Official Fans Lodigiani in tour-ovunque con l'Italia

Diario di Bordo

MONDIALI DI FRANCIA

 

DIARIO SEMISERIO DI 2 ACCATTONI A SPASSO PER LA FRANCIA 

Non e’ facile presentare in poche parole questa specie di diario. La nostra prima intenzione, comunque, e quella di rendere tutti partecipi del nostro viaggio al seguito dell’Italia. Secondo scopo e’,invece,quella di far capire che ,se c’e buona volontà ,gli ultras possono seguire benissimo 1’Ita1ia.L’importante e sapersi organizzare, sempre. In una specie di diario come questo in una fanzine come questa ci si può poi anche chiedere perche non abbiamo parlato solo delle partite, ma anche dei giorni normali, dai più divertenti ai più noiosi. Semplice: per noi ultras non vuol dire seguire solo la partita con tutte le cose connesse, ma anche divertimento che spesso non c’entra niente con lo stadio. Ed è questo il bello dell’essere ultras; perché se noi non fossimo andati in Francia a fare gli ultras non ci saremmo mai divertiti cosi e non avremmo conosciuto tanta di quella gente come quella che abbiamo conosciuto li. Insomma, stiamo cercando cosi. di sfatare molti luoghi comuni, tipo quello che 1’ultras vive solo di stadio e violenza e quello che un ultras non può seguire la nazionale. Fatte queste premesse possiamo solo sperare che il nostro racconto non vi annoi, ma anzi vi possa far capire al meglio come abbiamo passato le giornate anche senza partite. Adesso vi lasciamo alla lettura, con un ultimo avvertimento: non prendete sul serio molte delle cazzate scritte, messe li tanto per movimentare la cosa(tanto le cazzate e le cose vere le saprete riconoscere). 


OFFICIAL FANS LODIGIANI-UNICO GRUPPO SEMPRE PRESENTE IN FRANCIA AL SEGUITO DELL’ITALIA! 


9 GIUGNO 1998 


Come avevamo detto(e poi naturalmente fatto)siamo partiti per la Francia al seguito della nostra nazionale. Ufficialmente siamo partiti da Ladispoli con la macchina(targata Roma per intenderci)e le bandiere sudiste(che prima di Bossi si chiamavano tricolori)alle ore 10.I1 viaggio trascorre tranquillamente, il che e di buon auspicio. Più salivamo lo stivale e più la gente, vedendo le bandiere e la macchina targata Roma, capiva dove stavamo andando tant’è vero che molti, camionisti di stampo sudista in prevalenza, ci salutavano suonandoci col clacson o lampeggiandoci. L’asfalto piano piano se ne va ascoltando le cassette dei vari 883 (tutte)Prozac, Zero, Baglioni, Venditti ecc.e sostando, per dire la verità non troppo frequentemente, nei vari autogrill, dove abbiamo lasciato ovunque un nostro volantino premonitore. La nostra prima destinazione è Torino, grazie all’ospitalità di alcuni parenti(sponda Ladispoli). ll viaggio e stato tutto sommato veloce, e per raggiungere Torino abbiamo impiegato 9 ore. La serata se ne va con una bella cenetta, una lunga chiacchierata con Zio Giovanni e una visita di Torino guidata da una cugina, dove abbiamo potuto riscontrare tutte le differenze tra Roma e il capoluogo sabaudo. Da notare la mancanza assoluta di coatti(tema di grande approfondimento con la cugina Antonella)e soprattutto il poco caos presente nella città. A letto alle 2:00 e buonanotte a tutti! 


10 GIUGNO 


Svegliataccia alle 8:00(6 ore di sonno, che merda!!),comunque non volentieri ci apprestiamo a partire. Alle 10:00 già in marcia. I1 tempo brutto non può che presagire un viaggio di merda. Cosi è. Dopo aver appeso 1’ennesimo volantino ad un autogrill di Susa, si cambiano le valute(1 franco=300 £).Come entriamo in Francia, oltre al paesaggio squallido, sbagliamo subito strada, e non essendoci più il modo di tornare sulla superstrada ci siamo fatti contromano un’intera corsia di decelerazione(quella da cui eravamo usciti, roba da arresto!),con conseguente maledizione di un autista francese. Altra difficoltà è stata il cambio di segnaletica(in Francia cartello blu=autostrada,verde=strada statale, il contrario dell’Italia),comunque,anche passando per una strada assurda, resa ancora peggio dalla fitta pioggia, riusciamo a raggiungere Lione e da lì riprendere 1’autostrada.A causa del tempo maledetto siamo stati costretti a ritirare spesso le ”sudiste”dai finestrini, e solo da Clermont-Ferrand la pioggia si e placata, anche se le nubi e il freddo cane persistevano(entrati in Francia in T-shirt per passare al maglione con grande rimpianto per non esserci portati un cappotto).A1 casello di Clermont grazie a: 1)manovra errata dell’autista(Stefano);2)macchina targata Roma; 3)bandiere”sudiste”attaccate,veniamo fermati dalla Gendarmerie e dopo un’ infinita esibizione di documenti, prova del palloncino e cazzi vari, ci viene fatta a entrambi una multa per mancanza della”cinture” che nessuno si incula in Italia ma che in Francia mettono tutti),con multa di 150F a testa + altri 150F per 1’autista per la manovra(roba che in Italia i carabinieri nemmeno 1’avrebbero vista).A nulla sono valse le nostre scuse, riprendiamo il cammino con le”cintures”bene in vi sta di cui una con la presa scassata(Ladispoli)che e stata fissata sotto al culo, per evitare una ulteriore perdita di budget. Pagamento della multa immediato. Dopo un viaggio interminabile, con gli.ultimi l20 km di.statale(non per. tirchieria ma perché unica strada possibile)arriviamo alle 24:00 al nostro QG (Quartier Generale)a Tours, cittadina della Loira 200 Km a nord sud ovest di Parigi e a 350 a nord di Bordeaux. L’alloggio e in una specie di castello alle porte di Tours, ottenuto tramite scambio casa(fatto con la casa di Mentana) con conseguente sfratto dei genitori(Stefano)costretti a venire a forza(generalmente succede il contrario) col Casamonica (Mercedes).Essendo arrivati un giorno prima ci guidano loro alla casa. Arrivati al castello notiamo la differenza coi nostri appartamenti. Dopo una cena all’una di notte arriviamo nelle nostre camere per non addormentarci prima delle 3:OO. I1 giorno successivo ci  attende per fare altri 400 km per raggiungere Bordeaux, destinazione Italia-Cile.


