Al termine della nostra avventura ad Euro 2004 vorrei trarre delle conclusioni sul nuovo modo di tifare Italia che si è imposto con la sigla Ultras Italia, che poi non è altro che l'esporre dei tricolori col nome della propria città di provenienza.
Credo che, avendo visto da vicino questi ragazzi, posso dare un mio giudizio personale visto che, per chi non lo sapesse, fummo noi Official Fans Lodigiani i promotori del tifo della nazionale a Francia '98. Allora il progetto fallì, e ognuno andò per conto proprio al seguito della nazionale. Ora, di recente, è nato il fenomeno Ultras Italia. Fenomeno nato, a mia modesta opinione, grazie ai ragazzi di Casarano e di Angri. I ragazzi di Angri, col loro tricolore, li ricordo già presenti a Francia '98. I Casarenesi, anche se hanno fatto da relaqtivamente poco il proprio tricolore, vantano la più lunga e costante tradizione al seguito dell'Italia...chi non ricorda il loro CUSP Casarano in tour negli Stati Uniti per i Mondiali '94? O col loro immenso striscione tra i pochissimi presenti in Corea agli ultimi mondiali 2002.
A loro va il merito di aver lanciato il progetto. Di seguito si sono avvicinate altre realtà al tifo della nazionale: molti ragazzi dalle più svariate parti del nord est, e alcuni ragazzi dell'area campana, come Nocera, Torre del Grecio, San Giorgio a Cremano. A tutti questi va reso onore al merito per aver provato, con alterni successi a seguire l'Italia un po ovunque, anche se, personalmente, non condivido alcune cose; quindi, i miei "contro" che sto per fare, sono da ritenersi a carattere personale, anche se so che c'è chi la pensa come me.
Innanzi tutto credo che ci sia un po troppa esasperazione nel dover a tutti i costi mettere i tricolori e non gli stendardi dei gruppi...sono d'accordo che per problemi di spazio al massimo ogni gruppo può avere uno stendardo, ma non sono d'accordo sul mettere solo i tricolori. Mi spiego meglio: tradizionalmente, il movimento ultras nasce al seguito del club, e prima che col club, l'ultras si identifica col proprio gruppo, e basta. E' normale che, pur in un contesto nazionale, questo forte senso di appartenenza si debba contraddistinguere anche al seguito della nazionale. Inoltre vorrei ricordare che, il tifo della nazionale, nasce e si evolve con i gruppi ultras dei singoli club al seguito, gruppi che superano le loro rivalità e appendono tranquillamente le proprie pezze. Qualcuno potrebbe obiettare che portare lo striscione di un gruppo è esibizionismo. Posso contro obiettare che è esibizionismo portare anche il tricolore col nome della propria città. Allora perché non portare solo tricolori senza scritte per essere veramente uniti? Il problema comunque non è quello: il problema è che, secondo me, chiunque deve essere libero di portare lo stendardo (non lo striscione) del gruppo o il tricolore. Per esempio, noi della Lodigiani, che siamo pur sempre una minoranza, non ci potremmo mai sentire rappresentati da uno stendardo tricolore con scritto "Roma" e che potrebbe portare chiunque. E così credo che il problema si porga anche in altri casi...per esempio andate a dire a Zeppettone che non deve portare il suo omonimo striscione e vediamo cosa ne pensa...
Inoltre mi sembra che questa esasperazione nel portare il tricolore sia dovuta ad una eccessiva imitazione del tifo inglese e di tutte quelle tifoserie che non portano altro che le bandiere nazionali con scritte le zone di provenienza (anche se per esempio quelli dell'Everton non scrivono, sulla croce di S. Andrea, Liverpool, ma Everton FC). Un giusto equilibrio lo hanno tifoserie come tedeschi e austriaci: portano sia le bandiere nazionali sia striscioni o stendardi dei loro gruppi ultras, senza una eccessiva esasperazione.
Il problema del tifo italiano non risiede nel portare un tricolore al posto di uno stendardo, ma come si è visto il problema è la compattezza: chi segue l'Italia, eccetto i ragazzi ultras, comunque pochi, non ha la minima intenzione di cantare se non quando gli gira, e il risultato è che siamo tra le peggiori tifoserie al seguito della propria nazionale. Il seguito, pur migliorato, è comunque poco. Ad Italia - Bulgaria troppo pochi gli Italiani per una partita decisiva, molti nel settore erano Portoghesi, la compattezza un'utopia.
Ultima critica, e qua vado proprio sugli Ultras Italia, è che mi sembra che in molti, nel seguire la nazionale, non facciano altro che politica: ritengo fuori luogo sia le braccia tese all'inno sia cori ridicoli come "Camerata Buffon". Credo che se si vuole veramente avviare un progetto Ultras Italia, innanzi tutto, vada esclusa completamente la politica, altrimenti ogni sforzo di unità e di ingrandire le fila potrebbe risultare vano. Poi sono scelte che spettano a loro in quanto sono loro che seguono sempre l'Italia, quindi, il mio, rimane un personale punto di vista, ma, facendo parte di un gruppo apolitico, non posso non pensarla così.
Comunque, infine, onore agli Ultras Italia, perché hanno, ad ogni modo, creato qualcosa che prima non c'era, e se, prima o poi, il seguito della nazionale diventerà decente, questo lo si dovrà soprattutto a loro. Grazie a loro intanto si sta creando un tifo di stampo ultras molto più continuo rispetto ad una volta, grazie a loro l'intero settore rimane in piedi. Nel bene o male, portano avanti un grande lavoro nell'ombra: nessun giornale parla di loro, nessun telecronista li menziona; eppure, senza di loro, saremmo ancora più ridicoli di quello che, al seguito della nazionale, siamo sempre stati.