"Voce in Capitolo"numero 13

 

"Dieci persone che parlano fanno più rumore di 10000 che tacciono”(Napoleone)

 

Coraggio Francesco, i tuoi amici sono con te! Non mollare! Ti aspettiamo!

 


Finiremo quel racconto...


Inizio Febbraio 2000. Dopo un interminabile periodo di black out, Ultras e OFL tornano in trasferta. Dopo anni di presenze a partire dal’99 erano state effettuate solo Sora e L’Aquila in Coppa Italia, Avellino, e ultima Crotone in campionato. Era, se non sbaglio il 21 Settembre. Da allora un periodo di crisi avrebbe accompagnato la nostra tifoseria. Proprio a Crotone, non so per quale motivo e in quali circostanze, tornammo in trasferta, stavolta per i quarti di finale della Coppa Italia di serie C, partimmo Martedi sera io, Marco e Cerveteri. Riprendere una trasferta dopo tutto quel tempo faceva sicuramente un effetto strano, comunque partimmo con molto entusiasmo. A parte il nostro ritorno dopo tanto tempo in trasferta. La trasferta fu segnata anche da un episodio particolare. Decidemmo di iniziare quella specie di“libro”, di racconto, che già da tempo avevamo annunciato, riguardante la Lodigiani e la nostra tifoseria. Questo mini libro che io e Marco avevamo già da tempo in mente, aveva una trama allo stesso tempo semplice e divertente. In pratica è ambientato anni e anni avanti, la Lodigiani non è più la stessa squadretta di C1 che conosciamo, ora si trova in serie A, ha un discreto pubblico, ma alla base del tifo ci sono sempre loro, i ragazzi della vecchia guardia, che ci sono stati anche nei momenti più bui, dal’94 in poi. Per loro è una bella soddisfazione dire che c’erano anche quando in trasferta si andava in 2. La Lodigiani, a inizio stagione si trova in Coppa Uefa, e sia nella sede degli Official Fans che in quella degli Ultras si attende il sorteggio. Ci capiterà il Galatasaray, e da lì partirà la storia ufficiale che, dopo la partita di andata, passa all’epica trasferta in Turchia. Nel progetto del racconto non abbiamo praticamente tralasciato nessuno, né della Vecchia dirigenza né dei ragazzi che nel corso degli anni si sono alternati tra il vecchio Flaminio e il Tre Fontane. Ultimamente mi è ripresa la voglia di riprendere quel racconto, che è comunque simbolico e rappresenta un pò tutto il nostro mondo.E’ ovvio che, se il racconto fosse ripreso, occorrerebbero molte aggiunte, che farei con piacere! Non potrei fare mai a meno di nominare i personaggi di quest’anno, e ora come ora nominarne solo qualcuno costituirebbe un torto, tutti hanno dato un contributo fondamentale alla crescita del nostro gruppo. Di questa dirigenza mi dispiace ma non inserirei nessuno, a parte Bonucci che però faceva già parte dello staff precedente a questo. Di questa squadra pochi ne salveremo, magari il nostro bomber lo faremo diventare vice di Attardi con Bifera allenatore dei portieri. Per il resto ci piace pensare alla nostra squadra coi vari Toni, Stellone, Biancone, con magari Ruggini in porta, Anselmi e Pellegrino in difesa, Pellegrino e Gennari a centrocampo. Chissà se il progetto avrà fine, la buona volontà come tutte le cose c’è, sennò vivremo di quel racconto che noi ultrà stiamo costruendo giorno per giorno, che è quello più importante e più bello...d’altronde siamo noi quelli tra sogno e magia, realtà e fantasia!!
Stefano Ultrà Lodigiani


Tratto dal "Lodigiani Internet Club":


Lodigiani, ovvero...

IL MISTERO DELLA SQUADRA CHE SVAPORO'.

Potrebbe essere il titolo di un romanzo di fantascienza ed invece è la storia vera di una squadra e di una società che si stanno dissolvendo.

E' amaro per il tifoso commentare le recenti prestazioni di una squadra che continua la sua avventura in serie C1 in una atmosfera di totale incertezza sul futuro e senza punti certi di riferimento.

La situazione è quella di un vascello in un banco di nebbia fittissima che procede "a vista" verso una meta sconosciuta.

Unici a credere ancora alla meravigliosa avventura Lodigiani sembrano essere ormai solo i tifosi...

Per questo ora più che mai:FORZA MITICA LODIGIANI !!!

Tiberinus

Lodigiani-Castel di Sangro del 24/2/2001: dalla mezzora del secondo tempo si contesta levando lo striscione e interrompendo il tifo. Un"inedito"il fatto di interrompere il tifo nel momento più critico della partita.