11 GIUGNO 


Sveglia alle 9:00, colazione in fretta e alle 10:00 già pronti a partire per Bordeaux, stadio Lescure, Italia-Cile. Per motivi di budget, nonostante la distanza(quasi 400 Km)si sceglie la strada statale. Macchina come sempre provvista di”sudiste”,tamburo e striscioni. Arriviamo in citta alle 14, ma vista la grande precisione segnaletica dei Francesi solo dopo mezzora abbiamo trovato una specie di sistemazione per la macchina. Da lì per raggiungere lo stadio abbiamo dovuto prendere il pullman di linea naturalmente”gratuit”. Allo stadio arriviamo alle 15:35 circa e vi possiamo garantire che tra la folla e la difficoltà a trovare gli ingressi c’era un casino della Madonna. Comunque già da fuori il rapporto numerico tra Italiani e Cileni era di 10 a 1 a loro favore. lnfatti, entrati allo stadio, abbiamo avuto conferma di quanto visto fuori, e nel nostro anello(quello inferiore)non vi era quasi traccia di Italiani. Proviamo timidamente ad appendere lo striscione, ma il balcone e troppo umido, lo scotch non attacca ed e tutto inutile. Notiamo pero un nutrito gruppo di Italiani nell’anello superiore e per questo decidiamo di scavalcare li(da notare che la tariffa dell’anello superiore era più alta), aiutati dai nostri connazionali. Tra il nostro gruppetto di Italiani(il più folto in tutto lo stadio)grande prevalenza di parrucconi e visi dipinti, vecchi e gente incravattata, senza contare i 20000 Cileni(tanti venuti anche dal Cile)e i vari spettatori neutrali presenti (Francesi, Giapponesi, Inglesi e Marocchini).Da qui comprendiamo tutta la difficoltà per fare un gruppo ultras per la nazionale, difficoltà riscontrabile soprattutto nel rintracciare i biglietti e dagli ostacoli posti dalla federazione. Tornando a noi, una volta saliti, non avendo posto per lo striscione lo mettiamo di prepotenza sopra uno dei tanti tricolori, senza però avere reclami. Partono i primi cori, quelli classici made in zingari, che noi, con un pò di buona volontà, proviamo a seguire suonando il tamburo e cantando. Dopo un pò nell’anello inferiore notiamo i Sangrini che tenevano in mano il loro striscione(Ultras)e li invitiamo tutti (erano 7)a salire con noi e tutti accettano di buon grado e con un secondo atto di prepotenza facciamo mettere il loro striscione accanto al nostro coprendo altri stracci. All’inizio della partita unici gruppi presenti OFFICIAL FANS LODIGIANI e ULTRAS CASTEL DI SANGRO. Durante gli inni alziamo un bandierone portato dai Sangrini (con dipinto uno scudetto dell’Italia) che però i vecchi ci abbassano subito. Da notare che ad inizio partita a tutti pesava il culo e la gente si è messa a sedere e solo noi ed i Sangrini proviamo a rimanere in piedi, ma vi sta la nostra estrema minoranza di fronte a tanta gente petulante ci siamo dovuti arrendere in fretta; così, in un clima innaturale, con la gente seduta, tifoserie mischiate, clima pacifico, freddo, pioggia, partita squallida, il tempo passava nello scoglionamento più totale. Unici in piedi in tutto lo stadio erano circa 50 ultra Cileni, che cantavano dietro lo striscione. Si è intravista una bandiera Inglese, uno stendardo Leeds United e anche una bandiera Marocchina(!).Sequenza dei gol: prima Vieri, poi doppio Salas e infine Baggio su rigore inesistente regalatoci dal generosissimo arbitro. Quando ha incominciato a piovere(praticamente da subito)ci siamo coperti col bandierone dei Sangrini e a quel punto della partita non ce n’è fregato più un cazzo, dato che avevamo anche gli occhi coperti dal bandierone mentre i Sangrini si arrangiavano in qualche modo. Noi, per protesta, vista la pochezza della cosa, abbiamo deciso di non continuare a tifare(dopo una nostra brevissima consultazione(i soliti 2)),oltre ovviamente a non suonare più il tamburo. A fine partita abbiamo fatto una breve ricognizione all’ interno dello stadio per vedere se fosse rimasto qualche”souvenir”,ma per non smerdarci coi Sangrini abbiamo dovuto rinunciare a malincuore ad un costume da bagno e ad un impermeabile che ci saremmo equamente divisi(Stefano=costume, Marco=impermeabile), anche se nei momenti di distrazione dei Sangrini siamo riusciti a prendere qualche giornale da portarci come souvenir in Italia. Alla fine i Sangrini, prima di lasciarci, riescono ad affibbiarci il loro bandierone che, considerato che avevamo 2 zaini strapieni, un mega tamburo e bandiere varie, ci ha indotto ad uno sforzo totale. Possiamo dire che lo strascico del bandierone, vista la notevole distanza dalla fermata del bus e la strada zeppa di fango, ha ripulito mezza Bordeaux, con Italiani, Cileni e Francesi che ci ridevano dietro, col bandierone che nel frattempo diventava sempre più umido e nero. Dopo esserci persi e aver portato il bandierone a spasso per Bordeaux come Gesù Cristo 1998 anni fa portava in giro per Gerusalemme la sua famosa croce, arriviamo alla fermata dopo quasi 10 Km di sana camminata (dopo Cosenza, Fermo, Avellino, Caltanissetta e Palermo tanto per citarne alcune, non temiamo più nulla).I1 bello viene quando entriamo dentro all’autobus col bandierone sporco e puzzolente e la gente, chissa com’e,stava agli estremi del bus. I1 viaggio per noi era gratis, anche se si pagava. Per non parlare di quando siamo scesi, che il bandierone si e impigliato e un francese, sbroccando che non riusciva a scendere con grande disgusto ci ha preso il bandierone e 1’ha buttato fuori, mentre intanto, tra i curiosi e la gente che non riusciva a salire, si era formata una grande folla di fronte alla salita del bus. A pochi metri dal parcheggio dopo una crisi di sconforto decidiamo di abbandonare il bandierone davanti ad una chiesa, ma con gran dignità e facendo 1’ultima figura di merda decidiamo di trascinarci fino alla macchina il bandierone. Solo alle 21 riusciamo a riprendere il nostro cammino per arrivare al QG, ma a mezzanotte inoltrata 1’autista vede la strada notevolmente restringersi e dopo aver ripensato ad alcune storie di gente che si è addormentata in rnacchina dopo aver visto dei cammelli attraversare la strada, decide di fermarsi per il sonno(alcool,droga o fatica per il bandierone?),quando mancavano pochi Km alla meta. Abbiamo dormito un paio d’ore coprendoci con lo striscione Fedelissimi portato in Francia solo in funzione di trapunta come gia usato in alcune trasferte della Lodigiani(vd Cosenza). Ripresa la guida si fa sosta benzina e il benzinaio di turno(Stefano)si accorge di aver buttato 10F di Super in un motore diesel. Però è semplice rimediare all’errore:basta fare il pieno di Diesel e spendere i soldi. Arriviamo alle 4:00 a casa per buttarci, non subito a dire la verità, a letto. 


12 GIUGNO 


Tanto per riprenderci ci siamo svegliati 8 a11e 12:30 con acciacchi vari. Alle 13 facciamo colazione e decidiamo all’unanimita di saltare il pranzo. In un clima di scoglionamento totale si cercano programmi per la giornata, anche se freddo e pioggia non consentono un granchè.Si opta quindi per vedere Paraguay-Bulgaria(partita di merda e inevitabile 0-0) e poi una capatina al centro di Tours che al primo impatto non è male, tant’è vero che decidiamo di tornarvici dopo cena (o pranzo, dipende dai punti di vista).La gente non è molta, e quasi tutte le Francesi che vediamo sono delle befane. Da notare che mentre giravano tutti con cappotti e controcappotti noi giravamo con felpa e maglione, visto che non avevamo previsto un clima cosi rigido. Come primo giorno a Tours abbiamo potuto constatare come anche le mutande lì siano care e che neanche le cartoline erano alla nostra portata(2,50F),quindi decidiamo di rinviare acquisti e regali. Siamo rientrati a casa appena in tempo per vedere il finale di Francia-Sudafrica, con le merde francesi che vincevano 2-0,diventato 3-0 sotto ai nostri occhi. Nel frattempo si iniziava già a sentire di qualche scaramuccia da parte degli Hooligans Inglesi appena sbarcati in Francia. A nanna a mezzanotte, ma tra una cazzata e 1’altra,tipo”studio di offro pranzo”(cni vuol capire...)ci si addormenta più di un’ora dopo. 


13 GIUGNO 


Ci svegliamo alle 9:00 e sbrocchiamo. Si decide di andare a Parigi(meno di 300 Km).Ancora una volta la giornata è brutta in culo(pioggia e freddo).Partiamo tanto per partire, ovviamente con le immancabili macchine fotografiche e striscione. In macchina per la centesima volta ci sentiamo 883 e cazzi vari fino a scoglionarci del tutto, già intorpiditi dal sonno, cercando di mettere qualche radio decente francese, dove pero trasmettevano solamente della squallida musica etnico-popolare transalpina. Dopo aver attraversato vari paesi(tanto per farvi capire che abbiamo preso la statale per risparmiare soldi),arriviamo alle porte di Versailles, dove decidiamo per sbroccata istantanea di visitare i giardini della famosa reggia; arriviamo più scoglionati che mai tanto che decidiamo anche di pagare ben 25F a testa per visitare i giardini. Una volta entrati la prima cosa che vogliamo fare è foto con grande striscione davanti al palazzo reale. Inizialmente si sceglie lo scatto automatico, ma poi visto che la macchina non scattava mai un turista tedesco si è mosso a compassione e tra 1000 risate di sottofondo (tipo Elio e le storie tese nel”Pippero”)ci fa la foto. Dopo un paio oi foto ai giardini il nostro dovere di ultras e di turisti è fatto, però noi, non con+enti neanche della pioggia e del freddo decidiamo di farci una camminata fino alla parte opposta del canalone di Versailles, il cui perimetro(più lungo di quello che sembrava)era di 5-6 Km. Tra maledizioni varie, pioggia, vento e ricordo di trasferte non troppo lontane(vd Cosenza)arrivati alla meta, dopo una foto da lì verso il palazzo, si riparte per fare 1’intera marcia in senso opposto(un allenamento per il prossimo campionato). Alla fine abbiamo fatto un ottimo esercizio per i quadricipiti, dorsali e pettorali grazie agli zaini, ci mancava solo il mitico borsone da trasferta per i bicipiti. Alla fine del tragitto le scarpe fumavano e riiniziavamo a vedere i famosi cammelli. Alle 15:00 ,usciti da quell’interminabile labirinto mangiamo pane e gallette per rifocillarci un pò. Vista la stanchezza eravamo indecisi se proseguire per Parigi, ma sbroccando per 1’ennesima volta si decide di andare, soprattutto alla ricerca di Sup Mag, che quando lo nominavamo per le edicole di Tours tutti ci prendevano per il culo. Dopo aver sbagliato strada una ventina di volte arriviamo a Parigi, o meglio a qualche sobborgo. Dopo aver girato in macchina alla inutile ricerca del centro si decide di tornare a casa senza aver visto un cazzo di Parigi e ci siamo scordati perfino di Sup Mag. Si torna a casa alle 20:15, mangiamo e si va a Tours. Dopo 1000 vasche in corso avanti e indietro andiamo alla stazione di Tours per accattonare qualche biglietto del treno e qualche giornale buttato alla meglio per vedere come sono fatti i giornali francesi, per scoprire poi che sono quasi uguali ai nostri, poi comunque ce li teniamo per ricordo. Per le vie del centro comunque sin dalla prima volta abbiamo fatto quelli che se la comandano(classico romano).Ce ne torniamo a casa appena in tempo per il finale di Olanda-Belgio(ennesimo 0-0,partita di merda).Apprendiamo da11a TV che g1i Inglesi iniziano a devastare Marsiglia. Si cominciano a studiare suppellettili vari per il futuro non lontano di offro pranzo. Si va a dormire tardi, si accendono le stufette a causa del freddo 


