando diedi, a Rimini, il numero a Lorenzo, non so come feci a trattenermi dalle risate! Lorenzo inizia a squillargli, lei risponde dicendo di essere fidanzata (a Lorenzo dissi subito che non era vero niente), però tutto sommato si viaggia alla media di soli 10 squilli al giorno...pensavo, tra me e me:”Non esiste più la Maria Luisa di una volta....”. Ma non era così....gli squilli, le telefonate e i messaggi durano ancora adesso, con Lorenzo che però si è ben reso conto con quale personaggio ha a che fare! E il bello è che Maria Luisa ha iniziato a mandare anche messaggi spinti al nostro Lorenzo, letti personalmente, senza che questa l’abbia mai visto una volta! Ed ecco che negli ultimi giorni riappare Cerveteri che richiama Maria Luisa dal nulla, per andarla a trovare insieme a Lorenzo e combinarci magari qualcosa. Da notare che Maria Luisa neanche si ricorda che Cerveteri l’aveva mandata affanculo 2 anni prima, ma il bello è proprio questo. Sabato scorso, Lorenzo e Cerveteri, prima di Catanzaro, sbroccano e decidono di andare a trovare Maria Luisa a Latina, su invito di lei. Maria Luisa non si presenterà all’appuntamento facendo viaggiare a vuoto i 2, bombardando solo dopo i 2 di messaggini di scuse. La storia sembra finire qua, ma chissà se è così.
Vado da tempo a dire in giro che, in genere, nella vita, le persone normali se ne vanno e i matti restano; nel caso di Maria Luisa è proprio così, credo che ne sentiremo parlare a lungo...se volete il suo numero tutti noi siamo felici di darvelo, ma poi non ditemi che non vi ho avvertito...
Ho raccontato questa storia perché, anche se non riguarda la Lodigiani Calcio, parla dell’universo che circonda il mondo degli Ultrà Lodigiani, universo che non si ferma solo alle partite di pallone ma anche a tutto ciò che è di contorno nella nostra vita!

Stefano-Ultrà Lodigiani


I Residui…della Mentalità Ultrà(s)


Mentalità Ultras. Questa parola anzi…due…sempre e troppo spesso sulla bocca di tutti. Spesso usata a sproposito, spesso da chi di Ultras non ha proprio niente. Troppi gruppi o persone ne proclamano la propria legittimità ma sono i primi a cadere sulla tesi. Forse non sarò io il simbolo “dell'etica ultras” per dire “guarda che mentalità!”- “che caduta di stile”-, ma credo di sapere cosa significa e cosa vuole comunicare il movimento Ultras (per la dicitura molti me ne vorranno). Ultras significa voler sacrificarsi per la propria squadra, seguirla ovunque, cantare per 90 (e dico 90!) minuti ed essere pronti a difendere i propri colori ad ogni costo anche con scontri leali e a mani nude (senza infamate). Appunto. Le infamate. Uno dei capitoli primordiali riguardo la mentalità. Da troppi anni ci si presentano davanti agli occhi scene e resoconti riportati dai mass-media (oh, sempre prontissimi e avvinghiati come non mai per diffamarci!) dove lame e vigliaccate le fanno da padrone. Purtroppo anche in tifoserie di lungo corso e di grande tradizione il fenomeno…-non so più come chiamarlo- è andato divulgandosi. Esempi lampanti sono la morte di Antonino Currò, provocata dai Catanesi (da definire Ultras?) o volendo scavare episodi “epici” possiamo affermare che la morte di De Falchi è stato e probabilmente sarà uno dei grandi esempi di scelleratezza. Forse essere supporters di una grande squadra e sostenitore di una grande città non fa necessariamente rima con essere Ultrà(s)! Noi, essendo schiacciati da squadroni e grandi curve (anche se oramai non più tanto) vedendo il fenomeno “Curva Sud” o “Curva Nord” come esplosivo, siamo sempre qua, anche in 9, in 6 (alla faccia del Corriere dello Sport e dell'articolo diffamatorio, onore a capitan Luzardi!!) per dimostrare che questo “ideale” che va estinguendosi esiste ancora e continuerà, si spera, a perseverare nelle curve. Sarà difficile.

Daniele-Ultrà Lodigiani


Tifosi ospiti: i Gelesi

 

Quasi sconosciuta a noi questa tifoseria. Per quel poco che ne sappiamo attualmente il gruppo trainante Indians 1991 ha attualmente sospeso la propria attività a causa di alcune diffide piovute nel gruppo. Non ne sappiamo tantissimo, ma comunque ogni tanto è da segnalare qualche loro apparizione in trasferta, ma alquanto rara a causa della loro svantaggiosissima posizione geografica, completamente malcollegata. Non sappiamo se oggi saranno presenti e null’altro sappiamo su di loro.


L’ultima partita in casa
Noi: siamo circa 30 che non mollano mai. Discreto tifo con cori a tratti potenti e ottima goliardia che non fa mai male."Folcroristico" il "Kiss me Licia" rivolto ai Giuglianesi. Avanti così. Questa è la strada giusta! 
Giuglianesi: si presentano in 3 o in 4(...) con lo striscione Brigata Boys... e a parte quello non si notano affatto. Sempre seduti e cori zero. Sinceramente ci si aspettava di più sia numericamente(distanza breve) che qualitativamente!

Daniele-Ultrà Lodigiani


Comunicazioni


-Sono due le trasferte che si organizzano nei prossimi 7 giorni: Mercoledì 9 si va a Santa Maria Capua Vetere per il recupero della prima giornata, ancora non sappiamo se si giochi a Santa Maria Capua Vetere o in un altro campo campano. Inoltre si organizza la trasferta di Brindisi di Domenica 13, con la serie A in sosta, quindi niente scuse. Per la prima trasferta chiamate Cerveteri (340/*******), per la seconda sia Cerveteri che Stefano (348/*******).
-Continuate così nel mandare articoli per la fanzine, già questo numero è bello e completo grazie alla collaborazione di tutti.
-Le riunioni degli Ultrà Lodigiani cambiano sede. La prossima sarà alla Birreria Marconi a Santa Maria Maggiore, con appuntamento al McDonald della stazione. Non sappiamo ancora se saremo di riunione la prossima settimana, avvertiremo semmai via sms.


Trasferte flash


29/9/2002 Catanzaro: trasferta effettuata in auto da 4 membri degli Ultrà Lodigiani. Viaggio veloce e presenza tranquilla. Sventoliamo le bandiere per 90 minuti. Catanzaresi abbastanza deludenti con il solo striscione UC da trasferta più Massimo da trasferta. Si salvano come tifo ma rispetto al loro potenziale cantano in pochi. Saluto della squadra rivolto a noi a fine partita.
Racconto completo della trasferta su www.ultralodigiani.org


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Voce in Capitolo numero 36
Chiusa il 03/10/2002 alle ore 11:43