Dall’ editoriale di ”Tutta la C” di questa settimana 
COSA CI PREPARA IL FUTURO?! 
Tredici sconfitte in 25 incontri, 8 fuori casa, 5 k.o. (ed un pareggio..) nelle ultime 6 giornate, 3 punti nelle ultime 8 partite. II cammino poco edificante appartiene alla Lodigiani, squadra simpatica e giovane fino allo scorso anno, in chiara difficolta oggi. I tifosi, sempre più sbigottiti, protestano la loro incertezza con comunicati espliciti. In casa romana nessuno capisce più nulla. Riassunto delle puntate precedenti. 
Luglio 2000: Borgia e Malvicini vendono lo splendido impianto della Borghesiana (e logicamente la società biancorossa) ad un poker di candidati con Longarini in testa. La situazione non si sblocca in quanto le clausole sono tante e i tempi di pagamento (e quindi di acquisizione) sono lunghissimi. Longarini affida la Lodigiani nelle mani di Silvano Mecozzi, ds esperto e valido, affidandogli, però, mezzi limitati per gestire una C1. La parentesi Giulivi vola via come una piuma in una giornata ventosa. L'ex presidente della Lega dilettanti si eclissa in breve tempo. A tenere le redini della società romana, provvedono Mecozzi ed altre 3 persone: una follia per la serie C1. 
L’altalenante cammino della squadra ha provocato negli ultrà la seguente domanda: Come mai la Lodigiani, famosa in Italia per il suo settore giovanile, quest’anno non ha un solo giovane (uno che sia uno) da lanciare? Non è facile rispondere a questa domanda. II ds Mecozzi ribadisce che tranne un paio di ragazzi, gli altri non potevano giocare in C1. Falso. Pero c’è da dire che sia Petrelli che Orazi non sono stati abbastanza coraggiosi nel lanciare prodotti del vivaio in prima squadra. La platea, poi, ha pensato che questo fosse un anno di transizione da finire al più presto possibile per vendere il titolo al migliore offerente. In realtà nove società (tra cui due di serie A) hanno chiesto informazioni sul futuro della Lodigiani all’amministratore unico romano che si e sforzato di ripetere che non era in vendita proprio niente. In realtà, pero, Longarini è intenzionato, una volta completata l’acquisizione della Borghesiana, a cedere il titolo. A chi? Ovviamente a chi offre di più.  La Lodigiani è una società che ”tira poco”. Il suo fatturato, sia che si trovi in C1, sia che faccia il Cnd, e’ lo stesso. Un migliaio di persone, più o meno, la seguono nell anticipo del sabato. I costi di gestione,  tuttavia,  in C1 sono tre volte superiori alla serie D. Per questo la vendita sembra inevitabile. L’idea di rilevare il titolo della C1 e di lasciare la D alla Lodigiani era venuta a Deodati (Latina), Gaucci (Samb) e Di Paolo (Monterotondo), ma non solo a loro. Per un motivo o per un altro, tutto sembra essere sfumato. La situazione, oggi, e’ stabile. Di serio c’è solo che la squadra è al terzultimo posto, in chiara crisi di identità e di risultati. 


Una squadra ”senza identità” 


”Siamo la terza squadra di Roma, ma qui si conta fino a due” Sono parole di Guido Attardi, mitico allenatore di una Lodigiani lontana anni luce da quella di oggi! A.S. Lodigiani l972, una società, una squadra, che è stata un patrimonio di Roma, ma che anche ora, di fronte alla possibilità della sua fine, è ignorata! Una squadra ”senza identità” come direbbe il nostro direttore sportivo. Una squadra che costa oltre un miliardo I’anno e che con i suoi 31 abbonati e si e no un centinaio di biglietti venduti per ogni partita, non porta nessuna entrata. Senza sponsor e senza nemmeno le possibilità per emergere. Eppure eccola lì, con i suoi alti e più spesso con i suoi bassi, ma sempre, ormai da nove anni, in C1 (e non chiamatela ”avventura”)! E dire che per chi crede che in questo sport conti ancora it talento e non solo il denaro, questa squadra dovrebbe essere un esempio! Un settore giovanile che fu tra i più importanti (e da cui, e bene ricordarlo, passo’ anche Totti) e una prima squadra fatta di giovani sconosciuti pronti a tutto per mettersi in luce. La Lodigiani fucina di campioni (Toni e Sgrigna solo per citare i casi più recenti), la Lodigiani mai retrocessa! La Lodigiani e gli Ultra Lodigiani! E tutto questo senza i miliardi delle altre società. Settembre 2000: arriva il gruppo Longarini e qualcuno fiuta subito che con la conclusione di questo accordo si va a chiudere un’epoca. Noi preferiamo illuderci ancora un po’, ma ogni giorno che passa la vera natura del nuovo gruppo dirigenziale e’ sotto gli occhi di tutti. E arriviamo a gennaio 2001: se per i tifosi del Latina puo essere un ”bellissimo sogno” (sono parole di Zaccaria, direttore del settimanale sportivo ”Tutta la C”) questo di dribblare la procedura abituale e di tirarsi fuori dal CND in cui da anni per incapacità tecniche agonistiche e gestionali la loro squadra si trova inesorabilmente infognata, per noi questi
tifosi non meritano nessun rispetto! Cosi come non merita rispetto chiunque non condanni apertamente questa bieca operazione che è solo la punta dell’iceberg di un modo di intendere lo sport che con lo sport nulla ha più a che vedere! Ora abbiamo le smentite sulla vicenda dell’ acquisizione del titolo professionistico al Latina, è vero, pero’ Deodati (a quanto pare grande amico di Longarini in persona) continua a fare la corte alla dirigenza, dirigenza che comunque non sembra certo avere lo stesso attaccamento alla Lodigiani che aveva contraddistinto la precedente gestione societaria e anche se a tutt’oggi sembrerebbero rientrate anche le voci su un’ eventuale fusione col 
Rieti cosi come su un possibile trasferimento della squadra, rimane la totale incertezza su quello che accadrà. Ma non fasciamoci la testa prima di essercela rotta, perché sono gia abbastanza i problemi attuali da poter mettere da parte per un po’ quelli futuri. Orrnai è chiaro che questa società non ha alcun interesse nel portare avanti la baracca Lodigiani e non ha nessun rispetto per i tifosi. ”Avessimo avuto il nome di un quartiere, avremmo rappresentato qualcosa, cosi siarno fuori dal cuore” per citare ancora il saggio Attardi, ma prima comunque bastava il fatto che la Lodigiani fosse nei nostri di cuori. Evidentemente ora non è più 
cosi. Durante le ultime tre settimane la società ha dimostrato piu apertamente che mai di non gradire la nostra presenza. Noi siamo qui da prima di loro. Noi ci sbattiamo il triplo di loro! Neanche noi gradiamo la loro presenza! Eppure saremo noi ad andarcene. Stiamo assistendo al suicidio di questa Lodigiani: sono scomparsi i risultati della squadra, scomparsa la dignità dei giocatori, ora vogliono far scomparire i tifosi. Non è difficile immaginare quale sarà il prossimo passo. Eppure Roma rimane indifferente! 