14 GIUGNO 


Ci prendiamo anche stavolta il lusso di svegliarci tardi(Ore 13 circa).A1 contrario della volta scorsa si sceglie il pranzo invece della colazione; finalmente mangiamo qualcosa di diverso dai panini(lasagne e patatine),che ci hanno accompagnato per quasi tutto il soggiorno. Alle 14:30 ci guardiamo la partita per vedere in azione i famosi Barras Bravos e i meno famosi Ultra Nippon (con doppio striscione scritto sia in Giapponese che all’Occidentale).Almeno vedendo la TV i primi ci hanno deluso, mentre i secondi erano la perfetta riproduzione del tifo all’Italiana(tutti in piedi e con i vari cori).Nel pomeriggio ci dividiamo tra chi va in piscina(Stefano)e chi in centro a Tours(Marco). La ricerca della piscina comunale è vana e quindi si cerca in centro il secondo vagabondo. Alla fine si va al luogo dell’appuntamento che doveva essere alle 19:15.Nell’attesa il primo vagabondo piuttosto scoglionato fino a quel momento si vede apparire davanti una roscia davanti che fa una specie di balletto seguito da una frase incomprensibile in francese, seguita immediatamente da una ragazza che fa stessa mossa e stessa frase. La prima frase uscita da Stefano e stata ”Je suis Italien” con conseguente stupore delle 2 ragazze e del resto della comitiva(altri 3 ragazzi).Si cerca di spiccicare qualche parola, ma alla fine risulta molto chiaro un discorso fatto sul sesso da parte della roscia(per distinguerla dall’altra che sembrava Annette di” primi baci”).Alla fine anche il secondo barbone arriva e coi ragazzi francesi facciamo un appuntamento alle 23 per andare eventualmente in discoteca(gratis).Abbiamo il tempo di andarcene a casa per la cena e per vederci Giamaica-Croazia.A11’appuntamento arriviamo puntuali ma di loro nessuna traccia, noi aspettiamo circa mezzora con un barbone che diceva di essere un direttore d’orchestra a farci compagnia. Andiamo quindi in centro e prima di tornare in macchina incontriamo Annette con uno dei ragazzi della comitiva, Tito, che si erano scordati dell’appuntamento,visto che nemmeno tra di loro si erano più visti. Noi inizialmente li prendiamo per il culo in italiano anche se pensiamo che 1’abbiano capito(ebbene si, ce la siamo scoattata). Comunque si chiarisce 1’equivoco e ci diamo appuntamento per il 16 sera, con promessa di un appuntamento erotico con la roscia (noi ci crediamo poco...).Poi non stanchi ce ne andiamo ’in stazione - dov’era parcheggiato un TGV (tipo Eurostar in Italia).Saliamo senza esitare e ci prendiamo i vari giornali TGV che abbiamo trovato buttati sui sedili(circa 15)per regalarli a conoscenti vari. Solo in seguito ci siamo accorti che si pagavano 25F 1’uno.Soddisfatti ce ne torniamo a casa intorno a mezzanotte per un continuo esame di offro pranzo per poi andarcene a dormire all’una circa. 


15 GIUGNO 


Ci svegliamo alle 11:50 e si decide di andare al centro commerciale Continent dopo aver sbrigato la pratica pranzo. Si parte(venni vidi vinsi vadi). Entriamp con 1’idea fissa di comprare qualcosa per noi più i vari regali, poi si decide di rimandare il tutto a data da destinarsi. Entrando al supermercato ci prendiamo dei giornali naturalmente gratis. Anche lì vediamo diversi articoli di Francia’98 ma rinunciamo alla compera. Comunque alla fine la mutter (madre di Stefano anch’essa venuta con noi)decide di comprarci due paia di pedalini firmati France ’98 più un trucco completo per il viso coi colori della nostra bandiera, da usarsi per Italia-Camerun(che zingarata!). In perfetto quadretto familiare si torna alle 18 al QG, dove troviamo il nostro fido guardiano detto anche Bambacione o Porc per i Francesi, un tizio figlio dei padroni di casa francesi con 100 e passa Kg di simpatia, che ci dice”vous etes salles, vous laissez la maison ouverte,il y a des taches sur la siege antique et vous devez laisser la maison dans une heure”. In poche parole ci hanno detto che siamo zozzoni sudisti e che non potevamo permetterci la loro casa e che in mezzora dovevamo fare armi e bagagli e andarcene senza fare nemmeno offro pranzo. Alla fine interviene la polizia che anche se ha preso per il culo Bambacione ci ha dettoche non era affar loro, anche se i1 consiglio era di partire la mattina dopo. A noi va bene visto che avevamo già deciso di andarcene, assurdo rimanere a contatto con gente come quella; a noi basta il tempo di fare i bagagli e...offro pranzo. La sera si festeggia 1’ultima giornata a Tours, andiamo in centro per cercare di salutare i nostri amici francesi ma ci è andata male, pazienza. Torniamo a casa e dalle 23 fino alle 3 si fa offro pranzo. Riguardo a offro pranzo possiamo dire che la casa dopo il nostro passaggio ha cambiato un pò aspetto, anche se i padroni di casa si accorgeranno di qualcosa solo da Natale in giù, almeno crediamo. Comunque è stata la parte migliore del soggiorno. Offro pranzo logora chi non ce 1’ha! 


16 GIUGNO

 
Non molto da raccontare. Sveglia alle 7:30 grazie a Bambacione che per buttarci giù dal letto ha messo musica lirica a palla, la sua preferita. Con questa deliziosa colonna sonora facciamo i bagagli, controlliamo se abbiamo preso tutto(anche in senso di offro pranzo),cioe apparentemente abbozziamo e ce ne andiamo, in realtà pensiamo avranno qualche sorpresina. Comunque ce ne stiamo uscendo definitivamente quando Bambacione con la sorella ringhiante minacciano un controllo e mentre loro controllano, noi, secondo su secondo, costruiamo la nostra fuga e varcato il cancello possiamo dire che al castello non ci torniamo più nemmeno se ce lo regalano. Comunque prima di lasciare Tours, per motivi di autolesionismo decidiamo di rimanere in città ancora un pò per fare i primi ed ultimi acquisti. Casualmente, forse perché quel giorno ce ne andavamo, il tempo era stupendo e le strade traboccavano di fica fresca. Alle 12:30 si lascia Tours per il nuovo QG a Beziers, dove abbiamo prenotato un”albergo” plurieconomico con colazione compresa. Durante il viaggio ci riascoltiamo per 1’ennesima volta tutte le nostre cassette; dopo 9 ore di viaggio in statali fatiscenti(di cui una hanno anche il coraggio di chiamarla autostrada, dopo aver attraversato tutto il massiccio centrale, dopo esserci sentiti per 10 volte consecutive gli Stadio in quanto non avevamo più la forza di cambiare cassetta. Con condizioni psicofisiche al limite della resistenza umana, finalmente si arriva a Beziers e più precisamente in un paesottolo chiamato Nissan(come le macchine Giapponesi),il tutto situato a sud della Francia, a 70 Km da Montpellier. Lì ci attende 1’albergo,che al contrario di quanto credevamo non è affatto fatiscente; proprietario era un tizio simpatico che ride sempre e che pareva 1’orso Yoghi. Finalmente il clima è caldo. Quando arriviamo siamo troppo stanchi e appena dopo mezzanotte si va a nanna. 


17 GIUGNO 


Mentre gli Inglesi fanno furore e riscuotono molto successo, noi ci apprestiamo alla seconda partita del mondiale. Ci svegliamo alle 11:10 e tanto per non smentirci andiamo subito a fare colazione e dopo andiamo al cesso a truccarci. lnizialmente eravamo indecisi su che fantasia da usare, poi però diamo il meglio di noi stessi e dividiamo la pittura in 2 anelli; anello inferiore interamente tricolore, anello superiore(fronte)con la scritta OFL(0 verde,F bianca e L rossa).Dopo questo tocco d’arte possiamo anche partire, con le bandiere”sudiste”ai loro posti. Ovviamente facciamo la statale, tanto il tragitto e breve, e poi è bello passare per paesi e citta con tutti che ti guardano e le ragazze ti salutano non solo perché suoniamo il clacson ininterrottamente con le ”sudiste”ai finestrini e le facce dipinte. Dopo appena un’ora di marcia(14:30)arriviamo a Montpellier e tanto per non sbagliarci andiamo allo stadio. Come al solito, a notevole distanza, c’era un parcheggio allestito dalla FIFA, stavolta pero non ci caschiamo e andiamo subito allo stadio. Abbiamo subito trovato un parcheggio nei pressi dello stadio che però ci e stato”interdit”perche riservato alla stampa, ne troviamo un altro subito. Scendiamo dalla macchina, prepariamo tutto e un fotografo del Galles ci fa addirittura una foto con le nostre belle facce dipinte e lo striscione aperto, dopo aver ovviamente avuto spiegazioni su che cosa fosse la Lodigiani. Subito dopo pero riviene una guardia che ci caccia via perche anche li era”interdit”.Ci buttiamo allora in una strada del quartieraccio popolare che stava dietro lo stadio(tipo Torre del Greco).Quando scendiamo andiamo verso lo stadio ma anche stavolta becchiamo le guardie che ce lo impediscono perche secondo loro era ancora troppo presto; comunque, passando all’interno del quartiere(formato in prevalenza da im migrati)riusciamo ad arrivare davanti allo stadio con una scorta di bambini marocchini che anche se non abbiamo capito bene cosa volevano da noi,,pensiamo ci abbiano chiesto di tutto, dalla sciarpa fino alle mutande(vedi Castellammare di Stabia).Ci facciamo subito la foto di rito davanti allo stadio con lo striscione aperto, favorito anche dallo splendido tempo che ci ha accompagnati per tutta la giornata. Vediamo subito 2 pullman di tifosi camerunensi che non abbiamo potuto fare a meno di fotografare. Inizia ad arrivare la polizia con 1’intento di sgomberare tutta 1’area intorno allo stadio e in qualche modo la gente viene respinta a 5-600 metri di distanza, punto in cui vengono sistemate le transenne; durante 1’operazione ci siamo imbattuti in un vigile un po coattizzato che ci ha cacciato in malo modo, forse pensando (giustamente)che lo stessimo prendendo per il culo. Durante l’attesa vicino alle transenne avviene un evento storico: per la prima volta spendiamo 30F(con 5F di sconto)per acquistare la nostra unica, grande, inimitabile BANDIERA SUDISTA(quella originale) che dal prossimo anno porteremo in tutti gli stadi d’Italia coi genuini valori della tradizione sudista. Poco prima delle 17 facciamo conoscenza con Vincenzo del gruppo Zeppettone del Napoli, seguace pero anche della Cavese in quanto residente a Cava de Tirreni. Con lui ci facciamo una bella chiacchierata e decidiamo di passare insieme la giornata. Finalmente alle 18 si possono oltrepassare le transenne, e tanto per iniziare bene le bibite ci vengono fatte buttare nel secchione e noi per questo ne beviamo il più possibile offrendo il tutto anche ai poliziotti, che nel frattempo ci fanno posare il tamburo e levare una stecca di bandiera. Superato il controllo ci avviamo verso lo stadio, però i cancelli ancora non sono aperti e noi nell’attesa tiriamo 2 calci a pallone nello stand dell’Adidas coi seguenti risultati: Stefano: 2 portachiavi vinti +2 fogli dell’Adidas;Marco 0 tiri e un portachiavi+2 foglia Adidas vinti; molto successo riscuote Zeppettone che però non vince niente e durante un tiro un pò forzato gli vola anche una scarpa. Subito dopo ci facciamo una foto con una superfica dell’organizzazione notabile per le sue misure. Subito dopo, altri volevano farsi la foto con lei, copioni! Poi ci siamo diretti ai cancelli; prima che aprivano abbiamo potuto parlare con un leccese trapiantato in Svizzera e che ha avuto molto successo, Inoltre c’e anche stata una parata di majorettes over 
50, anche se pensiamo che non abbiano avuto molta fortuna. Poco prima delle 19 finalmente si aprono i cancelli. Entriamo rigorosamente per primi, coi coglioni del CFO che ci indicano il nostro posto in prima fila, mentre Vincenzo sbrocca e con un colpo di mano pauroso si mette vicino a noi. I1 primo striscione attaccato allo stadio è il nostro, seguito dalla nostra sudista, un tricolore e lo striscione Zeppettone. Nel frattempo facciamo conoscenza con un tipo del CFO che aveva capito un nostro vaffanculo diretto alle divise rosse, poi ci facciamo amicizia in quanto italofrancese e perché ci ha fatto le foto dal campo. Poi arrivano i ragazzi della Brigata Ultrà Perugia, con cui abbiamo scambiato opinioni sul mondo . Da riscontrare che uno di loro ci ha chiesto di Katia, capo degli Ultras Lodigiani. Intanto avevamo notato tutti i cartoncini per la coreografia organizzata dalla FIFA (criticano tanto gli ultras e poine copiano i tratti essenziali, tipo le coreografie), con tanto di istruzioni per l'uso. Poi abbiamo fatto conoscenza con una ragazza di Gubbio. Dopo un immediato scambio di indirizzi (mezzora per trovare una penna) un fotografo ci nota a tutti e 3 con la faccia dipinta e ci fa la foto. Non l'avesse mai fatto! Da quel momento siamo stati assediati da fotografi venuti da ogni angolo della terra per fotografare 3 zingari col volto tricolore. Dopo un pò il bel quadretto e completato da altre 2 ragazze di Firenze e praticamente fino all’inizio della partita siamo stati in posa. Comunque abbiamo anche avuto il tempo, oltre che per chiacchierare con le ragazze, di conoscere 2 Boys della Sestrese venuti con lo striscione che ci hanno raccontato le disavventure del loro gruppo, e poi abbiamo conosciuto anche i Bad Boys Pescara con lo striscione(alzato a mano)”Scibilia vattene”.Inoltre c’era anche il Camerun club Busto Arsizio(leghisti di merda)...contenti loro(come il Lodi Club Tufello nella fanzine NBG Andria).A11’inizio della partita lo stadio è pieno con maggioranza di Italiani(con un migliaio di Camerunensi + almeno 10000 gufi di tutto il mondo, in particolare Francesi).A11’entrata di campo c’è la coreografia FIFA e nella curva nostra si forma una bandiera Italiana, in quella opposta quella del Camerun e in tribuna quella Francese. L’OFL e Zeppettone boicottano la coreografia(vergognoso per un ultras prestarsi a queste buffonate).Durante gli inni si narra ai posteri di un’inquadratura di ben 10 secondi a uno di noi 2(che per motivi di suspance non diciamo chi è)in mondovisione. Proprio prima del fischio d’inizio le ragazze(che si erano messe vicine a noi)vengono fatte rimettere al loro posto da uno del CFO (frocio maledetto!). La partita inizia e i gay del CFO a stento riescono a farci rimanere seduti, anzi, un francese ad un certo punto sbrocca ma noi lo riportiamo a più miti consigli e non fiaterà per tutta la partita e se ne va via coi suoi compari molto prima della fine della partita con tutto lo stadio che intonava”chi non salta e un Francese”.La partita si mette subito bene con un gol di Di Biagio che ci saluta anche. I1 primo tempo finisce 1-0.Nell’intervallo foto ricordo con tutta la compagnia. lnizia il secondo tempo con grande show di Zeppettone che fa esplodere tutta la curva con il ”porompompero”, mentre il Camerun perseguita i suoi ideali di pareggio, che finiscono dopo il 2-0 di Vieri con 1’Italia che poi dilaga ed e 3-0 con Pagliuca che al termine ci viene a salutare sotto al nostro striscione. Noi salutiamo i ragazzi ultras e le ragazze che abbiamo conosciuto dopo aver preso tutti gli indirizzi possibili ed immaginabili e dopo che mezza Italia, anzi mezzo mondo ci ha visti con lo striscione. Che giornata ragazzi! Meno male che il 17 porta male! Quando usciamo dallo stadio andiamo a riprenderci il tamburo con Vincenzo al seguito visto che lo dobbiamo accompagnare in stazione. Ripreso il tamburo siamo andati a telefonare e lì abbiamo incontrato 2 tifosi Nigeriani in piena sbronza con cui si scherza un pò. Si ritorna in macchina alle 24, finisce sta giornata e inizia quella nuova. 


18 GIUGNO  


Inizialmente il programma era di accompagnare Zeppettone alla stazione e di tornarcene a casa. Poi, sentendo il rumore della festa, decidiamo di unirci sperando anche di incontrare lì le ragazze conosciute. Le strade e la piazza centrale di Montpellier come per magia si svuotano di Francesi e si riempiono di Italiani. Nella ressa generale Vincenzo cerca di rialzare il ”Porompompero” senza successo. Riusciamo a riincontrare la ragazza di Gubbio e uno zingarello di Civitavecchia vestito in completo da mare che andava in giro con una grande banana dipinta d’azzurro.A lui va il premio”zingaro della partita”,seguito a ruota da noi. Si va a mangiare al Quick(una catena di fast food molto diffusa in Francia)dove con i pochi spiccioli rimasti riusciamo a comperare una specie di cena,completata da11e patine offerte da Vincenzo. Alla fine stanchi, puzzolenti ,scamiciati ma contenti ce ne andiamo alla stazione dove Vincenzo aveva progettato una truffa clamorosa ai danni delle ferree ferrovie francesi utilizzando un biglietto riciclato. Il caso vuole che anche se lì ci abbiamo speso più di un’ora la truffa riesce grazie ad un intervento risolutivo di un poliziotto di chiari origini napoletane. Ce ne andiamo alla macchina e si riparte per il QG, dopo un’ultima scoattata per le vie di Montpellier. I1 ritorno all’albergo è alle 4:00 per addormentarci alle 5:30.Ci svegliamo alle 14:30 tutti rincoglioniti e ci riprendiamo solo alle 17 quando si va a fare il primo giro per le strade del centro di Beziers. Finalmente ritroviamo una città molto simile a quelle italiane e ci abbiamo messo poco ad ambientarci. Comunque, tanto per la cronaca,nemmeno a Beziers c’e traccia di Sup Mag, con noi sempre più convinti che si t ratta di un’invenzione di Nicola Nucci mentre si faceva una prugnetta a Montecatini Terme. Si torna per la cena, pardon, per il pranzo, continuando la nostra dieta a base di panini. Subito dopo si va a fare un giretto per Nissan, con il paesino semideserto in quanto erano tutti impegnati a guardare la France. Tanto basta però per avere un pò di screzi coi coatti locali, ma anche qui si è distinta la superiorità romana. Si torna all’albergo e tra una partita al game boy, TV e lettura di fanzine, ci addormentiamo alle 2,45. 