Francesco Ultrà Lodigiani


l'angolo DI p a s q u i n o

Er Ladispoli nun me lo cederebbe mai er posto pe anna' a Empoli, se fionna 
nella sede degli empolesi, e arranfa a destra e manca come na piovra! Look der ladispoli new stile: Belstaff con sciarpa degli Ultra' Lodigiani Tuta dell'adidas acetata Scarpe Zone da coatto e' finito er vecchio Ladispoli der bomberino e sciarpetta secca ar collo.
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Una sera due autentici tocchi de merda(il sottoscritto e il Vocione),ad un 
noto cornettaro (ritrovo di faggiani da purgare), si imbattono nel non plus ultra del faggianismo, ossia tal Puma da Prati!!!
Il Puma con fare da grande uomo incantava i suoi amici faggiani, nonche' una 
zoccolona che abita vicino casa del Vocione, con frasi da grande uomo di vita vissuta, ad un certo punto un suo amico fa'" stasera annamo tutti a dormi' dar puma", il sottoscritto e' dovuto uscire altrimenti avrebbe rischiato di esplodere dalle risate, il Puma infatti aveva invitato la sua compagnia di pseudomongoloidi faggiani a casa sua, dicendo che toccava anna' a pija da beve, credendosi un grande motociclista stile i "guerrieri della 
notte"!
Ovviamente usciti da quella fogna(per la cronaca Borgognoni ogni volta che 
passava davanti il cornettaro urlava " a ega' a chema e' futto e masstubassione...."), rapida porcata con la macchina e un urlo sconvolse Prati nella notte...."a PUMA sei un MONGOLOIDE"!!!!
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E dal nulla si udi' la sua voce roca, a domanda "avete visto Mario, sembra un regazzino ancora se fa' le canne co noi.." ,si udi' la risposta del mitico "nun se cresce mai"!!!
Ora e sempre MARIO ER BARISTA lotta con noi!!!!
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Entra una signora nel bar di Mario, "mi da un litro di latte??" Mario che al momento era impegnato in una difficilissima partita di Flipper rispose miticamente "Er ragazzo se n'e' ito!!!!", la signora sconvolta se ne ando', ma lei non potra' mai capire Mario er Barista, un grande saggio della zona Roma Sud, un guru per molti, un mito per alcuni della Lodigiani che sono cresciuti nel suo bar, a hanno avuto la fortuna di vedere in prima persona le sue performance!!! Storica la frase che ripeteva spesso "Signori e' na pippa"!!!Eccolo chi era Mario er Barista, l'anticonformista per eccellenza, colui che andava controcorrente per forza!!!!
Mario er Barista stile di vita!!!!
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Comunicazioni


-Si organizza la trasferta a Nocera domenica prossima,chiunque si voglia unire a noi ci contatti o personalmente oggi,oppure alla email ultralodigiani@libero.it Non mancate!!!
-Sono in vendita le spillette del gruppo e quelle anti l'aquila, si ricorda inoltre che su prenotazione sono disponibili le foto del gruppo in questa stagione a L.2.000 cad
-Il nostro sito (http://digilander.iol.it/ultralodigiani) ha toccato le 10000 visite, e in 6 mesi appena compiuti è a 10550 visite circa. Ottimo risultato per un sito diventato un punto di riferimento per tutti i tifosi della Lodigiani


Voce in Capitolo numero 13
Chiusa il 7/3/2001 alle ore 4:02