19 GIUGNO 

Ci svegliamo alle 11:45, facciamo in un’ora colazione e pranzo, per passare poi un momento di scoglionatura facendo le solite cazzate. Alle 17:00 si esce e tanto per fare qualcosa ce ne andiamo all’Auchan(centro commerciale di Beziers). Prima si gira un pò per i negozi, poi ce ne siamo andati al supermercato dove ci siamo sentiti un po di CD gratis; poi, continuando il giro abbiamo fatto anche la degustazione del Nestea, con chiacchierata con la commessa, ammiratrice di Max Biaggi e dell’Italia in generale. Poco più avanti c’era la ragazza del grattez et gagnez che ci ha sgamati al volo e ha scoperto che siamo Italiani, in quanto Italiana di Salerno anche lei. Si chiacchiera per più di un’ora dopo aver scroccato un CD, vari memo e portachiavi del concorso gratta e vinci Orangina. Non per essere razzisti, ma quando lei parlava del suo ragazzo Africano(detto er Micio)pensavamo molto che fosse negro. Comunque alla fine del turno di lavoro la riaccompagniamo a casa, dove in assenza der micio ci fa salire in camera dove si beve e si chiacchiera del + e del –.A titolo informativo la ragazza si chiama Antonella, 25 anni, studentessa in Francia e nemmeno brutta come qualche maligno potrebbe pensare. Con la promessa di un invito a cena da 1ei, ce ne andiamo al QG, dove mangiamo panini e dopo cena si va a Nissan con i soliti coatti sempre presenti; poi andiamo alla stazione di Beziers, a caccia di souvenir e di informazioni per andare in treno a Parigi, visto che nel pomeriggio non ci era stata utile nemmeno la mano di Antonella. Andiamo a casa dopo un ultimo giro per Nissan e ci addormentiamo alle 3:00. 


20 GIUGNO 


Ci si alza alle 12:05 e si va a fare colazione. Dopo un’ora e un quarto si pranza coi soliti, immancabili, panini. Alle 14:30 c’e Giappone-Croazia, partita di merda in campo ma non sugli spalti, dove le 2 tifoserie cercano di sopraffarsi 1’una con 1’altra.Da quanto visto i Giapponesi sono stati migliori forse perche hanno copiato paro paro il nostro modello ultras, mentre i Croati solo dopo il gol della loro squadra si sono sentiti e hanno anche acceso alcune torce(con gli Yugoslavi unici a farlo)con grande sconcerto del CFO. Finita la partita in TV si esce e si va al centro commerciale di Beziers a trovare Antonella, che ci attendeva visto che era al suo ultimo giorno di lavoro con il grattez et gagnez Orangina. Lì ci improvvisiamo addetti al grattez et gagnez distribuendo le schede del concorso e dando prova di grande disinvoltura linguistica, anche se a dire il vero sono state più le schede che abbiamo grattato noi che quelle che abbiamo distribuito. Peccato che il lettore CD fosse stato già vinto, altrimenti non ne avremmo distribuita nemmeno una. A lavoro finito il risultato e che ci siamo presi 4 CD+15 memo, equamente divisi. Comunque il bottino va bene, accompagniamo Antonella a casa e conosciamo er micio, che a nostra sorpresa è bianco. Dopo un’altra bevuta a scrocco ce ne torniamo tranquillamente a casa con invito a cena da lei per il giorno dopo. La sera, non sapendo che fare, si visitano i 2”stadi”di Nissan, quello del calcio e quello del rugby. I1 primo e stato rimandato al giorno dopo, il secondo 1’abbiamo visto per modo di dire a causa del buio. Si torna all’albergo e si va a dormire alle 2:32. 


21 GIUGNO 


Ci svegliamo tardi(ore 11:47) e poi andiamo a rifocillarci con la colazione e poco dopo con il pranzo. Dopo abbiamo una bella partita in TV: Germania-Yugoslavia(2-2),i tedeschi si sono scontrati con le guardie del posto; poco dopo, dopo poco, andiamo con padre e madre di Stefano a visitare la cattedrale di Beziers. Festa della musica, infatti nella cattedrale c’era un concerto improvvisato di musica sacra con archi e violini(che sono la stessa cosa).A vemo finito gia? No. Oppidum dell’Enserune,,visita al villaggio preromano, tutto molto bello tranne la terra,troppo dura.Ci facevano male i piedi. Albergo. Ci vediamo un tempo di Argentina-Giamaica 5-0 ma noi vediamo solo i 4 gol. Partenza alle 17:55. 0ffro cena a casa di Antonella cor Micio sempre presente tranne a Bruxelles. No panini. Lasagne, bibite, molta verdura, mousse, tutto molto più buono. Ci vediamo Stati Uniti-Iran 1-2,partita giocata professionalmente bene sotto il profi1o tattico e politicamente corretta. Mangiamo con allegria e tanto, al limite della sopravvivenza e dello scoppio fisico e mentale(panza e cervello).Alla fine usciamo per Beziers con pasto gratuito dentro ad un secchione. Saluti, baci, abbracci. La perfetta giornata dello scoglionato parola per parola, per segno e per filo di Arianna.


22 GIUGNO


Sveglia alle 9:30(incredibile! )per la partenza”des parents” di Stefano. Ora siamo terribilmente soli! Comunque nella mattinata avviene un evento incredibile: ci laviamo. Poi, non contenti di quanto non visto prima, siamo tornati allo stadio di rugby del Nissan per vederlo alla luce del sole. Poi ci è capitata anche 1’occasione di vedere il campo di pallone di Nissan, piccolo ma rigorosamente in erba. Breve parentesi per il pranzo che non c’è stato o forse era la colazione? Non ci stiamo piu capendo niente! Nel pomeriggio ore 14:30 si ritorna alle rovine dell’Enserune,visto che il giorno prima non abbiamo visto quasi ’un cazzo. Ci facciamo un girone all’italiana e vediamo molti cancelli(chi vuol capire capisca).Non entriamo al museo adiacente visto che era troppo caro(15F,accattoni!).Si torna a casa per vedere Colombia-Tunisia (1-0),partita squallida in campo e sugli spalti. Poi ci si prepara alla partenza per Parigi St Denis senza dimenticare il mitico striscione OF Lodigiani. Alle 20:44 1’orso Yoghi ci accompagna alla stazione di Beziers per prendere il treno e alle 21 raggiungiamo la stazione per andare subito al binario, dove il treno era già pronto. Inizialmente siamo in crisi per trovare il posto scritto sul nostro biglietto, non trovandolo ci buttiamo in un posto a caso. Alle 21:24 il treno parte e alla terza fermata siamo gia a Montpellier, dove salgono i supporters Colombiani e Tunisini e per questo siamo costretti a sloggiare dai nostri posti in quanto prenotati, ma per fortuna ne troviamo subito altri 2.Subito dopo passa zio, poi in un modo o nell’altro facciamo conoscenza con altri passeggeri, una ragazza di 26 anni che parlava bene 1’Italiano e un Lussemburghese di origine italiana. Mezzanotte è passata, la giornata è finita. 


23 GIUGNO 


Ci addormentiamo intorno alle 2:00 con il treno che ha cambiato improvvisamente direzione e casualmente(forse perche 1’avevamo preso noi )porta più di un’ora di ritardo. Siamo arrivati a Paris Gare de Lyon alle 8:45 e noi ci svegliamo poco prima abbastanza scoglionati. Siamo andati subito a prendere la metro per Saint Denis col biglietto che costava 22F a testa tra andata e ritorno. Dopo aver rischiato 2-3 volte di prendere la metro sbagliata riusciamo ad arrivare intorno alle 10 alla fermata St Denis-Stade de France. Ci incamminiamo quindi verso lo stadio e ci mettiamo poco più di 10 minuti. Arrivati allo stadio incontriamo subito uno degli zingari storici non solo della nazionale, ma anche del Napoli, Turris, Giugliano e Agropoli, quello vecchio, sdentato, con un enorme cappello in testa e corni vari appesi lungo il corpo. Dopo una estenuante trattativa coi bagarini riusciamo a vendere i nostri 2 biglietti dell’ottavo di St Denis (Nigeria-Danimarca)ottenuti per telefono a 1000F 1’uno,da ottimi bagarini degni della migliore tradizione napoletana; il tutto è stato infatti affibbiato all’unico bagarino non napoletano(un turco).Piazzata la sola ci facciamo un giro per il supermarket dello sport che stava proprio dietro lo stadio, ma visti i prezzi abbiamo comprato solo un berretto di Pantani e uno del Tour de France. Con dei buoni pasto ottenuti tramite le ferrovie francesi ce ne andiamo poi a fare una ricca mangiata al NcDonald. Poi si va davanti allo stadio a farci un giro nell’attesa che aprissero i cancelli e magari sperando di incontrare Zeppettone, ma noi non lo vediamo. Entriamo allo stadio già alle 13:33 e ovviamente si va subito ad appendere lo striscione, cosa che però ci viene vietata per motivi, secondo quelli del CFO, di visibilità, anche se secondo noi e la più grande puttanata che potessero inventarsi, il tutto per la serie”Vive la France”.Allora appendiamo lo striscione nella balconata superiore, il che equivale a dire che è quasi impossibile vederlo. Tutti i gruppi che arrivano pero sono costretti a mettere lo striscione come noi. Primi tra tutti si presentano gli HAG Padova, poi arriva un potentino che ci saluta cosi’”romani di merda!” e a quel punto, dopo averlo squadrato degnamente lo si riporta a più miti consigli, fermo restando che quando e poi è arrivato Peppone degli Official Ultras Roma a lui”Romano di merda” non glie 1’ha detto, anzi,sono stati braci e abbracci. Da notare una sua frase riguardo il servizio di sicurezza:”qua non ti controllano nemmeno gli striscioni. Se io portassi, che ne so, uno striscione gigante con scritto:”francesi bastardi semiti di merda” nessuno ti direbbe niente”.Il tutto è vero,se si considera che noi siamo riusciti a far entrare dei coltelli(anche se ad onor del vero sono stati portati per prepararci i panini)bottino dell’offro pranzo di Tours, senza contare le ”boccette di Whisky e tutto il resto che è entrato. Dopo conosciamo anche Peppone( che ha detto di conoscerci e che sapeva del raduno sulla nazionale)e gli Ultrà Lecce. Entrano le squadre in campo; è il momento degli inni. Da parte nostra il silenzio, tutt’altra cosa gli Austriaci, che oltre ad intonare compatti il loro inno fanno anche una bella sciarpata. La partita è di una noia mortale, nemmeno la stiamo a raccontare, il tifo da ambo le parti è scandaloso, sicuramente meglio gli Austriaci. Ma in un campionato del mondo con le tifoserie mischiate e il pubblico seduto cosa potevamo aspettarci di più? La partita, fortunatamente finisce 2-1 per noi. Durante la partita un tifoso italiano cerca la fuga solitaria in campo per andare a baciare Pagliuca, ma è stato bloccato, con nostro dispiacere(alla faccia del CFO) ad un passo dal campo di gioco. La partita finisce e noi prima di uscire facciamo la solita spesa(giornali vari+un pacchetto di sigarette chiuso).Usciamo e dopo una coda immensa affollata da tifosi soprattutto Italiani, raggiungiamo la metro. Intorno alle 19 arriviamo alla Gare de Lyon e per prima cosa, dopo aver acquistato qualche souvenir(incredibile ma vero),andiamo per le grandi e fornite edicole della stazione a chiedere di Sup Mag, ma senza risultato. Solo dopo alcune telefonate e una mangiata al McDonald possiamo partire, col treno che però parte alle 22:45, ovvero con mezzora di ritardo. Sul treno conosciamo una ragazza olandese, con cui spiccichiamo qualche parola, ma visti gli scarsi e ridicoli risultati alla fine si è congedata da noi dicendo che doveva sentire la musica. Ci lascia come stronzi e noi da stronzi ci addormentiamo. 


24 GIUGNO


Ci svegliamo alle 7:30. Dopo aver sistemato sul treno ben 5 Kg di monnezza varia(incartamenti di cibi, lattine ecc, ),con la coscienza pulita(il treno un pò meno),alle 8:15 arriviamo a Beziers. Chiamiamo la padrona dell’albergo per farci venire a prendere(la nostra era stata lasciata in albergo per motivi ovvii di sicurezza).Lei arriva con la cabriolet, e visto che puzzavamo come bestie in cattività, è stato 1’ideale per noi. Arrivati in hotel ci aspetta una lauta colazione a base di crepes ed affettati. Poi ,morti di stanchezza, andiamo in camera prima a lavarci e poi a dormire. Dalle 10 dormiamo fino alle 14.Dopo varie partite al game boy, con le batterie che si stavano inesorabilmente scaricando(troppo care in Francia per essere ricomprate),e dopo varie letture c’è in tele la partita. Infatti ci siamo visti Francia-Danimarca,finita 2-1 per la France. Poi, tanto per fare qualcosa, si va al centro commerciale per degustare qualcosa gratis e per sentirci i CD(sempre gli stessi).Poi,vista la monotonia della cosa, per strada, mentre passeggiamo, incontriamo un Inglese tutto ubriaco. Noi lo prendiamo per il culo, ma lui sapeva a memoria tutti gli insulti italiani e ci viene minacciosamente incontro. Noi, vista la pochezza e la sbronzezza della cosa, lo lasciamo perdere, e lui, interpretandolo come un segno distensivo ci abbraccia e ci offre 2 birre. La sera, dopo una faziosa cena(panini sempre presenti),ce ne andiamo a Nissan a stuzzicare i soliti coatti,,ma loro fanno pippa inesorabilmente. La serata termina alla stazione di Beziers, dove ci siamo fatti un giro e abbiamo cercato di rimediare qualche souvenir ,senza successo. Abbastanza stanchi, si va a nanna all’1:00. 


25 GIUGNO 


In piedi alle 11:20, brevi partite a scopa, briscola e al famoso solitario, il tutto in rigida sequenza cronologica. Una volta ripresi dallo shock post-sonno,possiamo fare anche la colazione. Subito dopo siamo andati a Nissan a telefonare a parenti ed amici, fagiani e troie. Poi, per 
movimentare la cosa si torna in albergo: lauto pranzo coi soliti panini. Poi, dopo la classica pennichella si passa alla visione di Olanda-Nessico finita 2-2 con pareggio qualificazione del Messico al 96’,per la nostra gioia. Poi, tanto per fare qualcosa di diverso, si va al centro commerciale. Mentre si girovaga, troviamo Antonella cor Micio, che ci ha detto che durante la nostra assenza ha fatto notti brave per scontrarsi con Inglesi, Tedeschi, Colombiani, Tunisini, Algerini ecc.(contento lui e anche il Tufello che e suo!).Comunque aiutiamo Antonella a comperare il cibo per la cena della sera dopo, con gli GFL ospiti d’onore.Comunque veniamo invitati anche per la sera stessa, visto che Antonella era sola cor Micio impegnato in scorribande notturne. Torniamo al QG, ci prepariamo in fretta e furia e alle 21:00 siamo già sotto casa sua. Dopo averci visto un pezzo di Germania-Iran ed esserci scolati tutte le bevande del frigo usciamo tutti insieme. Prima si prova a telefonare a Zeppettone che non c’era,poi si passeggia un pò, discorrendo su argomenti privati. Poi la riacccompagniamo sotto casa ed Er Micio ancora non è tornato e ci lasciamo con la conferma della cena all’indomani. Andiamo a letto sempre più stanchi e non prima delle 2.


26 GIUGNO 


Ci svegliamo alle 11:38, una veloce colazione a base di Yogurt e poi si vanno a stuzzicare i coatti di Nissan, ma il programma è stato modificato per assistere alla partita amichevole, pallosa ma giocata con schemi molto tattici, Costa S.Savino-Ferba, finita 10-9 ai calci di rigore (tifosi 52 per il CSS e 48 per il Ferba, in quanto 200m più lontana).Poi torniamo a pranzo, in tempo in tempo per vederci Argentina-Croazia 1-0 con gol di Maradona su assist di Caniggia. ll pomeriggio trascorre tranquillo e silenzioso, nell’attesa di un’apparizione mistica di Nicola Nucci che ci dicesse dove cazzo si trova in Francia sto Sup Mag, visto che in tutte le edicole francesi, da nord a sud, da est a ovest, ci hanno riso dietro ogni qualvolta 1’abbiamo chiesto. Perse le speranze su Sup Mag si va al centro commerciale, dove compriamo una torta per ringraziare i nostri benefattori(Antonella cor Micio), per averci offerto compagnia, ben 2 cene+drink vari. Alle 21 o poco prima ci presentiamo da loro per la cena. A11’inizio il tutto è stato allietato da musica medievale con sottofondo moderno(che ha molto sucesso in Francia),noi però costringiamo i padroni di casa a mettere la partita Colombia-Inghilterra(0-2).Comincia la partita e la cena è servita. La serata trascorre tra una bevuta, una mangiata e una sana chiacchierata, finché decidiamo di uscire un pò per le vie di Beziers. Il posto migliore che tr-ovano inostri 2 amici è un pub Irandese in cui siamo rimasti pochissimo visto che si pagava e faceva un caldo asfissiante. Usciamo da lì e dopo aver girato un pò, li riaccompagnamo in macchina e li ci salutiamo, sperando di rivederci presto, magari a Salerno o a Roma. Dopo 1’encomio ce ne torniamo a casa, per 1’ultima dormita al QG. Ci addormentiamo dispiaciuti ma felici della bella giornata. 


27 GIUGNO 


Oggi è un giorno un pò particolare per noi: c’è 1’ottavo di finale Italia-Norvegia e inoltre si lascia la Francia. Per preparare i bagagli ci svegliamo alle 8:30 e alle 10, dopo 1’ultima colazione all’albergo,si parte. Alle 16,30 inizia la partita e per questo non possiamo perdere tempo, visto che come sempre prendiamo la statale. ll viaggio è tranquillo, se non per una pattuglia della polizia che ci ferma poco prima di Marsiglia, + per scherzare con noi che per controllarci. A Marsiglia arriviamo alle 13 e per arrivare allo stadio ci vediamo un bel pezzo di Marsiglia, che, vista come 1’abbiamo vista noi, è una bella città. Alle 13:30 si arriva al Velodrorne e dopo aver posato la macchina e conosciuto alcuni UVB Pesaro ce ne andiamo a caccia...di biglietto. Inizialmente ne stavamo prendendo uno in curva Nord, poi, grazie all’intervento di Zeppettone, apparso nel nulla, troviamo il biglietto per la curva Sud(quella a maggioranza italiana)a poco. Con Vincenzo ci sono anche dei suoi amici di Angri e insieme, alle 14:30, entriamo allo stadio e appendiamo sia il nostro striscione che Zeppettone in buona posizione, precisarnente dietro la porta. Molti gli striscioni presenti: Official Ultras Roma, U1trà Lecce, SAB Monza, UVB Pesaro,Skizzati Ancona + rappresentanze di Interisti, Juventini, Milanisti, Carpigiani e altri ancora .Poco prima della partita arrivano, per la nostra gioia, una quindicina di Veronesi coi loro stendardi, che però non trovano posto e vengono alzati a mano. Avendo una base di una cinquantina di ultras, si cerca allora di organizzare il tifo. A11’inizio della partita tutti in piedi per l’inno, poi, però, dopo 1’inizio,rimaniamo in appena 40 in piedi a fare tifo ultras.Il CFO si fa rodere il cu1o e sin dal primo minuto cerca di farci sedere, ma senza successo. A1 10’ è quindi la polizia ad intervenire per farci sedere, mentre 1’altoparlante dello stadio, in un italiano stentato, fa il seguente annuncio:”si pregano i tifosi italiani di non comportarsi come hooligans o...verranno trattati da hooligans. La tensione diventa alta e solo grazie all’intervento di un rappresentante della polizia italiana, al 20’,ci mettiamo seduti. Fossimo stati di più... altro che seduti! Si tifa ugualmente da ultras, anche seduti, anche se a dire il vero stavamo più in piedi che seduti. I1 nostro tifo, anche se in 40,è più possente di quello norvegese, basato sempre sugli stessi cori intonati quando gli andava. Nel primo tempo arriva 1’1-0 di Vieri, che esulta proprio sotto di noi, tutti situati sopra al nostro striscione. E’ il gol vittoria, siamo nei quarti! Stavolta ce ne andiamo in fretta in guanto Zeppettone aveva fretta di andarsene dalla moglie a Cannes, in costa Azzurra, e noi gli avevamo promesso uno strappo in macchina fin lì. Solo che nella fretta ci scordiamo di ritirare la roba lasciata nel deposito dello stadio(quella che la polizia durante i controlli non ci ha fatto entrare)e ora che ce ne accorgiamo e torniamo allo stadio, impianto e deposito sono chiusi, e solo grazie all’intervento dei pochi rimasti, riusciamo, solo alle 21, dopo un giro estenuante a riavere la nostra roba. Allora Zeppettone prende le redini della macchina, paga 1’autostrada e in meno di un’ora arriviamo a Cannes. Subito si va sullo yacht della zia di Vincenzo, dove c’era anche la moglie. Si arriva a mezzanotte con una mangiata di pizza presa in una pizzeria di Cannes e offerta da Zeppettone. 


28 GIUGNO 


E’ poco dopo mezzanotte quando lasciamo lo yacht. Prima di lasciarci, Zeppettone e signora ci invitano nel loro appartamento di Cannes, dove prendiamo un buon caffè. Ci congediamo alle 2:30 con la promessa di venirci a vedere una partita della Cavese. Inizia così il viaggio di ritorno, che trascorre lento e tranquillo fino a Montecarlo, dove arriviamo poco dopo le 3. Lì decidiamo di fermarci e ci facciamo una passeggiata di 2 ore per il principato, dove in particolare abbiamo visto i panfili dei papponi e il casinò. Dopo questo giro alle 5,30 risiamo in Italia e al1’autogrill ci fermiamo a dormire. I1 viaggio riprende alle 9 e prendiamo 1’Aurelia per risparmiare fino a poco dopo Savona, dove riprendiamo la marcia in autostrada. Si punta ad una partita sulla strada, che è Grosseto-Renato Curi, decisiva per la promozione in CND, che si gioca ovviamente a Grosseto(e quindi non allunghiamo di un Km).Tutto va bene, ma 30 Km prima di Grosseto, la macchina va in panne, per poi riprendersi miracolosamente dopo una lunga sosta. Arriviamo allo stadio di Grosseto a partita iniziata. Entriamo gratis e assistiamo alla promozione del Grosseto ottenuta quasi all’ultimo minuto. Subito dopo la fine del match facciamo conoscenza con gli Ultras Grosseto, che avendoci visto in Francia si complimentano con noi e ci regalano, in segno di ospitalità, un loro berretto e una maglietta a testa; ringraziamo tutti e partiamo per Ladispoli, orario d’arrivo alle 21 passate. Finisce qui la prima parte del viaggio OFL in Francia. 
dal 9 al 28 Giugno di Marco G-Stefano S. OFl. 


2/3/4 LUGLIO 

Ci dispiace, ma ormai non possiamo più far mancare la nostra presenza ai mondiali, quindi si parte per Italia-Francia a St Denis. La presenza è stata la + difficile, sia perché mi tocca partire da solo e sia perché scarseggiavano i soldi. Alla fine comunque non sono solo, visto che prendo lo stesso treno di Zeppettone, che viene con altri suoi amici di Cava. I1 treno per Parigi partiva alle 19:05, ma alle 17:30 dovevo gia star li per prendere una cuccetta(obbligatoria). Parto con un biglietto extraridotto+25000£ di cuccetta(puttana ladra!).Parto incontrando Zeppettone, che ha prenotato la cuccetta e quindi sta in un altro vagone. Nel mio scom partimento c’erano un giapponese(che si faceva i cazzi suoi),2 americani(idem),un Colombiano che ogni tanto spiccicava qualche parola e per fortuna un altro italiano che mi teneva un pò di compagnia. Comunque buona parte del viaggio trascorre con una chiacchierata con Vincenzo e un suo amico degli Ultra Cava. Alle 22:30 nel mio scompartimento si spegne già la luce, io sbrocco e mi vado a fare un pò di lettura nel vagone ristorante senza prendermi rigorosamente niente. A mezzanotte mi rassegno a prendere sonno, cosa che pero avverrà dopo un’ora. Alle 6:30 mi sveglio e attendo 1’arrivo a Parigi. Facendo una breve ricognizione per i vagoni vedo che ci sono pochissimi Italiani che vanno a vedere la partita. Alle 9:00 il treno arriva a Parigi, io e Zeppettone ci diamo un appuntamento per vederci allo stadio più tardi, visto che tuz aveva prima dei giri da fare. AIIe 9:40 arrivo a St Denis e vado subito a caccia di biglietto. Alla prima botta trovo il bagarino che mi dà un biglietto a 1000F, tutto sommato poco se si pensa agli altri 1000 da me guadagnati precedentemente a St Denis. Essendo presto me ne vado a St Denis, dove cambio qualche lira, incontro qualche italiano e compro una scheda telefonica, che per mia fortuna è dedicata ai mondiali e con poca tiratura. Mentre inizia a fare caldo(giornata un pò serena e un pò coperta) me ne rivado allo stadio in attesa di incontrare qualcuno e per mangiare qualcosa. lntorno alle 13 faccio conoscenza con un ultras napoletano trapiantato in Inghilterra e quasi contemporaneamente incontro Zeppettone e il gruppetto prosegue insieme la giornata. Intorno alle 14 vengono aperti i cancelli e noi siamo i primi(come sempre)ad entrare. Tutti e 3 abbiamo il biglietto del”settore”(uno spicchio di curva sud) italiano, ma siamo dislocati in 3 anelli diversi(io il basso, Zeppettone nel + alto e 1’altro ragazzo nel secondo anello).Io inizialmente entro nel mio settore per mettere in basso lo striscione,però mi ritrovo lo stesso coglione di Italia-Austria che me lo impedisce per i soliti cazzo di motivi. Solo che stavolta, nell’altra curva, gli striscioni ci sono, e c’e scritto”Allez la France”.Quindi stavolta mi incazzo e viene chiamato il supervisore che mi concede di andare al 3° anello a mettere lo striscione per poi riscendere. Nel 3°anello vedo Zeppettone e 1’altro ragazzo, arrivato lì con lo stesso trucco mio. Mettiamo lentissimamente lo striscione OF Lodigiani accanto a Zeppettone e dopo aver controllato più volte gli striscioni ci facciamo anche le foto. I1 CFO del 3°anello sbrocca una volta per tutte, visto che gli arrivavano continui messaggi da sotto che io e 1’altro ragazzo dovevamo scendere. Noi, dopo aver prima preso tempo e dopo aver parlato col rappresentante Italiano del CFO ci facciamo prestare 2 biglietti da ragazzi già entrati nel settore e usciamo da un altro accesso del 3°anello per rientrare dall’accesso nostro coi biglietti del 3’anello in mano, facendo finta di aver fatto a cambio con biglietti dell’anello basso. I polli del CFO vengono fregati e noi restituiamo i biglietti a coloro che ce li avevano prestati. Ci sistemiamo sopra ai nostri striscioni, mentre la balconata aveva anche Official Ultras Roma, Ultrà Foligno,Ultrà Lecce(meno fortunati di noi e cacciati al 2°anello),Ultras Asti e Ultras Potenza con striscione e stendardo. Da notare che questi ultimi hanno portato anche diversi palloncini per colorare il settore. Sotto c’era uno striscione degli ultras pescaresi(non sono riuscito a leggere di che gruppo e un altro striscione”Ultras”non identificato. Quando inizia la partita ,non avendo posto, mi siedo su uno scalino sopra allo striscione, con conseguenti proteste del CFO, ma visto che eravamo in tanti a stare lì hanno presto desistito. In tutto non saremmo stati nemmeno 5000 Italiani, tutti dislocati nella parte sinistra della Sud, però divisi in 3 anelli(tipo Delle Alpi di Torino) ;quindi il tifo è frazionato. Le fila degli zingari stavolta si sono rinfoltite notevolmente. Quando inizia la partita da noi appare un grande bandierone tricolore contornato da palloncini. Durante 1’inno mi sono calato nel ruolo di squallido solista, visto che io lo cantavo ed ero circondato da gente che o si vergognava a farlo o non lo conosceva; la Marsigliese dei 75OOO Francesi è un boato, noi per alleggerire 1’atmosfera a sorpresa intoniamo”canteremo fino alla morte, innalzando i nostri color...”ecc.ecc.,grande performance sicuramente. Inizia la partita, tutti seduti, tifo a toni bassi; i Francesi intonavano sempre lo squallido ”Allez la France”,noi con”Italia Italia”e poco di più. Partita brutta, ma la Francia attacca sempre, inesistente Del Piero e si inizia ad invocare Baggio. Finché non entra Baggio a metà secondo tempo 1’Italia subisce, da lì però regna un ferreo equilibrio e noi abbiamo la nostra clamorosa occasione fallita proprio da Baggio. Col crescere dell’Italia cresce il nostro tifo e per metà secondo tempo fino alla fine i Francesi devono sorbirsi i nostri ritornelli. Nemmeno i supplementari servono e si va ai rigori, ai quali 1’intero stadio assiste in piedi(!).Il primo sbaglio francese, ad opera di Lizarazou fa esplodere il nostro spicchio, ma Albertini sbaglia subito dopo. Si arriva all’ultimo rigore tirato da Di Biagio. Traversa. L’urlo dei 75000 francesi non fa che aumentare la nostra tristezza; dopo un pò mi decido a levare il nostro striscione, onnipresente ai mondiali. Saluto Zeppettone (che doveva prendere 1’aereo)e gli altri e torno alla stazione circondato da Francesi festanti. Perso a causa dei rigori il treno per Roma prendo quello per Torino. Prima di partire spendo gli ultimi spicci e faccio le ultime telefonate. Sul treno, partito alle 22 ci sono degli Italiani, sia chi ha visto la partita sia chi sapeva solo il risultato. Tra noi ultras si parla dalle 23 alle 3 passate(oltre a me c’era uno juventino di Lecco e quindi anche del Lecco, un Napoletano ex ultrà, un Brindisino e un Bolognese. Si parla principalmente di stadio e problernatiche ultras, ma anche di altro. Alle 7:00, dopo una notte semi insonne arrivo a Torino Porta Susa e fino alle 9 mi fa compagnia un ragazzo del mio scompartimento che mi accompagna fino a Porta Nuova, dove ho il treno per Roma. A Roma arrivo alle 16:30, dopo un viaggio scoglionante e duro a causa del caldo. 
dal 2 al 4 Luglio di Stefano S. OFL


CONCLUSIONI 


Mentre infuria la polemica sull’elininazicne dell’Italia,Baggio-Del Piero e cazzi vari anche noi ci ritroviamo a fare il bilancio del nostro mondiale. A noi vanno solo meriti e on abbiamo nulla da rimproverarci..Se ricordate già a Settembre abbiano iniziato a parlare di mondiali, dell’esigenza di seguire la nazionale in maniera ultras e di parlarne per questo con gli altri gruppi.A Ottobre il progetto ha mosso i primi passi, da lì abbiamo preparato la fanzine speciale ,il raduno ultras e il nostro viaggio in Francia. I1 raduno è stato poi fatto, idem la presenza fissa ai mondiali .Noi vogliamo che questi mondiali siano 1’esempio di come traduciamo le cose che diciamo in fatti ,alla faccia di chi non crede in noi ,di chi dice che siamo dei cazzari e di chi ci vuole male. 


Considerazioni sul tifo

Italia-Cile 11-6-98

Stadio:Lescure di Bordeaux 

Spettatori:35000 

Presenze:20000 Cileni, di cui almeno la metà venuti dal loro paese. 5000 Italiani, di cui appena un migliaio venuti dall’Italia.10000 spettatori neutrali

Gruppi presenti: OF Lodigiani, Ultras Castel di Sangro. Presenii 2/3 gruppi ultras Cileni e uno striscione di un club del Colo Colo. 

Tifo: discreto il tifo dei Cileni(dovrebbero essere più compatti). Hanno cantato sempre anche se in pochi sotto la pioggia e in piedi. Scandoloso il tifo Italiano. 

Cori: i Cileni facevano i soliti 2-3 cori del loro repertorio. Repertorio fol-klorfstico-napoletano per noi 

Clima tra le 2 tifoserie: da volemose bene dentro e fuori lo stadio. 

Forze dell’ordine: non molto accurati i controlli. Hanno buttato tutte le stecche di bandiera e fatto entrare le mazze di tamburo. Presenza nulla dentro lo sfadio. 

Note: grande somiglianza tra il nostro capo ultras e quello Cileno. 


Italia-Camerun 17-6-98

Stadio:La Mosson di Montpellier 

Spettatori:35000 

Presenze:18000 di cui almeno 10000 venuti dall’Italia 2000 Camerunensi, meno di 1000 venuti dal Camerun, 15000 gufi, in prevalenza Francesi.

Gruppi presenti: OF Lodigiani Zeppettone Napoli , Brigata Ultrà Perugiaa, Bad Boys Pescara e Boys Sestrese. Camerunensi presenti con le sole bandiere.

Tifo: discreto se rapportato a Bordeaux, si può e si deve migliorare. ll tifo per il Camerun è stato fomeniato a tratti dai gufi Francesi e dal Camerun club Busto Arsizio.

Cori: alcuni cori repertorio ultras con ritornelli partenopei. Poco originali i Camerunensi col solito”Camerun Camerun”. 

Clima tra le tifoserie: da volemose molto bene(baci e abbracci). 

Forze dell’ordine:2 controlli fuori dallo stadio, nulla all’interno coi soli membri del CFO senza nemmeno un’arma da difesa. Il secondo controllo viene effettuato col metal detector. 

Note: OFL mattatori della serata con Zeppettone show Presenti i Munichmaniacs del Bayern(cazzo facevano lì...) piu bandiere inglesi. 


Italia-Austria 23-6-9

Stadio:Stade de France di Saint-Denis

Spettatori:80000 

Presenze:15000 Italioni, 7/8000 Austriaci e per il resto tutti Francesi che, ovviamente, gufavano. 

Gruppi presenti:OF Lodigtani, Official Ultras Roma, Opposta Fazione Homa, Ultrà Lecce, StraKaos Potenza, Vecchio MSC Carpi +Tolmezzo Udinese, HAG Padova e Galliate Novara. 

Tifo:scarso da parte nostra. Di più fanno gll Austriaci seguiti dagli Absolute Salisburgo, Brigata Graz, Vicking Linz, Blacking 1909 più altri gruppi, con bella sciarpata durante l’inno. 

Cori: il solito”Italia Italia”+repertorio folkloristico (vedi ale oh oh). Sempre gli stessi quelli dell’Austria. 

Clima tra le tifoserie: freddezza assoluta. 

Forze dell’ordine:assenti dentro lo stadio, un solo controllo.

Note: clamorosa Zeppettone 


Italia-Norvegia 27-6-98 ottavi di finale


Stadio:Velodrome di Marsiglia 

Spettatori: 55000 circa

Presenze: 20000 Italiani, 10000Norvegesi +gufi vari soprattutto francesi. 

Gruppi presenti:OF Lodigiani, Zeppettone, Carpigiani, Hellas Verona Fans, SAB Monza, Skizzati Ancona, Ultrà Lecce, Official Ultras Roma, BRN Milan + rappresentanti interisti e juventini senza striscioni.
Tifo modello roligans per i Norvegesi. 

Tifo: poche volte si sentono i norvegesi, il nostro gruppetto ultras canta sempre ma nessuno ci ha seguiti se non verso la fine della partita, in cui tutta la nostra tifoseria cantava. 

Cori : repertorio ultras

Clima tra le tifoserie: tranquillo 

Forze dell’ordine: forse qui controlli più attenti visti in Francia,per la prima volta ci vengono controllati gli striscioni 

Note: squadra anti-sommossa allerta per non farci tifare in piedi !


Italia-Francia 3-7-98 quarti di finale



Stadio: Stade de France di St-Denis 

Spettatori: quasi 80000 

Presenze: 4/5000 Italiani al massimo, per il resto indovinate un po’...

Gruppi presenti: OF Lodigiani, Zeppettone, Ultrà Lecce, Livorno (striscione juventino), Bad Boys Pescara, Ultrà Foligno, Official Ultras Roma, Ultras Asti, Ultras Potenza + striscione "ultras" biancorossonero non identificato. Solo vecchi incravattati per la Francia.

Tifo: freddi i Francesi, da noi cantano in pochi e solo verso la fine del secondo tempo impartiamo lezioni di tifo ai Francesi, che subiscono.

Cori: i Francesi cantano il loro monotono e squallido Allez la France + cori per i giocatori, il tifo italiano spazia tutti i repertori.

Clima tra le tifoserie: non amichevole

Forze dell'ordine: assenti dentro lo stadio, un controllo fuori fatto in fretta.

Note: alla fine dell'avventura dell' Italia ai mondiali gli OFL risultano l'unico gruppo sempre presente.


Il "Diario di Bordo" è uscito come allegato alla vecchia fanzine OFL (numero 36)